BILLIE JEAN KING CUP
Play-Off
ROMANIA-ITALIA 1-3
La giovane nazionale femminile del tennis italiano torna tra le grandi. L’opera di ricostruzione avviata un paio di anni fa da Tathiana Garbin inizia a dare i suoi frutti. Le nostre ragazze vincono in Romania la sfida valevole per i Play-off della Billie Jean King Cup (ex Fed Cup) e l’anno prossimo potranno partecipare alle sfide le cui vincenti si qualificheranno per le Finals 2022. Certo, il successo in Romania è stato favorito dall’assenza delle giocatrici meglio classificate tra le padrone di casa, Halep in testa. Ma c’è da dire che Trevisan, Paolini e Cocciaretto hanno dato l’anima dal primo all’ultimo 15 e alla fine hanno raccolto il giusto premio ai loro sforzi. Speriamo davvero che questo possa essere l’inizio di un nuovo ciclo, sulla scorta di ciò che sta avvenendo in campo maschile.
Di seguito il riepilogo della giornata, a cui l’Italia era arrivata con il confortante vantaggio di 2-0 (maturato venerdì) e che ha rischiato di complicarsi dopo la sconfitta di Paolini. Ci ha poi pensato Cocciaretto.
E.G. Ruse b. J. Paolini 1-6 6-3 6-4
La capitana giocatrice rumena Monica Niculescu cambia le carte in tavola e nel primo singolare della seconda giornata schiera Eleonora Gabriella Ruse al posto di Irina Maria Bara. Tathiana Garbin non è da meno e manda in campo Jasmine Paolini al posto di Martina Trevisan. Due i precedenti tra le contendenti, una vittoria a testa.
Inizia al servizio Paolini che mostra il piglio giusto e tiene a 15 la battuta. Ruse sembra un po’ contratta, il secondo game è già una maratona. Si giocano 18 punti, Paolini manca due palle del 2-0 poi la rumena tiene la battuta. Si scambia molto da fondo campo, Paolini sembra più continua, la rumena appena è chiamata a muoversi un po’ di più sbaglia. Oltretutto Ruse sulle prime della nostra tennista trova quasi a sempre a fatica la risposta. Nel quarto gioco arriva il break per Paolini che nel game successivo tiene la battuta annullando ben quattro palle break del 3-2. Scambi sempre molto lunghi e combattuti ma alla fine ne esce sempre vincitrice la nostra tennista che prosegue spedita e dopo 46 minuti porta a casa un 6-1 molto prezioso che avvicina l’Italia alla meta.
Pausa fisiologica per Ruse che prova a scuotersi, dalla panchina Niculescu prova a infonderle fiducia. La tennista di casa sembra iniziare il secondo set con piglio diverso. Sull’orlo del baratro Ruse prova a risalire la china, cercando di essere più aggressiva e servendo meglio. Paolini perde terreno sui colpi ora profondi dell’avversaria e il match lentamente gira. Un gratuito di rovescio della tennista italiana concede il break del 3-1 alla rumena che ringrazia e sale in cattedra. Il risultato sembra seguire a parti inverse l’andamento del primo set, ma sul 5-1 Ruse la rumena si incarta e Paolini prova a risalire la china. La rimonta si ferma sul 3-5, Ruse chiude con autorità il parziale nel nono gioco e porta la sfida al terzo.
Pausa fisiologica per entrambe ma alla ripresa la musica non cambia. Ruse sembra aver superato tutte le paure iniziali, Paolini non riesce più a trovare profondità nei suoi colpi e rema a metri di distanza dalla linea di fondo per fronteggiare i colpi della sua avversaria. Break in apertura della rumena che si ripete nel quinto gioco per il 4-1 “pesante”. Ormai è la rumena che fa la partita, Paolini prova a non mollare ma sembra in balia della Ruse. L’azzurra non ne approfitta nemmeno quando la rumena si incarta cedendo uno dei due break di vantaggio perdendo a zero la battuta nel sesto gioco, perché nel game successivo Ruse allunga di nuovo sul 5-2 e va a servire per il match. Paolini lotta fino all’ultimo, annulla un match point nell’ottavo gioco, strappa il servizio all’avversaria e poi tiene la battuta. Sul 5-4 Ruse serve di nuovo per il match ma stavolta non trema, tiene la battuta a 30 e consente alla Romania di sperare nella rimonta.
E. Cocciaretto b. M. Buzarnescu 7-5 7-6(5)
Rispetto al primo singolare di giornata stavolta le due capitane non cambiano le giocatrici, quindi scendono in campo Mihaela Buzarnescu e Elisabetta Cocciaretto. La rumena è stata n. 20 del ranking prima che si infortunasse a Montreal nel 2018 alla caviglia, infortunio dal quale non si è mai ripresa definitivamente. Oggi occupa la posizione 137 ma delle rumene in campo è quella che ha più esperienza. Elisabetta Cocciaretto invece, dopo la semifinale agli Australian Open juniores nel 2018, si è gradualmente affacciata al circuito maggiore. Occupa la posizione 111 del ranking, sua miglior classifica. Quest’anno ha centrato la semifinale a Guadalajara, sconfitta dalla canadese Bouchard.
Parte al servizio l’azzurra che tiene la battuta a zero, poi è il turno della rumena e arriva un game maratona. Si giocano la bellezza di 26 punti e al 7° tentativo arriva il break della tennista italiana. Il match è tecnicamente valido, le due tenniste se le danno di santa ragione da fondo campo. Cocciaretto non arretra di un millimetro, pronta a ribattere colpo su colpo alla più esperta avversaria. L’azzurra allunga 3-0 ma Buzarnescu si rifà sotto con il controbreak al quinto gioco. Arrivano ben cinque break consecutivi, sul 4-2 Cocciaretto si sono disputati sei giochi in 54 minuti. Il dato dà un’idea di quanto sia combattuto ogni game. Buzarnescu corona il suo recupero nel decimo gioco sul 5-5. Il set sembra poter cambiare padrona ma Cocciaretto risponde alla grande, recupera dallo 0-30 sul suo servizio e poi strappa a 15 il gioco successivo convertendo il primo set point. 7-5 Italia dopo 80 minuti di autentica battaglia a velocità sostenuta. Cocciaretto chiude il parziale con 7 punti in più, 57 a 50. L’azzurra ha mostrato una determinazione ed una grinta di primissimo livello tenendo anche conto della posta in palio.
Si riprende dopo la pausa fisiologica della padrona di casa e stavolta si seguono i servizi senza particolari sussulti sino al 2-2. Buzarnescu chiama un medical time out per un problema alla coscia sinistra e come spesso accade alla ripresa è il giocatore che ha usufruito dell’intervento medico che trae i maggiori benefici dalla pausa. La rumena infatti breakka Cocciaretto e sale 3-2. Ma l’azzurra è un muro di gomma, non si arrende mai e ribatte colpo su colpo. Prima arriva l’immediato controbreak, poi annulla una palla break e rimette il naso avanti sul 4-3. L’azzurra potrebbe dare la mazzata finale alla sua avversaria nel gioco successivo quando si trova 0-40 sul servizio di Buzarnescu, ma la rumena si salva con gran coraggio, annulla anche una quarta palla break e tiene la battuta. Le due contendenti danno il massimo nella fase cruciale dell’incontro, si approda al tie break senza particolari sussulti. Subito minibreak Romania, ma Cocciaretto lo recupera subito e allunga sino al 4-1. Buzarnescu riaggancia l’avversaria sul 5-5 ma poi commette un gratuito di rovescio e manda la tennista italiana a servire per trasformare il match point. Altro scambio duro e ancora una volta lo vince l’azzurra, l’Italia del tennis femminile torna tra le grandi. Il prossimo febbraio disputerà il turno preliminare che decreterà le otto nazionali ammesse che si aggiungeranno alle semifinaliste dell’edizione 2021 per disputare le Finali di Budapest, in programma di aprile.
Raggiante Elisabetta Cocciaretto a fine match: “Ero un po’ tesa dall’inizio e lo sono stata anche durante il match. Lei se ne è resa conto e ha cercato di approfittarne. Ho dato tutto quello che avevo come le mie compagne, siamo contentissime, ci meritiamo questa vittoria e l’anno prossimo faremo di tutto per arrivare alle Finals. Siamo un gruppo bellissimo e molto affiatato“.
Non meno contenta la capitana Tathiana Garbin: “Elisabetta è giovanissima ma è stata molto brava nel mettere in pratica quello che avevamo preparato. Sono orgoglioso di questo gruppo, di queste ragazze che non mollano mai, che danno l’anima in campo. Jasmine forse poteva stare più avanti nel secondo e terzo set, invece ha perso campo. Comunque è stata bravissima anche lei”.