Due ore e trentasette, due ore e quarantadue, un’ora e trentasette, due ore e dodici minuti. Quattro maratone, tre e mezza, per essere precisi, avendo il match tra Elena Rybakina e Claire Liu leggermente abbassato la media del tempo trascorso in campo dalle otto giocatrici impegnate negli ultimi quattro ottavi in programma a San Jose. Quattro lotte furibonde e tabellone allineato ai quarti, per un torneo che sta rispettando le discrete aspettative della vigilia. Ne sono emerse sopravvissute Yulia Putintseva, Elena Rybakina, Danielle Collins ed Elise Mertens. La belga è anche l’unica ad aver già raggiunto una semifinale nella Sylicon Valley: era il 2018, prima edizione del torneo svoltosi nel campus della San Jose State University dopo il trasferimento da Stanford.
Non semplice, naturalmente, la partita portata a casa dalla testa di serie numero uno, all’esordio nel torneo dopo il lasciapassare goduto al primo turno. Partita senza affanni, la fiamminga ha subito l’inaspettato ritorno dell’insondabile Mladenovic, prima di piazzare la stoccata decisiva sul rettilineo d’arrivo. “Ho avuto molti alti e bassi, non ho giocato al meglio, mi sono aggrappata all’obbiettivo di vincere in qualunque modo – ha detto Mertens davanti ai microfoni -. È stata una partita fisica, so che lei può giocare molto bene nei suoi picchi, ma ho lottato e sono felice di esserne venuta fuori“.
Affronterà Putintseva, brava a reagire a un avvio disastroso nella sfida ad Ajla Tomljanovic. Tomljanovic che ha dominato il primo set e che nel secondo, con il duello fattosi molto più equilibrato, ha avuto nel nono gioco tre consecutive palle break che l’avrebbero spedita a servire per andare ai quarti. Brava la kazaka a dar fondo a tutte le proverbiali risorse di lottatrice per evitare il rovescio, e a girare da quel momento il trend della partita a furia di smorzate e recuperi mozzafiato.
L’ultimo quarto metterà di fronte Elena Rybakina e la caldissima Danielle Collins versione estate 2021. Appena cinque giorni aver lasciato Tokyo con la medaglia di legno in tasca, la seconda kazaka in campo nella notte italiana ha impiegato un set per trovare il bandolo della matassa contro la promettente ventunenne californiana Claire Liu, prima di prendere con agio il sopravvento. “Non è stato facile adattarsi alle condizioni, in più Claire ha giocato molto bene – ha dichiarato Elena – . Con l’andare del match ho cominciato a servire meglio, a sentire la palla, e sono molto contenta della vittoria, soprattutto considerato il momento“. Nei quarti le occorrerà alzare il livello, perché l’avversaria è tra le colleghe più in fiducia del periodo. Danielle Rose Collins ha avuto le sue belle difficoltà per sbarazzarsi di Sloane Stephens, in ogni caso. “Lei è una giocatrice consistente, quando sta bene – ha ragionato Collins a incontro concluso -. All’inizio ho cercato con troppa insistenza il vincente rapido, ma con Sloane devi avere pazienza, accettare scambi più lunghi, lavorare sugli angoli. Per fortuna sono riuscita ad aggiustare la tattica in tempo“. La bionda da San Pietroburgo di Florida continua la sua marcia: con quella di ieri fanno sette vittorie consecutive nel Tour.
Risultati, secondo turno:
[8] Y. Putintseva b. A. Tomljanovic 3-6 7-5 6-3
[1] E. Mertens b. K. Mladenovic 6-2 4-6 6-4
[2] E. Rybakina b. C. Liu 2-6 6-0-6-2
[7] D. Collins b. S. Stephens 3-6 6-4 6-3