[2] S. Tsitsipas b. [12] F. Auger Aliassime 6-2 5-7 6-1
La sfida tra i due “giustizieri” degli azzurri Sonego e Berrettini è stata certamente la più interessante tra i quarti di finale serali del Western&Southern Open di Cincinnati. Si è trattato di un’altra, ennesima, dimostrazione di forza di Stefanos Tsitsipas, che sta legittimando a suon di prestazioni il terzo posto del ranking raggiunto poche settimane fa.
Nel primo set, al primo colpo di acceleratore piazzato dal greco, appena al terzo game della partita, si è creato subito il vuoto, con un Auger Aliassime sempre più titubante negli affondi che finivano per risultare corti o imprecisi. Un parziale di 12 a 3 ha siglato il 4-1 iniziale per Tsitsipas, convertito poi quasi subito in un 6-2 in 34 minuti che poteva far presagire una partita piuttosto breve, anche perché all’inizio del secondo set, sull’1-2 il canadese ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema alla schiena. “Non so cosa sia – ha detto dopo il match alla stampa – credo solamente un po’ di tensione, ma sono convinto che non sia nulla di grave e per New York sarò a posto”.
Auger Aliassime è però riuscito a capitalizzare forse l’unico momento di sbandamento di Tsitsipas, che dopo aver visto svanire due match point sul 5-4 del secondo set, uno dei quali su un rovescio di Auger Aliassime che ha pizzicato un brandello di riga, si è disunito, commettendo quasi la metà dei suoi 20 errori totali nel corso dei successivi game, lasciando così il secondo parziale in mano all’avversario.
Qui però Felix non è riuscito a cogliere il momento propizio: “Ho giocato davvero male all’inizio del terzo set, e non c’è davvero molto altro da dire” ha laconicamente spiegato in conferenza stampa. Sono bastate due palle break a Tsitsipas per ottenere i due break necessari a liquidare velocemente la pratica terzo set, grazie anche a due doppi falli (dei sette totali) commessi da Auger Aliassime proprio in momenti molto delicati.
Ancora una bocciatura, dunque, per il giovane canadese, che aveva raggiunto il suo secondo quarto di finale in un torneo Masters 1000 dopo quello conquistato nel 2019 a Miami, quando era approdato alla sua prima semifinale in carriera a questo livello. Tsitsipas continua invece il suo percorso di ripresa dalla pesantissima sconfitta nella finale del Roland Garros, e proverà trovare l’affermazione numero due in un Masters 1000 affrontando il weekend finale con grande fiducia nei propri mezzi.
[3] A. Zverev b. [8] C. Ruud 6-1 6-3
Se Daniil Medvedev nel pomeriggio aveva impiegato solamente 54 minuti per sistemare la pratica Carreno Busta, ne sono bastati cinque di più a Sascha Zverev per ridimensionare le ambizioni del norvegese Casper Ruud, reduce da un’estate infuocata sulla terra battuta europea e fermamente intenzionato a farsi rispettare anche sui campi in duro.
Il match non ha praticamente avuto storia se non per un breve tratto all’inizio del secondo set, quando Ruud è riuscito a prendere un break di vantaggio all’inizio e si è portato 3-1. Da lì però sono arrivati cinque giochi consecutivi per Zverev che hanno chiuso piuttosto presto il programma serale sul Grandstand, dove c’era già stata la nettissima affermazione di Teichmann su Bencic.