Sotto diversi punti di vista, il Masters 1000 di Toronto continua a perdere pezzi. Assenti i Big Three con la defezione di Nadal, già esaurita la spedizione italiana con gli ultimi ko di Sinner e Fognini, salta anche il fattore campo in modo abbastanza inatteso. Sono infatti state eliminate al debutto le teste di serie Denis Shapovalov (5) e Felix Auger-Aliassime (9), per mano rispettivamente di Francis Tiafoe e della solidità di Dusan Lajovic.
Tiafoe, entrato da lucky loser, ha approcciato il tabellone principale nel migliore dei modi: quattro set vinti su quattro (al primo turno aveva superato Nishioka), contro Shapovalov una prova di forza (6-1 6-4) tale da lasciare al più quotato avversario appena cinque game. “Le condizioni ventose mi hanno aiutato, lui è abituato a giocare molto di taglio – il commento a caldo del 23enne statunitense -, è la sesta volta che abbiamo giocato contro e nelle altre occasioni sono arrivato alle sfide contro di lui ridendo e scherzando insieme (e vincendone una soltanto, ndr). Stavolta ero più serio, volevo realmente vincere, ho colto l’occasione“.
Alcuni dati rendono l’idea della trama del match: nel primo set, in difficoltà anche con il servizio, il mancino numero dieci del mondo non ha trovato nemmeno un vincente. Con la spinta del pubblico, si è un po’ ripreso nel secondo senza però mai riuscire a impensierire i turni di battuta di Tiafoe (la sua prima ha generato punti 23 volte su 26). Agli ottavi incrocerà Gael Monfils, che dalla ripresa del circuito dopo lo stop del 2020 non era mai andato oltre un secondo turno, confine stavolta varcato superando in tre set John Millman (condizionato da una caviglia in disordine).
Ha combattutto maggiormente, ma con lo stesso esito negativo, Felix Auger-Aliassime che però è stato tradito dai numerosi errori con il dritto. A far dispiacere il pubblico di Toronto è stato stavolta Dusan Lajovic (7-5 6-4), solido nei momenti chiave della partita e proiettato all’ottavo di finale contro il lanciatissimo Casper Ruud che arriva da 13 partite vinte consecutive (di cui 12 su terra con i tornei vinti a Bastad, Gstaad e Kitzbuhel). Fa notizia soprattutto per le proporzioni il ko di Alex De Minaur, 12 del seeding, contro Nikoloz Basilashvili. L’australiano è stato letteralmente travolto con un doppio 6-1, riuscendo a mettere in campo meno della metà delle prime di servizio (e perdendo il turno di battuta ben cinque volte). Il georgiano troverà Hurkacz, che ha approfittato del ritiro di Nishikori per un problema alla spalla; da questa sfida uscirà il probabile quarto di finale con Daniil Medvedev, impegnato prima contro Duckworth.