Primo azzurro in campo e primo successo. Fabio Fognini ha inaugurato la campagna italiana in terra francese, superando in 3 set (6-4 6-1 6-4) dopo 2 ore e 7 minuti la wild card locale Grégoire Barrère, numero 122 del ranking. Il match del Suzanne Lenglen è iniziato con un Fognini non molto centrato ma che è riuscito ad emergere dalle difficoltà iniziale e chiudere il match, nonostante qualche passaggio a vuoto e i molti errori gratuiti (alla fine del match saranno ben 52) concentrati principalmente nel primo parziale.
IL MATCH – Inizio molto contratto per Fabio, molti errori non forzati già nel primo game durato oltre 7 minuti e chiuso nel peggiore dei modi, con il francese che riesce a strappargli il servizio. Fabio che avrebbe subito l’occasione per il contro break, ma che non è riuscito a sfruttarla un po’ per demeriti suoi un po’ perché Barrère gioca bene. Le occasioni non mancano e anche nel quarto game il francese riesce ad annullare due palle break consecutive a Fognini. Fabio gioca molto arretrato, soprattutto in risposta, ma col passare dei game si procede ad un ritmo più alto, tuttavia lo spettacolo non è dei migliori dato che si vedono più errori gratuiti (25 per Fognini, 21 per Barrère) che vincenti.
Il momento di maggiore difficoltà per l’azzurro arriva nel settimo game con Fabio costretto a fronteggiare la palla del 5-2, ma che prontamente annulla con vincente di diritto. Emerso dal pantano, nell’ottavo game riesce a capitalizzare la sua opportunità, convertendo la palla break grazie ad un errore di rovescio di Barrère. Subito il break, il francese si disunisce e gli scambi cominciano sempre più a prendere la direzione voluta da Fabio. Il francese perde la bussola nel suo turno di servizio e aumenta il numero di errori. Con un doppio fallo regala due set point a Fabio, che sfrutta subito l’opportunità, comandando lo scambio e giocando il progressione fino a costringere all’errore di rovescio Barrère che consegna dopo 55 minuti il primo set all’azzurro.
Fabio inizia nuovamente contratto al servizio, con Barrère che ha subito due palle break per dimenticare un primo set buttato alle ortiche, ma non appena Fognini alza leggermente il ritmo riesce ad annullare entrambe le opportunità. Nella mente di Barrère si sommano i fantasmi delle occasioni mancate e Fabio ottiene subito il break. Fognini si trova in totale controllo, avanza la sua posizione in campo e aumenta anche il numero di dropshot che quasi sempre sorprendono il suo avversario. Fognini mette sempre più pressione a Barrère anche nel sesto game dove converte subito la prima delle tre palle break che si è conquistato. Fabio chiude facilmente il set con un ace. 6-1 in 34 minuti.
Barrère continua a giocare passivamente, scambiando senza variare più di tanto. Le discese a rete e i dropshot da parte del francese non sono pervenuti. Fabio strappa il servizio al francese per ben due volte e vola facilmente sul 4-1. Quando la pratica sembra archiviata, Fognini perde un po’ di concentrazione, tanto che nel sesto game si trova a dover affrontare una palla break che Barrère non riesce a convertire. Fabio si trova a servire per il set sul 5-2 ma la fretta lo porta a compiere diversi errori non forzati e a cedere il servizio. Barrère recupera uno dei due break e riesce finalmente a risvegliare il pubblico del Lenglen. Alla seconda occasione di servire per il set Fabio non tradisce grazie ad un servizio solido che non permette al francese di entrare nello scambio.
Per Fabio arriverà sicuramente un risultato migliore di quello realizzato lo scorso anno dove si arrese al primo turno contro il kazako Kukushkin. Fognini tornerà in campo per un match, sulla carta più complicato, contro l’ungherese Marton Fucsovics.
LE PAROLE DI FABIO – Sul match e le prospettive nel torneo: “Continuo ad avere sempre qualche acciacco purtroppo… Sono contento di aver chiuso in 3 set oggi e giocare 3 su 5 mi dà anche la possibilità di recuperare dopo le mie partenze ‘strane’. I campi mi sono sembrati veloci, la palla rimbalza molto ma mi hanno detto che il Centrale è più lento, vedremo se avrò la possibilità di giocarci”. Sull’inizio domenicale del torneo: “Personalmente non mi piace, ma in questo caso ho detto al mio coach che è stato meglio così, perché ero a casa. Ho giocato l’esibizione da Mouratoglou per due giorni, ero pronto. Una volta che sei qui, preferisci giocare il prima possibile, perché se passano i giorni sale la tensione e inizi a pensare troppo alla partita”.
Giuseppe Di Paola