Non una bella situazione quella in cui si sono trovati i tre tornei WTA della settimana, tempestati da ritiri importanti alla vigilia del primo Slam dell’anno. A poche ore dall’inizio della penultima giornata al Gippsland Trophy è arrivata la notizia del ritiro dalle semifinali di Naomi Osaka, prima favorita alla vittoria finale. La giapponese non aveva mostrato fragilità fisiche nei primi match del torneo: nella giornata di venerdì ha battuto in due set Irina-Camelia Begu, ma ha dovuto fare i conti con un fastidio alla spalla che si porta dietro da diverso tempo. La scelta migliore per il suo fisico è stato prendersi un giorno di riposo in più in vista dell’Australian Open. Ha evitato la lotta con la belga Elise Mertens, che giocherà la sua nona finale in carriera.
Nello stesso torneo, anche la numero uno del seeding Simona Halep ha dovuto fronteggiare un problema fisico nella giornata di venerdì. La schiena della rumena non è nelle migliori condizioni, il che spiega le difficoltà avute al servizio contro Alexandrova. La russa non ha avuto problemi a sbarazzarsi della due volte campionessa Slam, ma ha ceduto in due set a Kaia Kanepi nell’unica semifinale che si è giocata. In comando del match sin dall’inizio, l’estone ha rischiato di rimettere in gioco la sua avversaria, non chiudendo il match con il servizio sul 6-5 del secondo set e chiudendo solo 8-6 il tie-break dopo non aver sfruttato un vantaggio di 4-0. Sarà la prima finale nel Tour WTA dal 2013, quando vinse il titolo a Brussels (suo quarto in carriera). Hanno giocato contro solo su terra, con i precedenti fermi sull’1-1 (l’ultimo vinto da Mertens al Roland Garros 2020)
Una sola semifinale giocata anche al Melbourne 1, il Yarra Valley Classic. Qui un forfait era stato comunicato ieri, al termine dei match dei quarti di finale. Come Osaka, anche Serena Williams è stata fermata dalla spalla. Ha lasciato strada ad Ash Barty, comunicando il forfait subito dopo la sua vittoria in tre set su Danielle Collins. Sono scese in campo solo Garbine Muguruza e Marketa Vondrousova. Non si replicherà la finale del Roland Garros 2019 tra la ceca e Barty: Muguruza è una delle giocatrici apparse più in forma e si presenterà (a prescindere dall’esito della finale) come una delle favorite al titolo a Melbourne, lei che si giocò la finale con Kenin dodici mesi fa. Prestazione impeccabile anche in semifinale: 54 minuti e 6-1 6-0 finale in favore della spagnola.
Otto set vinti su otto giocati nella settimane e appena dieci game persi. Dieci come i non forzati messi a segno nel match a fronte di 19 colpi vincenti. Barty e Muguruza si ritroveranno faccia a faccia un anno dopo il quarto di finale del WTA di Doha, vinto dalla numero uno mondiale 6-2 al terzo. Quella vittoria rimase per undici mesi l’ultima nel circuito WTA per Barty, prima del rientro in campo in questo torneo, che domenica proverà a vincere.
Risultati:
Melbourne 1
[1] A. Barty b. [5] S. Williams W/O
[6] G. Muguruza b. [8] M. Vondrousova 6-1 6-0
Melbourne 2
[7] E. Mertens b. [2] N. Osaka W/O
K. Kanepi b. [9] E. Alexandrova 6-3 7-6(6)
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