Grande soddisfazione per Kevin Anderson, che torna a vincere un torneo dopo due anni e mezzo estremamente travagliati per via degli infortuni: l’ex-N.5 ATP ha infatti trionfato sull’erba dell’Hall of Fame Open di Newport, in Rhode Island, battendo Jenson Brooksby con il punteggio di 7-6(8) 6-4 in due ore e 11 minuti. Vittoria non scontata perché, a dispetto del pedigree apparentemente pedestre, il classe 2000 aveva vinto 32 partite su 37 in stagione, raggiungendo la prima finale in carriera in maniera decisamente meno travagliata rispetto ad Anderson, che aveva dovuto rimontare sia Sock che Bublik per raggiungere l’ultimo atto.
IL MATCH
Nella sfida fra ex-giocatori NCAA (Anderson è stato tre anni ad Illinois, Brooksby ha avuto un breve soggiorno a Baylor, in Texas), è stato il servizio a farla da padrone, con un solo break in tutto l’incontro: Anderson ha fatto l’81 percento dei punti con la prima, Brooksby il 77. Il due volte finalista Slam è partito meglio, guadagnandosi una palla break sul 2-1 in suo favore leggendo bene una palla corta, ma dopo aver girato lo scambio a proprio favore ha messo in rete lo sventaglio. Poco dopo ne è arrivata un’altra grazie ad una notevole volée in allungo su un passante violento seguita dallo smash vincente, ma Brooksby ha trovato l’ace esterno.
Da lì in avanti il Next Gen, all’apparenza sgraziato ma estremamente mobile ed avvezzo a soluzioni contro-intuitive nonché provvisto di uno slice molto poco leggibile (stacca la mano sinistra all’ultimo secondo e a volte non la stacca proprio, nascondendo mirabilmente il colpo), ha avuto le occasioni migliori per mettere la testa avanti. Sul 3-3 ha attaccato la rete guadagnandosi una prima palla break quando Anderson ha messo lungo il lob, ma è riuscito appena a rispondere al kick dell’avversario, risultando facile preda del dritto in avanzamento. Poco dopo se n’è procurata un’altra con un passante di rovescio che Anderson non è riuscito a gestire, ma Kevin si è cavato d’impaccio con la stessa formula, tenendo per il 4-3.
Brooksby ha avuto una terza opportunità (l’ultima dell’incontro) sul 5-5 con una splendida risposta d’incontro di dritto che ha fatto la foto ad Anderson come a calcio balilla, ma niente da fare: servizio e inside-in per la tds N.8, che ha forzato il tie-break. Brooksby si è portato avanti di un mini-break per due volte, sull’1-0 e sul 3-1, ma Anderson ha pareggiato sul 5-5 prendendo il controllo dello scambio fin dalla risposta di rovescio per poi chiudere a rete. Brooksby si è comunque procurato il primo set point, ma Anderson ha tenuto due servizi per il 7-6; lo statunitense l’ha imitato salendo 8-7 con un dritto in allungo molto complicato, ma stavolta è stato KA a trovare la zampata, tenendo facilmente i propri servizi e incoccando una gran risposta vincente di rovescio lungolinea per chiudere il parziale.
Incamerato il primo, il più esperto Anderson ha sfruttato alla perfezione l’inerzia del momento, e ha strappato la battuta all’avversario già nel primo game del secondo set: è salito a doppia palla break grazie ad un nastro decisamente malandrino, centrando l’1-0 e servizio grazie ad un errore di rovescio di Brooksby. Il resto del match è stato segnato dall’inesorabilità del punteggio, con Anderson a vincere 17 punti su 19 con la prima senza mai soffrire, se non in un paio di situazioni di 15-30. Il sudafricano ha mostrato solo un pochino di tensione graziando l’avversario sul primo match point (dritto in rete a campo semi-spalancato), ma alla fine è riuscito a spuntarla vincendo lo scambio sulla diagonale del dritto, alzando le braccia al cielo per la prima volta da Pune 2019.
I NUMERI
Per Anderson è il settimo titolo in carriera alla ventesima finale, il primo sull’erba alla terza finale (Queen’s 2015 e Wimbledon 2018 le altre). Guadagna 39 posizioni, salendo al N.74 delle classifiche, mentre Brooksby ne guadagna 26 raggiungendo il best ranking di N.126; il giovane statunitense sta peraltro facendo bene nella Race to Milan, dove consolida il sesto posto, mentre è cinquantanovesimo nella Race to Turin (Anderson è N.69).
Qui il tabellone completo di Newport e degli altri tornei della scorsa settimana