Aspettando l’attesissima prima finale 1000 di Jannik Sinner, che domani lo vedrà opposto all’amico Hubert Hurkacz, oggi a Miami è in programma alle 19 la finale del torneo WTA (diretta su Supertennis). A sorpresa, rispetto alle previsioni, non ci sarà Naomi Osaka, nettamente sconfitta da Maria Sakkari nei quarti di finale, e a giocarsi il trofeo in Florida saranno una ritrovata Bianca Andreescu e la campionessa in carica Ashleigh Barty, che ha in questo modo scongiurato l’attacco proprio della giapponese al suo numero uno al mondo.
Incontro senza precedenti, che vede partire favorita per Snai l’australiana a quota 1,50 a dispetto del 2,50 per la canadese, con le due giocatrici che arrivano a questo epilogo attraverso percorsi differenti, a partire dal tempo trascorso in campo, con Andreescu che supera le dodici ore complessive, mentre Barty si ferma a nove. Questo perché Bianca viene da quattro vittorie al terzo set, nell’ordine contro Anisimova e Muguruza, poi sulla Sorribes Tormo in formissima di questo periodo e battendo per ultima un’ottima Sakkari, che ha servito per il match sul 6-5 nel terzo set per poi perdere al tie-break. Impressionante la statistica che vede la canadese vincente, partendo da Indian Wells 2019, in 20 delle 23 partite arrivate al terzo set. A tal proposito, per Bet365 un successo di Andreescu al terzo set pagherebbe 6 volte la posta.
Per Barty il torneo non è iniziato nel migliore dei modi, rischiando la clamorosa eliminazione dalla slovacca Kucova, a cui ha annullato un match-point all’esordio, per poi proseguire in crescendo a spese di Ostapenko e delle due bielorusse Azarenka e Sabalenka (a cui ha concesso un set), fino alla brillante affermazione su Svitolina in semifinale. L’australiana è alla tredicesima finale in carriera e seconda stagionale, dopo il successo nello Yarra Valley Classic, mentre è la prima dell’anno per Andreescu (solamente al terzo torneo disputato e fermatasi in semifinale al Philip Island Trophy), che sta lentamente fugando i dubbi sulla sua capacità di ritornare ai livelli stratosferici raggiunti nel 2019, annata in cui ha portato a casa Indian Wells, Toronto e US Open, prima di fermarsi per una serie di problemi fisici.
Dal punto di vista tecnico c’è molta curiosità nel vedere come si svilupperà l’incontro, visto che, come detto, le due non si sono mai incontrate. Andreescu nel torneo ha avuto più di qualche problema nei game di servizio, in particolare nel match contro Sorribes Tormo (conclusosi complessivamente con più break che servizi mantenuti), ma è stata aggressiva più che mai nei giochi di risposta e fredda nei momenti decisivi. Barty invece sta avendo un grande rendimento alla battuta, a cui affianca la sua classica varietà nei colpi da fondo. Probabilmente, se si andrà ‘sulla distanza’ sarà a tutto vantaggio della canadese.
Luca Chito
***Le quote sono aggiornate alle 11 di sabato 3 aprile e sono soggette a variazione