Ha saltato Wimbledon e poi le Olimpiadi di Tokyo a causa della positività al Covid-19. Un uno-due terribile, in valore assoluto, per il fatto stesso di dover saltare la competizione più sentita per un britannico e la competizione più sentita per uno sportivo in generale; se a questo aggiungiamo il fatto che la malattia abbia palesato in Johanna “Jo” Konta sintomi piuttosto evidenti, allora il quadro totale è chiaro. Ed è un quadro difficile da raccontare per chi quell’esperienza di malattia non l’ha vissuta, per chi si nasconde dietro medievali teorie per non utilizzare gli strumenti in possesso della medicina per proteggersi.
Jo Konta è tornata in campo in Canada e ha raccontato la sua esperienza in modo molto aperto, con la sincerità di chi è passato da quell’inferno: “È stata la peggior malattia che abbia mai avuto nella mia vita; una situazione molto difficile. Non c’è niente di buono e niente di leggero nell’essere positivi al COVID, e nel non poter disputare Wimbledon e le Olimpiadi”, ha detto Jo Konta dopo la vittoria al primo turno del National Bank Open di Montreal vinto per ritiro della sua avversaria Zhang Shuai (il punteggio era 6-4 2-5 in favore della cinese). “Tuttavia, mi considero una persona abbastanza positiva e sicuramente pragmatica; mi piace applicare questa prospettiva in tutte le cose buone che ho nella mia vita. Ho quindi cercato di trarre energia positiva da quello che ho avuto e che avevo intorno, pensando insistentemente a tornare in campo: non vedevo l’ora di iniziare ad allenarmi e tornare a gareggiare“.
Per tornare in campo, però, ha dovuto aspettare circa tre settimane: “Abbiamo deciso di ricominciare molto, molto lentamente. Poi ho avuto dai medici l’ok dopo un check up completo a cuore, polmoni e tutto era tornato a posto. Da quel momento abbiamo ripreso ed… eccoci qui“.
Konta non si è ancora vaccinata e non mostra contrarietà al vaccino. Ritiene però che, dopo il periodo in cui su consiglio dei medici la protezione dell’immunità naturale farà ‘le veci’ dal vaccino, sia giusto fare delle valutazioni: “Non sono assolutamente contraria, in nessun modo“, ha detto Konta. “Dopo la malattia avrò un po’ di tempo anche per vedere cosa succede, come sta andando tutto e poi farò una scelta personale su quando, come e dove vaccinarmi”.