Altra gran vittoria per Lorenzo Musetti a Lione: il fantasista livornese ha poco fa stretto la mano da vincitore a Sebastian Korda, qualificandosi per la quarta volta ai quarti di finale di un evento ATP. Liberatosi ieri dalla stretta marcatura impostagli da Felix Auger-Aliassime, Musetti ha replicato oggi nell’andamento la partita vinta sul canadese, non facendosi distrarre, nel ricalcarla, dalla parentesi temporalesca che ha forzato un’interruzione di oltre un’ora a metà della prima frazione: primo set vinto in modo spumeggiante, secondo smarrito e terzo preso in volata dopo aver scialacquato un vantaggio importante. Il prossimo ostacolo prima di approcciare la terza semifinale della verde carriera sarà Aljaz Bedene.
Lorenzo ha iniziato contratto, causa levataccia, scorie della partita sottratta a Felix e umidità elettrica, certificate dai nuvoloni plumbei che da ieri incombono sinistri sul cielo di Alvernia, Rodano e Alpi. Preso a stimolare sé stesso e i propri muscoli per riattivarli, il più giovane dei top cento italiani ha dovuto subito cancellare una palla break, cancellata in realtà dai pochi millimetri che si sono frapposti tra la linea bianca e il dritto inside-in di Korda. Scosso dal pericolo, Lorenzo si è svegliato, e ha preso a dominare il gioco più o meno a piacimento, supportato nel perseguire tale obiettivo da un Sebastian falloso alquanto: il suo doppio fallo sulla palla break nel quarto gioco ha aperto una voragine anche psicologica tra le due sensibilità in campo, e l’inerzia ha preso a soffiare decisa alle spalle del ragazzo toscano. Splendido nel variare angoli, altezze, traiettorie; notevole nel ricamare all’uncinetto e soprattutto molto più incisivo del rivale con la seconda palla, Musetti ha avuto un primo set point in risposta nell’ottavo gioco, ma si è riservato di chiudere al quarto complessivo, avuto al servizio in quello seguente.
La strada si sarebbe forse definitivamente spianata, qualora Musetti avesse trasformato una delle due palle break avute nel terzo gioco del secondo, e invece, sprecatele, il match ha improvvisamente cambiato padrone. Il fatto alla base della rivoluzione, senza voler scaricare colpe non scaricabili, è in realtà ascrivibile alla condotta del giudice arbitro durante il quarto gioco, vantaggio Musetti: Korda è finito fuori giri su un dritto del kid di Carrara chiamato out con molto ritardo dal giudice di linea, ma quello di sedia, svelto nell’obliterare la chiamata precedente, ha deciso di far ripetere il punto, danneggiando notevolmente il ragazzo, e soprattutto innervosendolo molto: di lì a poco il figlio di Petr avrebbe trovato il break con un gran rovescio lungolinea, e ingoiato la frazione del pareggio in appena trentuno minuti.
Tutto, o quasi, come ieri. Per fortuna di Musetti, anche il finale. Con pericoli diffusi a inizio terzo set, specie nel terzo gioco, quando Lorenzo ha scelto di cancellare una pericolosissima palla break con un drop shot da pazzi. Poi strappando lui il servizio al rivale, grazie a un clamoroso passante al volo su uno smash non chiuso dal collega. E ancora facendoselo rimangiare, il break di vantaggio, per colpa di un gioco in battuta perlomeno scellerato. Ma infine prevalendo con il colpo di reni sulla linea del traguardo, beffando Korda, così come ieri aveva beffato Auger-Aliassime, intento a servire per il pareggio.
Le chiamano vittorie di carattere, e forse hanno ragione. Altro passo avanti per Muso, il quale, tra l’altro, avrebbe vinto anche uno scontro diretto nella Race To Milano: lui è terzo, l’altro quarto. In stagione finora avevano raccolto sostanzialmente gli stessi punti: 511 Musetti, 495 Korda. Da domani il distacco si amplierà, ma non è quello che conta. Conta una bella partita, probabile oggetto di molte altre repliche nel futuro prossimo venturo.
Risultati:
Primo turno
[6] J. Sinner b. A. Karatsev 0-6 6-3 6-4
Secondo turno
A. Bedene b. [4] D. Goffin 7-6(4) 6-3
[ALT] L. Musetti b. S. Korda 6-3 1-6 6-4
[8] K. Khachanov b. [Q] K. Majchrzak 7-6(4) 6-3
[LL] A. Rinderknech b. [Q] M. Ymer 6-3 6-7(4) 6-2