[4] A. Zverev b. [1] N. Djokovic 1-6 6-3 6-1
Non ci sarà il Golden Slam di Novak Djokovic, non ci sarà per il serbo nemmeno la finale per l’oro nel torneo olimpico di singolare (Nole deve ancora giocare la semifinale del doppio misto in coppia con la Stojanovic). Fa rumore la sua sconfitta nella semifinale odierna contro Alexander Zverev, soprattutto perché Nole conduceva 6-1 3-2 e servizio e sembrava oramai pronto a dare la spallata definitiva al suo avversario e involarsi verso la finale per l’oro di domenica.
E invece è accaduto quello che nessuno si aspettava, Zverev ha recuperato immediatamente il break e da quel momento Djokovic è uscito dal match. Il tennista serbo ha perso dieci degli undici giochi successivi, ha iniziato ad innervosirsi e ha letteralmente lasciato andare la partita. Cosa è successo a Nole? Il serbo si concederà alle interviste dei media solo dopo la semifinale del doppio misto quindi dovremmo attendere un po’ per capire cosa si nasconde dietro questo clamoroso blackout odierno del nr. 1 del mondo.
Detto questo vanno fatti i complimenti ad Alexander Zverev, che ha creduto sempre nella vittoria finale e che nonostante un primo set perso nettamente non ha mai smesso di lottare, ribaltando con merito un incontro ormai compromesso. Il tedesco è apparso molto soddisfatto a fine partita: “Non so quali possano essere le cause del suo calo dal secondo set in poi, dovrete chiederlo a lui. Io ho iniziato ad essere più aggressivo e questo atteggiamento ha pagato. Per la verità non aveva giocato male nemmeno prima, ma non ero riuscito ad esser incisivo”. Poi aggiunge: “Sono orgoglioso di aver vinto una medaglia per la Germania. Questo è uno dei momenti più belli della mia carriera, forse il più bello in assoluto, perché stavolta non sto giocando solo per me stesso o per la mia famiglia, ma anche per gli altri atleti presenti qui e per chi guarda da casa”. In quanto a Djokovic dichiara: “Gli ho detto che è il più grande di sempre, perché alla fine sarà quello con più Slam, con più Masters 1000 e con più settimane da numero uno, sono sicuro al 99% che sarà così. So che stava cercando di fare il Golden Slam, ma non puoi vincere sempre; sono contento di riuscire a batterlo di tanto in tanto“
PREVIEW – Sfida numero nove tra Nole Djokovic e Sascha Zverev. Il serbo conduce 6-2 nei precedenti ma il tedesco non vince dalle Finals 2018 a Londra. Ultima sfida quest’anno nei quarti di finale di Melbourne, Djokovic al termine di una bella battaglia si impose in quattro set.
IL MATCH – Djokovic vince il sorteggio e decide di servire. La qualità del gioco appare subito molto alta, si prospetta una bella sfida dopo i tanti match anonimi dei giorni passati. Zverev sembra molto centrato e si procura una palla break nel gioco d’apertura, Nole risponde con tre servizi vincenti e mantiene la battuta. Molta stampa oggi sugli spalti, dopo il deserto dei turni precedenti si respira (finalmente) un’aria diversa. Piovono vincenti da una parte e dall’altra, Djokovic inizia a macinare il suo gioco e Zverev fatica a stargli dietro. Nole tiene due volte il servizio ai vantaggi e breakka ma il tedesco sia nel quarto gioco (complici un doppio fallo e due brutti gratuiti) che nel sesto per un 5-1 che ipoteca il primo set. Djokovic chiude il parziale con due ace al secondo set, point per un netto 6-1 dopo 37 minuti.
Parafrasando un famoso detto, fino a questo momento si può dire che il tennis è quel gioco nel quale si gioca uno contro uno ma alla fine vince sempre Djokovic. Perché entrambi chiudono con un saldo positivo vincenti/gratuiti il primo set (11-5 Nole, 10-6 Zverev) ma quando i punti pesano li fa tutti il serbo, impressionante per stato di forma fisica e convinzione dei propri mezzi.
Il secondo set comincia sulla falsariga del primo, Zverev tiene il servizio e va subito a palla break nel gioco successivo, Nole si salva con l’aiuto del servizio e tiene la battuta. Il refrain non cambia, Zverev gioca bene ma non ha la stessa continuità di Nole e nonostante il clan tedesco provi a spingere il proprio beniamino sono i serbi a gioire quando c’è il break di Djokovic nel quinto gioco. Ti chiedi cosa possa impedire al n. 1 del mondo di portare a casa questa partita ed ecco che la risposta te la dà Zverev: immediato contro-break quando meno te lo aspetti, oltretutto a zero. Il tedesco insiste, battuta tenuta a zero, 4-3 Germania. Nole è improvvisamente sparito dal campo, ha perso ritmo, sembra un altro giocatore. Altro break di Zverev, 5-3 per Sascha che serve per il set. Nole va 0-30 ma il suo avversario recupera e pareggia i conti. Nonostante fosse impossibile da prevedere appena venti minuti fa, siamo un set pari.
Pausa come da regolamento di dieci minuti. Oggi il caldo si fa sentire, soprattutto l’umidità (75%), portata dalla copiosa pioggia caduta in mattinata. Djokovic è l’unico dei due a uscire dal campo ma quando rientra le cose non cambiano. Subito break Zverev, Nole inizia a innervosirsi e grida verso il proprio angolo. Il game successivo rappresenta la sliding doors del set e probabilmente dell’intero incontro. Djokovic ha quattro palle break ma le spreca tutte e Zverev allunga, 2-0 e servizio. Djokovic esce letteralmente dalla partita, ciondola per il campo, azzarda serve&volley senza costrutto e perde un altro servizio. Sul 4-0 tedesco la partita è praticamente finita. Zverev chiude 1-6 6-3 6-1 dopo 2 ore e 5 minuti di gioco, svegliando il serbo dal sogno del Golden Slam. In finale affronterà Karen Khachanov, 2-2 i precedenti, l’ultimo giocato nel 2019 al Masters Series di Montreal e vinto dal russo