È l’argentino Francisco Cerundolo (n.119 ATP e terzo favorito del torneo) a vincere il Challenger 80 di Cordenons, battendo 6-1 6-2 il connazionale Tomas Martin Etcheverry (n.148 ATP) al termine di una finale a senso unico. Il 22enne Etcheverry (il giocatore più caldo del circuito con le sue recenti vittorie a Perugia e Trieste) ha lottato con tutta l’energia che da sempre lo contraddistingue in oltre un’ora e mezza di gioco, ma il più grande dei fratelli Cerundolo (anche lui 22enne) si è dimostato semplicemente di una cilindrata superiore. Come se non bastasse, il servizio di Etcheverry ha spesso fatto cilecca come confermano i quattro break subiti contro nessuno. Cerundolo migliora il proprio best ranking raggiungendo la posizione n.111 e abbiamo l’impressione che le sue apparizioni nel circuito Challenger saranno sempre più rare. Best ranking anche per il suo avversario che sale al posto n.139, a conferma della sua strepitosa stagione.
Gli italiani si erano fermati ai quarti con Zeppieri, eliminato (6-1 4-6 6-3) proprio da Francisco Cerundolo, al termine di un match molto intenso durato oltre due ore. Il tennista romano si guadagna comunque un ottimo voto e, oltre a stabilire il nuovo best ranking al n.293, si conferma ormai regolare a questi livelli, visto che in stagione ha raggiunto i quarti già altre tre volte, (Gran Canaria, Roma 2 e Todi).
Soddisfatto coach Melaranci che, raggiunto telefonicamente, ci conferma: ‘Giulio ha disputato un buon torneo, ma in questo momento l’obiettivo principale è giocare il maggior numero possibile di partite in modo da migliorare sia da un punto di vista fisico che tecnico/tattico. Da qui alla fine dell’anno cercheremo quindi di giocare tanti tornei, a cominciare da San Marino e Verona’. Purtroppo a San Marino Giulio non ha superato il primo turno delle qualificazioni, fermato in tre set dall’ucraino Vladyslav Orlov (n.386 ATP).
I quarti hanno rappresentato le colonne d’Ercole anche per Stefano Travaglia (n.98 ATP e testa di serie n.1) che è stato bruscamente fermato (6-1 6-2) da Andrea Collarini (n.209 ATP). Continua così il 2021 tutto luci e ombre dell’ascolano che adesso rischia di uscire dalla top 100 (ne occupa proprio l’ultima posizione) e dovrà raccogliere le idee per capire cosa non ha funzionato in questa stagione in cui l’unico momento felice è stato il suo inizio, ossia la finale (persa contro Sinner) dell’ATP 250 disputato in febbraio in Australia.
CHE MOLCAN! – Grande sorpresa nel Challenger 80 di Liberec (terra) in Repubblica Ceca, dove il 23enne slovacco Alex Molcan (n.153 ATP) ha letteralmente spazzato via (6-0 6-1) il favorito, 20enne e padrone di casa, Tomas Machac (n.150 ATP). Avevamo definito Machac ‘ragazzo baciato dal talento’, ma evidentemente oggi il talento era impegnato altrove perché i tanti errori e un disastroso 40% di punti sulla prima di servizio non gli hanno lasciato scampo. E Molcan non è certo uno sprovveduto, come confermano la recente finale al Challenger di Prostejov (sconfitto da Coria) e soprattutto la finale raggiunta a maggio nell’ATP 250 di Belgrado, quando riuscì a impensierire (si fa per dire) sua Maestà Djokovic.
A impressionare è stata tutta la settimana di Molcan, poiché lo slovacco ha vinto il torneo senza perdere set. Dopo aver lasciato cinque game ad Haase al primo turno e tre al ceco Svrcina al secondo, si è fatto trascinare al tie-break da Majchrzak (vinto 7-3) e poi ha chiuso il torneo con i seguenti parziali: 6-3 6-1 6-0 6-0 6-1, nel mezzo anche la semifinale dominata con Jaziri. Per Molcan arriva il nuovo best ranking al n.136.