dal nostro inviato a Madrid
La quinta giornata dell’ATP 1000 di Madrid è stata sicuramente la più intensa con tutti gli ottavi di finale spalmati su due campi. Probabilmente ci si aspettava qualche italiano in più – oltre a Berrettini – considerando le ottime prestazioni dei tennisti azzurri nelle passate settimane, ma comunque non ci si può lamentare delle prestazioni offerte dai 16 tennisti che hanno raggiunto questo traguardo. Sette di loro erano all’esordio assoluto nella capitale spagnola, quindi per nulla abituati all’altura e alla condizioni più rapide rispetto agli altri tornei sulla terra rossa. Non sorprende più di tanto, dunque, che quasi tutti facciano delle accelerazioni da fondo il loro punto di forza: Berrettini, Rublev, Karatsev, Bublik, Popyrin, e i due intenditori di terra Ruud e Garin. Tra questi sono stati eliminati in tre (Rublev, Karatsev e Popyrin), e tra i tre vincitori spicca Ruud che ha colto una vittoria assai prestigiosa contro Tsitsipas. Eliminato anche l’altro finalista di Montecarlo, Andrey Rublev.
GRANDE RUUD, FUORI TSITSI – Il tonfo più rumoroso di giornata, se consideriamo che la sconfitta del n.2 Medvedev stupisce fino a un certo punto, è la sconfitta del quarto favorito Stefanos Tsitsipas, vincitore dell’altro Masters 1000 giocato quest’anno sulla terra (Montecarlo). Evidentemente l’aria dell’Arantxa Sanchez Stadium oggi deve aver avuto un buon effetto sul servizio, dato che Casper Ruud proprio con questo colpo ha dominato nei suoi turni contro uno dei tennisti più in forma della stagione. Questo successo rappresenta il più importante della sua carriera, il primo contro un top 5 che arriva come prevedibile sulla superficie a lui più congeniale, dove contro Bublik giocherà il terzo quarto di finale consecutivo (sulla terra) in un torneo 1000.
Il primo set è volato rapido fino al tie-break in cui due imprecisioni (una di volo, una col dritto) sono costati il set al greco. Anche nel secondo parziale è bastato un passaggio a vuoto per decretare il vincitore: due doppi falli, un dritto in rete e lo scambio più bello del match vinto da Ruud sono valsi a quest’ultimo il break nel settimo game (l’unico del match). Il norvegese alla battuta è stato ed è rimasto sino alla fine una roccia, tanto che il 7-6(4) 6-4 maturato in un’ora e 33 minuti conferma il trend delle partite precedenti: Ruud non ha ancora concesso palle break nel torneo.
THIEM SUDA PARECCHIO CON DE MINAUR – Il match di apertura sul centrale ha trovato poco coinvolgimento da parte dello scarno pubblico presente ma i due contendenti, Dominic Thiem e Alex de Minaur, ce l’hanno messa tutta per offrite un buon spettacolo e spesso ci sono riusciti. De Minaur nel primo set tiratissimo è stato più aggressivo e più vicino alla linea mentre l’austriaco ha giocato un po’ più di rimessa. A rete entrambi se la sono cavati molto bene e non sono mancate delle prodezze. Nel tiebreak del primo parziale hanno avuto un set point a testa (annullati entrambi con passanti di rovescio lungolinea) e tutto si è deciso con un paio di colpi profondi del n. 4 del mondo che gli sono valsi il mini-allungo decisivo. Nel secondo set si sono abbassati i ritmi e sono aumentati gli errori: i due tennisti al servizio sono stati tutt’altro che incisivi ma purtroppo per il n. 24 del mondo, la differenza l’ha fatta la sua imprecisione con i colpi da fondo soprattutto con rovescio. Poco meno di due ore alla fine sono servite a Thiem per avere la meglio 7-6(7) 6-4 sul 22ene ancora alla ricerca della sua prima vittoria in carriera contr un top 5.
KARATSEV SPENTO, PASSA BUBLIK – Dall’incontro inedito tra Alexander Bublik e Aslan Karatsev è venuto fuori il nome del primo tennista a raggiungere i quarti a Madrid. Per il kazako non c’è stata molta differenza tra prima e seconda di servizio e questo, oltre a dargli ace inaspettati ha comportato anche qualche doppio fallo di troppo. Anche Aslan però è sembrato sentire la pressione nei game iniziali un po’ come gli era capitato ieri con Schwartzman; dopo uno scambio di favori iniziale comunque i due hanno iniziato a macinare con la battuta fino al decimo game. Lo stile tutto d’anticipo di Karatsev ha impedito alla maggior manualità di Bublik di emergere, e quest’ultimo si è dovuto limitare ad un gioco prevalentemente di spinta alternato da palle alte e senza peso. Questo ha mandato fuori giri il n. 27 del mondo che ha ceduto il primo set 6-4 con un break proprio nel finale. Nel secondo set Karatsev se possibile ha iniziato a prendersi ancora più rischi – scelta per lui inevitabile visto che era sotto di un set – ma non ha pagato. Il n. 44 del mondo è stato insuperabile alla battuta e grazie a vari errori da fondo del suo avversario, ha chiuso in un’ora e un quarto per 6-4 6-3. Bublik dà quindi continuità alla sua stagione brillante e dopo i quarti di finale raggiunti al Masters 1000 di Miami fa altrettanto qui a Madrid.
ISNER INSUPERABILE – Ha ancora cartucce da sparare il 36enne John Isner e in particolare oggi, sotto forma di ace, ha fatto fuoco ben 29 volte, 0 invece il suo avversario Anddeji Rublev. Il russo che fino ad oggi era in testa alla classifica di maggior numero di vittorie stagionali, 27, si è arreso per la seconda volta in carriera davanti l’americano col punteggio di 7-6(4) 3-6 7-6(4). Isner quest’oggi non è mai arrivato a palla break e nonostante ciò ha centrato il successo (è la decima volta che gli succede) e per la prima volta raggiunge i quarti a Madrid per la terza volta dove affronterà Dominic Thiem. La frustrazione di Rublev è stata palpabile per tutto il match a causa della sua incapacità di trovare soluzioni contro il servizio del n. 29 del mondo, e nel tiebreak decisivo un dritto vincente di Isner ha spostato l’ago della bilancia. Due ace, con l’ultimo a 232km/h, hanno poi messo la parola fine all’incontro con grande gioia del pubblico, quasi tutto dalla sua parte.