A. Karatsev b. [WC] L. Musetti 6-3 6-4
Finisce subito l’avventura monegasca di Lorenzo Musetti, sconfitto in due set da un Aslan Karatsev al suo esordio su terra battuta nel circuito maggiore. Le premesse per una sfida godibile c’erano tutte, ma i tanti errori, anche in manovra e spesso nelle primissime fasi dello scambio, ne hanno abbassato la qualità a dispetto di alcune di quelle giocate che ci aspettavamo. Davvero troppi gli unforced di Lorenzo per contenere un avversario che sbaglia di più ma tira tanti più vincenti e parte aggressivo fin dalla risposta. Musetti, viceversa lontano in ribattuta, ha cercato con relativo successo di non perdere troppo campo davanti a un Karatsev che ha sì una palla pesante ma sa anche trovare angoli ingestibili da posizioni eccessivamente arretrate.
“Oggi non sentivo la palla bene, forse non sono entrato in campo convinto di poter vincere” ha detto Musetti in conferenza stampa. “Mi ha messo i piedi in testa fin dal primo game, non mi faceva entrare nello scambio e ho fatto molta fatica a colpire la palla. Le condizioni erano un po’ diverse rispetto a Cagliari, sentivo la palla molto pesante sulla racchetta e non riuscivo a spingere“. Un po’ per via del clima, un po’ per via di un avversario che anche a Musetti sembra davvero forte: “Sul cemento è un altro giocatore, di sicuro è già di vertice, ma credo che salirà ancora e stupirà (anche sulla terra, ndr). È un giocatore di un livello molto alto e toglie spesso il tempo. Risponde bene e col rovescio è incredibile“.
Del resto, la scorsa estate il russo aveva avuto un record di 17-2 sulla terra a livello Challenger e di qualificazioni per il Roland Garros, quindi è un avversario che può far bene su questa superficie. La sua ascesa è ormai nota, oltre 230 posizioni in poco più di un anno, con la semifinale raggiunta a Melbourne e la vittoria di Dubai a catapultarlo nella Top 30. Il suo ultimo match a Miami, tuttavia, è stato sintomatico di uno stile di gioco estremamente rischioso – una sconfitta per 6-3 6-0 contro Sebastian Korda in cui non è praticamente mai riuscito a trovare il campo, cosa peraltro successa anche a Dubai, dove quattro dei suoi sei match sono andati al terzo. Un incontro quindi dall’esito non facilmente pronosticabile, proprio a causa del livello che può esprimere Aslan, top player oppure “colui che si batte da sé” a prescindere dall’avversario.
PRIMO SET – Nel primo confronto fra i due, il Karatsev di inizio partita ha ricordato sinistramente quello delle migliori uscite del primo scampolo di 2021: quattro risposte coperte, tutte anticipate, tutte profonde (una vincente), e break a zero. Gli unici punti fatti da Musetti nei primi due giochi sono stati doppi falli dell’avversario, che ha da subito mostrato un buon servizio esterno da sinistra, fondamentale contro un monomane. Due doppi falli nel terzo gioco hanno poi regalato due palle del 3-0 e servizio a Karatsev: sulla prima Musetti ha trovato un servizio potente chiuso con un tocco sotto rete, mentre sulla seconda è stato graziato da una risposta appena lunga. Aslan si è poi procurato altre due chance, manovrando a piacimento con il rovescio, ma il toscano si è salvato, chiudendo il gioco con tre servizi vincenti che l’hanno cavato d’impaccio.
Va dato atto a Musetti di aver saputo mettere giù la testa e lottare nei propri turni di battuta, alzando le percentuali e colpendo più dritti possibile per controllare lo scambio, cosa non facile quando l’avversario mette i piedi in campo senza posa. Pur rimanendo a volte preciso in risposta, ha anche iniziato a mischiare di più le traiettorie, propiziando qualche errore con il dritto del russo, che ogni tanto perde questo colpo. Passata la tempesta, il consueto momento di pausa di Karatsev è arrivato, stavolta nel sesto gioco: prima Musetti ha bloccato bene una risposta di dritto ed è scivolato sulla volée del russo per scavalcarlo con un lob di rovescio, e poi ha sfruttato un non forzato bimane dell’avversario per salire 15-40. Karatsev si è salvato con autorità in quelle due circostanze e poi in altre due non consecutive, trovando due gran prime al centro da sinistra e un eccellente kick.
Se il suo gioco da fondo è risultato sostanzialmente invariato rispetto alla consueta gragnuola di colpi anticipati, Karatsev ha in realtà mostrato grande discernimento con il servizio, alternando velocità e traiettorie anche con la prima e aprendosi così tante diverse possibilità con il primo colpo in uscita, di fatto senza mai perdere il controllo dello scambio.
Sul 4-3 e servizio Karatsev, il match è stato interrotto per pioggia.
SI RICOMINCIA – Rieccoli in campo alle 16.30, i due contendenti. Karatsev, subito in partita, tiene agevolmente il turno di battuta e mette in difficoltà il nostro rispondendo profondo, in un caso seguendo con profitto a rete, zona del campo che non frequenta spesso a dispetto di quella che pare una buona tecnica al volo. I due set point consecutivi sono merito suo, ma sul secondo arriva l’aiuto da casa Italia sotto forma di doppio fallo. Più vincenti ma anche più errori per Aslan (entrambi sbagliano molto di rovescio), che domina i punti tra i cinque e i nove colpi. A dispetto di condizioni che certo non possono essere velocissime, solo tre volte gli scambi si sono prolungati.
SECONDO SET – Al terzo gioco, è bravo Musetti a risalire dallo 0-40 originato dall’assenza della prima battuta e dalle aperture di campo russe chiuse ora a rete, ora con la smorzata. Il ventisettenne di Vladikavkaz continua a proporre il suo gioco che richiede la quasi perfezione sotto ogni aspetto, sia sotto sia fuori il suo controllo, un gioco per cui un granello di mattone fuori posto significa una pallata abbondantemente oltre il corridoio. Ci sono più scambi lunghi rispetto al primo parziale, ma il leimotiv non cambia, con Musetti troppo falloso per essere così poco propositivo. Il teenager di Carrara apre il nono gioco con un passantone di dritto, ma la speranza di mettere pressione alla battuta svanisce con un brutto gratuito dallo stesso lato.
Sornione, Karatsev sale di livello nel game successivo: prima risponde in allungo a una prima esterna che non si pensava potesse tornare indietro, poi non rimugina sul doppio fallo “annullato” dall’arbitro che dà buona la seconda di servizio di Lorenzo (per quel che vale, era fuori secondo la grafica non ufficiale di Hawk-eye) e si prende il punto a rete. Accetta di buon grado un errore dell’avversario e, dopo un’ottima risposta anticipata, chiude con un tracciante bimane che gli permette di raggiungere Stefanos Tsitsipas al secondo turno. Musetti invece farà rotta verso Barcellona: “Nelle ultime settimane ho sempre migliorato il mio ranking, anche da questa settimana prenderò molta esperienza – era la mia prima partecipazione qui. Ora focus su Barcellona, cercherò di passare le quali e preparare Roma al meglio“.
Ha contribuito Tommaso Villa