In una giornata – loro malgrado – in cui a dominare la scena sono state le finali dei più prestigiosi tornei di Stoccarda, Belgrado e Barcellona, Elise Mertens e Sorana Cirstea si sono sfidare per il trofeo del WTA 250 di Istanbul, o più dettagliatamente il TEB BNP Paribas Tennis Championship. Un (bel) po’ a sorpresa ha vinto la giocatrice rumena, che pure aveva fatto di tutto per presentarsi con credenziali importanti, al cospetto della numero uno del seeding, vincendo tutti i set fino ad approdare in finale.
E in finale si è confermata, prevalendo per 6-1 7-6; a un primo set dominato è seguita una grande rimonta nel secondo, quando Cirstea si è trovata sotto 4-1 e poi 5-3 ma è riuscita a tornare sotto breakkando a zero Mertens, quando la belga stava servendo per il match. Ricucito lo svantaggio fino al 5-5, Cirstea ha trovato un gran game di risposta – splendida quella arpionata col dritto, sotto 30-0 – ma ha restituito ancora il favore, sul 6-5, quando è toccato a lei servire per il match. Al tie-break, la differenza l’hanno fatta un paio di rovesci: lo schiaffo al volo che ha consegnato alla giocatrice rumena il mini-break di vantaggio e quello in lungolinea, giocato sotto rete, in occasione del match point prontamente convertito.
Cirstea, che nelle prime fasi della premiazioni si è addirittura fatta passare un cappotto per resistere alle temperature rigide della capitale turca, ha probabilmente gestito meglio le condizioni di gioco; il campo era molto pesante e il topspin si è rivelato meno efficace delle giornate precedenti, e in generale di quanto ci si potrebbe attendere da un torneo giocato outdoor in primavera inoltrata.
Per Cirstea si tratta appena del secondo titolo in carriera, a tredici anni di distanza da quello vinto a Tashkent nel 2008. Da lunedì sarà numero 58 del mondo, ancora molto lontano dal suo best ranking di n.21 raggiunto nell’agosto del 2013. Rimane invece a bocca asciutta Mertens, che non riesce a bissare il titolo di melbourne.