Rispetto al Murray Valley Open, le cose per i colori azzurri sono andate decisamente meglio nella prima giornata dell’altro torneo ATP 250 in preparazione agli Australian Open, il Great Ocean Road Open. Due vittorie su due. C’è da dire che una era inevitabile in quanto a sfidarsi per un posto al secondo turno c’erano Andreas Seppi e Salvatore Caruso. Ad imporsi è stato quest’ultimo in due set tirati e non proprio indimenticabili, conclusi con il punteggio di 7-5 7-6. Al prossimo turno il siciliano incontrerà il vincente della sfida tra lo statunitense Tennys Sandgren, testa di serie n.9 del seeding, che l’anno scorso a Melbourne per poco non eliminava Roger Federer, e la wild card di casa John Patrick Smith.
A regalare la prima gioia per i colori italiani era stato però in precedenza Stefano Travaglia. Il marchigiano è riuscito in maniera rocambolesca a rimontare e superare al tiebreak decisivo lo spagnolo Roberto Carballes Baena, n.98 del ranking ATP. Al prossimo turno se la vedrà con uno tra Sam Querrey, decima testa di serie del torneo, e lo svizzero Henri Laaksonen.
Cominciamo dalla fine con il derby Caruso-Seppi. Parte meglio l’altoatesino che, a freddo, leva il servizio al suo connazionale. Caruso però piano piano scalda i motori e nel terzo gioco recupera il gap. Il 28enne di Avola però non riesce a confermare il break e così la bilancia torna a pendere in favore del suo avversario. Un Seppi non di certo esaltante ma comunque ordinato sembra poter conquistare il primo set. Ma sul più bello, avanti 5 a 4 e servizio, il veterano di Caldaro si incarta e perde il gioco. Caruso prende coraggio e vince altri due game andando a prendersi il parziale.
In maniera quasi incredibile, il secondo set ricalca l’andamento del primo: Seppi avanti 2 a 0, Caruso impatta sul 2 pari ma perde il servizio. Ma, soprattutto, sempre sul 5 a 4, l’altoatesino fallisce l’occasione per vincere il set commettendo una dose eccessiva di gratuiti. Stavolta almeno Seppi non si disunisce e così si arriva al tiebreak. Un Caruso lanciato scappa sul 5 a 1. Seppi recupera fino al 5 pari. Ma alla fine a spuntarla è meritatamente in poco meno di due ore di partita è il tennista siculo: sicuramente meno talentuoso ma più aggressivo, più volitivo e lucido nei momenti decisivi. Si è vista insomma la motivazione di fare un ulteriore salto di qualità della quale Caruso ci aveva parlato in un’intervista rilasciata durante la off-season.
Ci sono stati ancora più colpi di scena ed emozioni nel successo di Travaglia su Carballes Baena. Primo set dominato dallo spagnolo che vola immediatamente sul 3 a 0. Con Travaglia al servizio sotto 5 a 2, il 27enne tennista delle Canarie piazza il secondo break e chiude i conti. Nel secondo parziale c’è la pronta reazione del marchigiano sale 4 a 0. La partita è però nei fatti molto equilibrata e Carballes Baena riesce a rimontare lo svantaggio impattando sul 4 pari. Con un altro break, Travaglia ottiene la possibilità di servire per il parziale. Possibilità che però purtroppo non sfrutta. C’è però una seconda chance per l’ascolano che strappa un altro turno di battuta all’avversario sul 5 pari e stavolta non fallisce l’occasione di rimandare la partita al terzo set.
Nel parziale decisivo si seguono i servizi fino al 3 pari. Poi comincia una roulette russa di 6 break consecutivi, in cui Travaglia non capitalizza due possibilità di servire per il match. Sembra una partita stregata per l’azzurro che comincia ad accusare anche un fastidio alla gamba. Travaglia riesce però a trovare le risorse mentali e fisiche per disputare un eccellente tiebreak, in cui prevale per 7 punti a 2, e vincere così la partita dopo due ore e tre quarti di tensione e fatica. Una vittoria tanto sofferta quanto meritata che premia la tenacia del giocatore marchigiano.