Al Challenger 100 di Prostejov il nostro Gianluca Mager esce contro lo slovacco Alex Molcan (N.180 ATP). Purtroppo il punteggio è stato talmente netto (6-1 6-3) da non lasciare spazio ad alcuna recriminazione. Peccato perché il sanremese aveva una buona occasione per mettere in bacheca il secondo titolo stagionale (dopo Marbella in aprile), anche se Molcan, pur senza essere un fenomeno, è un giocatore insidioso, come può confermare Lorenzo Musetti che in febbraio a Gran Canaria sperimentò la stessa medicina – poche settimane fa, Alex ha peraltro raggiunto la finale contro Djokovic all’ATP 250 di Belgrado 2 (dove non ha affatto sfigurato). Giunto all’ultimo atto, il mancino slovacco (nuovo best ranking al N.158 ATP) aveva forse esaurito la carica nervosa e così, pur lottando con orgoglio per tutto il primo set, è stato costretto a cedere 7-6 (1) 6-3 alla maggior forza di Federico Coria (n.103 ATP). Per l’argentino è il secondo Challenger in carriera dopo Savannah 2019. Con questo successo rientra in Top 100 (precisamente al N.89), anche se pensiamo che difficilmente potrà migliorare, perché i 29 anni già compiuti non sembrano concedergli la chance di centrare un obiettivo finora mai raggiunto.
Al Challenger 125 di Nottingham vince l’australiano Alex Bolt (N.195 ATP) che non parte benissimo contro il polacco Kamil Majchrzak (N.112 ATP) ma poi riesce a far valere la sua maggiore abitudine all’erba e, grazie anche ai suoi 12 aces, porta a casa (4-6 6-4 6-3) il terzo trofeo in carriera, dopo le due vittorie in Cina nel 2014 e 2018. Questa però ha delle connotazioni molto più prestigiose, visto che si tradurrà in una wild card per il tabellone principale di Wimbledon, dove il ventottenne mancino ha giocato un solo match in carriera, perdendo all’esordio nel 2018. Doppia beffa per Majchrzak, che sarà costretto a giocare le qualificazioni per i Championships, ancorché da prima testa di serie – è andato ad un set e/o un infortunio di un Top 100 dall’accesso diretto.
Mats Moraing batte in rimonta il francese Quentin Halys (N.219 ATP) 3-6 6-1 7-5 e vince il Challenger 80 di Forlì, sollevando il suo terzo trofeo in carriera dopo Koblenz 2018 e Amersfoort 2019. Non era certo la finale più attesa né il tedesco giocatore più pronosticato, ma Moraing è stato bravo a sfruttare le opportunità che il tabellone gli ha offerto e, in tutte le sue partite, ha lottato su ogni palla per superare i momenti di difficoltà. Come gli è capitato anche in finale quando è riuscito a ribaltare l’inerzia del match, che sembrava tutta a favore di Halys, soprattutto nel set decisivo quando, servendo sul 4-5, si è trovato a dover fronteggiare due match point consecutivi.
È stato bravo allora ad aprire il campo prima col servizio e poi col suo diritto mancino anomalo, per poi approfittare del momento di confusione del francese che si fa strappare il servizio, concedendo un vantaggio decisivo a Moraing che chiude, quasi incredulo, al secondo match point. Il tedesco ha avuto di più dal servizio, ottenendo tre break a uno, contro un avversario che proprio nel servizio ha il suo colpo migliore. Moraing festeggia così nel modo migliore, con un giorno di anticipo, il suo 29esimo compleanno, recupera qualche posizione in classifica risalendo al n.213 ATP e fa professione di modestia “È stata una grande battaglia, e probabilmente Halys aveva meritato anche più di me”.
Soddisfatto anche patron Marchesini, felicissimo per il ritorno del pubblico sugli spalti: “Una cosa importante, non solo per i giocatori ma anche per noi organizzatori, è un segnale di come le cose stiano tornando alla normalità. Adesso appuntamento a Perugia e Todi a inizio luglio”.
Ad Almaty il secondo Challenger 80 disputato nella località kazaka vede la vittoria di Jesper de Jong, che batte 6-1 6-2 in un’ora esatta il cileno Marcelo Tomas Barrios Vera (N.232 ATP, ora 210 col nuovo best ranking). È la prima vittoria Challenger per il 21enne olandese che guadagna 59 piazze e migliora anche il proprio best ranking alla posizione N.260.
Lo spagnolo Carlos Taberner (N.134 ATP) vince la finale del Challenger 125 di Aix-en-Provence superando facilmente (6-2 6-2) in nemmeno un’ora di gioco il 25enne padrone di casa Manuel Guinard (N.301 ATP). Se la finale è stata facile, in realtà Taberner la vittoria se l’era meritata in semifinale, battendo in tre combattuti set la grande promessa francese Kyrian Jacquet (N.430 ATP, salito di ben 93 posizioni fino alla 337 grazie a questo exploit). Il ragazzo ha appena compiuto vent’anni e siamo sicuri che ne risentiremo parlare.