[4] A. Rublev b. S. Korda 7-5 7-6(7)
Una partita tra due giocatori fondamentalmente pazzerelli come Andrey Rublev e Sebastian Korda non poteva non essere pazzerella anch’essa, e così è stato nella serata di giovedì al Miami Open per l’ultimo quarto di finale del singolare maschile.
Il match, già ritardato per più di un’ora a causa della pioggia, è stato interrotto per due volte nel corso del primo set, la seconda volta addirittura dopo che i due giocatori erano stati in grado di giocare solamente un punto prima del secondo stop. Fino a quel momento la situazione era stata in sostanziale parità, con il gioco scandito dai violenti e angolati scambi da fondocampo dei due protagonisti che cercavano di chiudere il punto alla prima occasione possibile, senza far allungare troppo i punti.
Alla ripresa del gioco era stato Rublev a trovare il primo break della partita per andare 5-3, ma al momento di servire per il set è stato investito da quattro sganassoni di Korda che hanno rimesso in equilibrio il punteggio. Due game più tardi tuttavia, la grande solidità di Rublev gli ha procurato tre set point sullo 0-40, ed il terzo è stato quello buono.
Il secondo set sembrava dovesse andare più facilmente ad appannaggio del russo, che si era portato sul 5-2 leggero mentre Korda chiedeva un medical time-out e lasciava il campo per ricevere un trattamento alla gamba destra. Al ritorno in campo l’americano teneva il servizio e ripeteva quanto fatto il set precedente, strappando il servizio a zero a Rublev mentre serviva per match sul 5-3 e riportando il set in parità.
Questa volta si andava al tie break, dove si assisteva alla festa dei minibreak: 6 nei primi 10 punti per arrivare 5-5. Era sempre Rublev a portarsi in vantaggio, i primi due match point venivano annullati da Korda, ma un doppio fallo dell’americano sul 7-7 e un successivo ace di Rublev chiudevano la partita e consegnavano al russo la sua prima semifinale in un Masters 1000.
“Anche se sono l’unico Top-10 ad essere arrivato in semifinale non penso tanto alla opportunità di vincere questo torneo perché rispetto molto tutti i giocatori che sono ancora in gara – ha detto Rublev dopo la partita – Hurkacz mi ha battuto lo scorso anno. […] Ho perso contro Roberto [Bautista Agut] 6-3 6-3 solamente due settimane fa, Jannik sta battendo tanti giocatori, anche Top 10 credo. Quindi forse essere l’unico Top 10 in gara mi fa sentire più pressione”.
“Già essere arrivato in semifinale in questo torneo è un ottimo risultato – ha proseguito il russo – anche se non riesco a vincere domani tra una settimana c’è Montecarlo, poi ci saranno Roma, Madrid e Roland Garros. Ci saranno altre chance di fare bene in un torneo importante”.
Per quel che riguarda Sebastian Korda, si conclude una entusiasmante cavalcata che l’ha visto superare Fognini, Karatsev e Schwartzman e conquistare il suo miglior ranking al n. 64. “Sento che il mio gioco ora è molto più solido – ha commentato alla fine del match – riesco a giocare alla pari con questi giocatori, e questa è una delle cose fondamentali. La scelta di saltare la trasferta in Australia è stata davvero quella giusta, ho avuto l’occasione di giocare tante partite e i risultati si vedono. Ė molto importante per me giocare tanto, solo così riesco ad esprimermi al meglio“.
La semifinale tra Andrey Rublev e Humbert Hurkacz (venerdì notte alle 01 su Sky) ha un solo precedente che fu vinto dal polacco lo scorso anno al secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia.