Dieci incontri in campo nel lunedì di Barcellona, con due italiani impegnati da avversari completamente diversi nel gioco e nell’atteggiamento. Ha fortuna il lucky loser, mentre l’ultimo ammesso direttamente in tabellone subisce una dura lezione. Partiamo da quest’ultimo.
La sconfitta di Salvatore Caruso giunge inaspettata nelle dimensioni, 1-6 2-6 incassato in meno di un’ora da Cameron Norrie, n. 58 ATP e autore di un inizio di stagione positivo, con vittorie anche su Dimitrov, Evans e Fognini. Norrie, al solito, è molto solido ma anche aggressivo nei colpi al rimbalzo e soprattutto dominante al servizio, certo in virtù dell’alta percentuale di prime e relativa realizzazione, e con quegli otto punti su nove seconde forse ancor più indicativi dell’ottima giornata. Tutt’altro che buona quella di Sabbo, in difficoltà a tenere lo scambio e spesso impreciso nelle accelerazioni. Norrie piazza cinque giochi consecutivi prima che Caruso riesca a muovere il punteggio. Arriva anche una doppia opportunità di accorciare ulteriormente e magari dare un po’ di fiducia al nostro, ma sfuma per la prima britannica imprendibile e il dritto azzurro in corridoio; il nativo di Johannesburg può allora mettere al sicuro il set piantando il sesto (!) ace. Non cambia il leitmotiv nella seconda partita e il mancino si limita a palleggiare per arrivare subito a palla break, trasformata dal dritto vincente dopo un’ottima risposta. Senza mai rischiare nei propri turni di battuta, Norrie approfitta di altri errori di Caruso per allungare ulteriormente al quinto gioco, fino al 6-2 che arriva dopo 57 minuti. Al prossimo turno lo aspetta Karen Khachanov, contro il quale ha perso nettamente poco più di un mese fa a Rotterdam.
Entrato come lucky loser al posto di Ruud, Federico Gaio è bravo ad approfittare del sorteggio e a non distrarsi contro Benoit Paire che batte per 7-5 6-3. Decima sconfitta stagionale per Benoit (ha vinto solo contro Jarry) al quale non interessa perdere – lo ha reso ben chiaro a parole e pure ripetutamente, come se i fatti non fossero sufficienti –, però non gli si devono fornire appigli per restare in partita e occorre rimanere concentrati anche quando sembra intenzionato a regalartela. Così, sotto del break che Gaio si è meritatamente conquistato e con il warning per comportamento antisportivo (calci alla rete mentre andava a recuperare la racchetta lanciata), Paire gioca un paio di bei punti che lo destano dall’ormai abituale abulia rimettendosi in corsa. Con il servizio, il n. 35 della classifica annulla un set point al decimo gioco, ma, a due punti dal tie-break, un doppio fallo e una smorzata in rete regalano il 7-5 al faentino.
Scambio di break e, dopo un minuto di borbottamenti francesi, nuovo allungo da parte di Gaio che risulterà decisivo, ma non prima di un paio di episodi che hanno come protagonista il barbuto di Avignone. Sulla parità del 4-1, Paire va a sedersi lamentando un problema al campo poco dietro la riga di fondo. Chiamato d’urgenza, l’uomo dei campi accorre preoccupato di trovarsi di fronte a un cratere che neanche la sindrome cinese; invece, basta qualche pedata per rimettere tutto a posto. Anche l’arbitro pesta un paio di piedi per far contento il bambino con la barba e si può ricominciare. Sul 5-3, il giudice di sedia scende a confermare la bontà della seconda battuta esterna che vale il primo “15” per Federico. Paire non è d’accordo e, quasi prigioniero del suo personaggio, sputa in direzione dell’arbitro che chiama la seconda violazione (punto all’avversario) ma non il supervisor, valutando (o, peggio ancora, ben sapendo) il comportamento non potenzialmente suscettibile di espulsione. Gaio chiude poco dopo e passa al secondo turno dove troverà Andrey Rublev, forse un po’ stanco ma di sicuro più impegnativo. E civile.
TORNA JO – Rientra Jo-Wilfried Tsonga, assente da Dubai, quando è stato costretto al ritiro da un infortunio al tricipite contro Jaziri. Il trentaseienne di Le Mans parte bene contro Egor Gerasimov e ha anche una palla del 5-2 pesante. La fallisce con un dritto comodo e comincia la rincorsa del bielorusso che si completa con il sorpasso al dodicesimo game. Senza storia il secondo parziale che Gerasimov fa suo per 6-1.
MARTEDÌ IN CAMPO – Seconda giornata con il completamento del primo turno e anche qualche match di secondo. Aria fresca sulla Pista Rafa Nadal: si parte alle 11 con Holger Rune contro Ramos-Viñolas, seguito da Lorenzo Musetti contro Feli Lopez, Carlos Alcaraz opposto a Tiafoe e, dopo il derby Bautista Agut vs Andujar, Jannik Sinner sfiderà Gerasimov.
Risultati:
P. Andujar b. G. Simon 6-1 3-6 6-3
E. Gerasimov b. J-W. Tsonga 7-5 6-1
K. Nishikori b. G. Pella 4-6 7-6(4) 6-2
T. Monteiro vs [WC] J. Munar
J. Chardy b, N. Basilashvili 6-4 3-6 6-3
[Q] B. Zapata Miralles b. [Q] Andrey Kuznetsov 6-7(4) 7-5 6-1
[LL] F. Gaio b. B. Paire 7-5 6-3
[Q] I. Ivashka b. [Q] T. Griekspoor 6-3 6-1
P-H. Herbert b. [Q] S. Nagal 7-5 6-0
C. Norrie b. S. Caruso 6-1 6-2