Anche in Svizzera i numeri di contagi e decessi legati alla pandemia sono in rapida diminuzione, eppure arriva la notizia della cancellazione dell’ATP 500 di Basilea in calendario per l’ultima settimana di ottobre. L’evento salta quindi per il secondo anno consecutivo ma, se nel 2020 la decisione non era giunta inattesa, questa volta risulta non meno che sorprendente – e, francamente, tutt’altro che rassicurante –, con un quinto della popolazione che ha già ricevuto entrambe le dosi del vaccino.
“Molte domande sono ancora senza risposta e a questo punto non rimane più tempo per ulteriori considerazioni” spiega il fondatore e presidente del torneo Roger Brennwald. “Pianificare e garantire un evento per l’autunno implica una notevole dose di incertezza per come stanno le cose in questo momento. Dopo un’attenta valutazione, siamo arrivati alla decisione, condivisa con l’ATP, che non è possibile garantire con successo l’organizzazione dello Swiss Indoors con migliaia di spettatori ogni giorno al chiuso. Lo dobbiamo a tutte le parti coinvolte, ai giocatori, ai fan e agli sponsor”.
Brennwald rimarrà così per un anno e mezzo ad “aspettare impaziente l’edizione 2022”. Gli ha fatto eco Andrea Gaudenzi, presidente del Board dell’ATP, secondo il quale la cancellazione “è sconfortante, nonostante gli sforzi e l’impegno degli organizzatori nel trovare soluzioni”.
Trattandosi di Basilea, il pensiero non può non andare al fenomeno che ci è nato quasi quarant’anni fa. Più che pensiero, le abituali speculazioni riguardo al suo ritiro, ritenuto prossimo ormai da un buon lustro. La certezza di oggi è che Roger Federer non darà l’addio nel torneo della sua città, almeno non quest’anno.
La stagione scorsa, l’evento, che occupa lo stesso slot del torneo di Vienna, è stato rimpiazzato dall’ATP 250 di Nur-Sultan, quindi rimaniamo in attesa di comunicazioni da parte dell’Associazione Professionisti riguardo a novità per quella settimana.