TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – 27.500 dollari per tre “infrazioni” la multa comminata all’italiano che salva due set point ed evita il quinto set con Puetz. Oggi Bolelli e Giorgi e rivincita Nadal-Rosol.
Il commento di Ubaldo Scanagatta e Roberto Salerno sulla giornata numero 3 di Wimbledon
La truppa azzurra si assottiglia ancora. Di 11 italiani all’avvio ora i superstiti sono soltanto tre e stavolta ad aver deluso sono le ragazze, perchè c’è rimasta soltanto Camila Giorgi che affronterà l’americana Riske, battuta nell’unica occasione in un torneo ITF del 2012: quindi conta poco o nulla.
Due gli uomini, ma mentre Fognini è approdato con qualche patema al terzo turno – e con 27.500 dollari in meno, per la multa che vi avevo preannunciato ieri – e dove l’aspetta un bruttissimo pesce come il sudafricano Anderson (e se vincesse poi avrebbe Murray…e qui non siamo a Napoli), Bolelli ha Kohlschreiber e francamente non possiamo coltivare troppe illusioni.
Ha deluso, francamente, Flavia Pennetta che mi aspettavo battesse l’americanina Davis, 20 anni e n.55, dotata di un discreto servizio nonostante i soli 157 centimetri di altezza – qualcuno può dirlo a Sara Errani e al suo allenatore Pablo Lozano? – e invece ci ha perso in due set, giocando sempre a rincorrere. Perdeva il primo set 5-2 e ha annullato tre setpoint sul 5-3, poi ne ha salvati altri due sul 5-4, finchè al sesto setpoint la Davis ha portato a casa il primo set.
Anche nel secondo ha subito un break, l’ha recuperato, poi però al tiebreak ha perso.
Insomma i 43 posti in classifica di differenza a suo favore oggi non si sono visti. “La partita si è decisa su pochi punti, ma lei ha giocato meglio”, il lapidario commento di Flavia, visibilmente delusa e contrariata. La n.1 d’Italia, stavolta rischia di perdere qualche posizione. Lei, come la Knapp, lo scorso anno qui aveva fatto gli ottavi. Il traguardo del ritorno fra le top-ten si allontana. E quando gli anni passano, per lei come per la Vinci che mirava solo pochi mesi ad entrare anche lei fra le top10 e oggi è fuori dalle top-20, le risalite si fanno sempre più ripide.
Insomma ora come ora al terzo turno ci resta solo Fabio Fognini, nei confronti del quale soltanto ora sono state annunciate le sanzioni pecuniarie per il comportamento dell’altro giorno: 20.000 dollari più 5.000 (per condotta antisportiva, “unsportmanlike conduct”) più 2500 (per visible obscenity, oscenità visibile) per le diverse infrazioni. Insomma, meno di quanto prendeva chi perdeva al primo turno. Lui che è già al terzo non ne soffrirà troppo.
Riguardo alle frasi “incriminate” dell’altro giorno si sono aggiunti però alcuni particolari: se al supervisor McKewan aveva detto: “A questo gli spacco la racchetta in fronte”, aveva preso un po’ in giro, non tanto amabilmente, l’arbitro Keothavong (“Te pensi solo a metterti il gel sui capelli alla mattina…”…ma come gli verrano in mente a Fabio? Fa anche ridere quando uno lo sente dire queste cose…) e sull’erba di Wimbledon ne aveva dette di tutti i colori. Buon per lui che quella, l’erba, non si offende dai tempi in cui Paolo Bertolucci diceva: ”Questa è buona solo per le vacche!”. Seguito in quella sua frase da una miriade di spagnoli che la pensavano come lui e non cessavano di ripeterlo.
Fabio invece, risulta dalle registrazioni, ha detto: “Che ca…di erba, questi primitivi l’hanno inventato ‘sto Wimbledon di m…, invece che giocarci a calcio sull’erba…Wimbledon di m…”.
Certo più importante per lui, dei 27.500 dollari di multa (poteva andargli peggio…e ad un certo momento), l’aver vinto un match che non doveva perdere, anche se questo tedesco, Puetz ha dimostrato di valere certamente più del suo ranking, n.251.
Fosse andato al quinto set chissà come sarebbe potuta finire. Nel tiebreak del terzo set Puetz è stato avanti prima 4-0 poi 6-4 e servizio, e lì Fognini ha sfoderato due colpi da maestro. Più ancora che la prima demivolee la seconda volee in tuffo alla Boris Becker sulla sinistra, per giocare una spettacolare volee smorzata di rovescio, corpo parallelo all’erba, che ha lasciato di stucco Puetz convinto di aver giocato un passante di dritto lungolinea imprendibile. E’ rimasto talmente choccato, il tedesco, che ha perso anche i due punti successivi, il quarto set e il match.
Per il resto della giornata sapete delle difficoltà patite da Djokovic, con uno Stepanek che è sempre davvero un piacere veder giocare …ed è poi uno showman unico (come quando dopo aver invocato il “Falco” sull’ultimo passante incrociato di Djokovic si è messo in ginocchio con le mani giunte in segno di preghiera: ma il Falco non l’ha ascoltato).
La sconfitta di Gulbis con Stakhovsky, un anno fa giustiziere di Federer qui, non è poi così sorprendente, così come non lo è quella della Azarenka (7-5 al terzo) con la Jovanovski. E chiaro che Vika non è ancora lei, non poteva essere ancora lei dopo la lunga pausa.
Semmai sorprende il crollo di Ferrer con il russo Kuznetsov. Non l’avrei detto.
Ma la quarta giornata di Wimbledon promette molto di più: c’è il bis Rosol-Nadal, la prova del nove per il primo e un bel test per il secondo dopo quanto accadde due anni fa, c’è un Federer-Muller piuttosto intrigante e per noi Bolelli-Kohlschreiber e Giorgi-Riske conto la quale, a dispetto del cognome, siamo più ottimisti. Mi piacerebbe rivedere Giorgi-Sharapova: a Indian Wells vinse Camila, e Maria è una delle tre top-ten che la nostra unica superstite ha battuto.