[9] M. Berrettini b. S. Kwon 7-6(6) 6-3 6-4
Per la terza volta consecutiva in questo torneo, Matteo Berrettini è stato programmato sul campo Simonne Mathieu, quello più nuovo, inaugurato solamente lo scorso anno, ma anche quello più lontano dagli spogliatoi, tanto che i tennisti devono farsi una passeggiata tra le serre e i tifosi per andare e venire dalla partita. Evidentemente a lui non deve dare troppo fastidio perché su quel campo ha vinto la terza partita consecutiva qui al Roland Garros, raggiungendo per la prima volta gli ottavi di finale nello Slam parigino e completando la collezione di ottavi di finale in tutti i tornei dello Slam – primo italiano di sesso maschile a riuscirci.
Nel match contro il coreano Soonwoo Kwon, n. 91 ATP e giustiziere del nostro Andreas Seppi al turno precedente, il nostro Matteo era ampiamente favorito, per ranking, per valore assoluto e per adattabilità alla terra battuta, ma il suo avversario si è dimostrato molto tenace ed estremamente disciplinato tatticamente. Per lunghi tratti dell’incontro è riuscito a impedire a Berrettini di giocare il suo colpo preferito, ovvero il diritto anomalo in accelerazione, chiudendolo sull’angolo sinistro nei palleggi e cercando la chiusura sull’incrociato stretto ogni qualvolta Matteo provava a cambiare sul lungolinea.
Berrettini ha potuto far affidamento sul suo poderoso servizio (11 ace solamente nel primo set, il più combattuto) e non ha mai concesso nessuna palla break in tutto il match, ma sulla risposta ha fatto vedere le solite lacune, specialmente sulle palle al corpo e sui servizi che richiedevano una risposta bloccata di diritto. Nel primo parziale ha concesso solamente sette punti in sei turni di battuta, realizzando uno 0 su 7 sulle palle break che lo ha costretto a giocare un tie-break nel quale è sempre stato in vantaggio e che lo ha visto uscire vincitore al quarto set point dopo che c’erano stati ben 9 minibreak su 14 punti giocati.
Dopo i 54 minuti del primo set è arrivata la ormai temuta “campanella” che tutti gli spettatori del Roland Garros 2021 temono, ovvero l’annuncio dell’imminente chiusura delle porte che alle 20.45 segnala il coprifuoco in vigore in tutta la Francia. Nel secondo set Kwon ha continuato imperterrito con il suo piano di gioco, ma a parte uno 0-30 nel game iniziale, figlio di due bei diritti vincenti, non è mai riuscito a impensierire Berrettini nei suoi turni di battuta. Il coreano ha continuato a forzare con il diritto lasciando andare il braccio appena si fosse presentata un’apertura, finendo però per commettere parecchi errori gratuiti dalla parte destra (saranno 16 alla fine, sui 25 totali). E sono stati proprio ben cinque errori gratuiti (tre di rovescio e due di diritto) che nell’ottavo gioco lo hanno condannato al break decisivo nel secondo set.
Il terzo parziale è stata quasi una formalità, giocata ormai completamente sotto le luci artificiali e quando anche una buona parte degli addetti ai lavori aveva già abbandonato le tribune per rientrare verso il Philippe Chatrier dove nel frattempo era già sceso in campo Roger Federer.
“Credo di aver dominato in lungo e in largo per tutta la partita, anche se non ho ancora visto le statistiche – ha commentato Berrettini dopo la partita – ma ho impiegato un po’ a sfruttare le occasioni che mi sono creato. Penso comunque di aver giocato bene i punti importanti, e questo è quello che conta”.
Al prossimo turno l’ostacolo da superare per accedere ai quarti di finale sarà Roger Federer oppure il tedesco Dominic Koepfer impegnati nella sessione serale sul Philippe Chatrier. “Ovviamente tutti sanno chi è Federer e quello che a fatto, ma se Koepfer dovesse battere Roger vorrà dire che se lo sarà meritato e che quindi sarà un avversario da trattare con grande rispetto. Io penserò a preparare la partita a seconda dell’avversario che mi troverò davanti, ma indubbiamente non si può dire che nel caso in cui dovesse essere Federer sarà indubbiamente qualcuno che avrà molta più esperienza nei momenti importanti dei match”.