C’è mancato poco che in finale sull’erba di Maiorca arrivassero il numero uno e il numero due del seeding di Wimbledon, ossia Novak Djokovic e Daniil Medvedev. Non avrebbero giocato uno contro l’altro, però, poiché il campione serbo si era recato sui prati spagnoli soltanto per mettere a punto le volée. La sua finale l’aveva raggiunta nel torneo di doppio, assieme al partner d’occasione Carlos Gomez-Herrera, ma dopo la semifinale vinta contro Aisam-ul-Haq Qureshi e Oliver Marach il doppista spagnolo ha lamentato un problema alla caviglia che l’ha costretto al ritiro facendo naufragare le speranze di titolo di Djokovic.
L’altra semifinale si è dunque trasformata in una finale ed è stata spostata a sabato. La giocherà il nostro Simone Bolelli, in coppia con Maximo Gonzalez; avversari Marcus Daniell e Philipp Oswald.
TORNEO DI SINGOLARE – Medvedev ha bisogno di tennis ‘vero’ e di certezze in vista di Wimbledon e sembra le stia trovando. Dopo la vittoria su Moutet ne è arrivata un’altra in due set contro Casper Ruud (7-5 6-1) che gli frutterà la sfida in semifinale contro Carreno Busta. Anche lo spagnolo è ancora ‘illibato’ a livello di set in questo torneo e nei quarti ha battuto Thompson.
La seconda semifinale sarà invece un affare tra Sam Querrey e Adrian Mannarino, gente da erba insomma. Lo statunitense è stato chirurgico sulle le palle break concesse (tre, tutte annullate) e un po’ meno su quelle offerte dal suo avversario Bautista Agut, che questa notte avrà probabilmente qualche rimpianto per le due occasioni mancate sul 3-3; tenuto quel servizio, Querrey ha infatti piazzato l’unico break della partita e l’iniezione di fiducia gli è tornata utile per vincere agevolmente il tie-break del secondo set. Vittoria in tre set invece per Mannarino nella sfida tutta mancina dei gesti antichi contro Feliciano Lopez, che sui prati ha ancora il merito di riuscire a sembrare un tennista competitivo. Sarà però il francese a continuare a cullare sogni di titolo, che eventualmente sarebbe il secondo della sua carriera sui prati… e in assoluto; a ‘s-Hertogenbosch nel 2019 ruppe l’incantesimo dopo sei finali perse. E altre tre ne ha perse dopo.
A.S.