Al contrario delle stagioni passate, lo swing su cemento nordamericano non si è ancora concluso. A circa un mese di distanza dalla fine dello US Open, il circuito si sposterà sui campi di Indian Wells per il combined che avrebbe dovuto aprire la stagione di Masters 1000 e WTA 1000 in primavera e che nel 2020 venne cancellato all’ultimo minuto, in seguito alla scoperta di diversi casi di Coronavirus nella zona. Grazie alla campagna di immunizzazione negli Stati Uniti sono saltate molte restrizioni anti-Covid e ora il torneo potrà disputarsi (come lo US Open) con gli spalti pieni. Si giocherà dal 4 al 17 di ottobre.
Ci sono alcune assenze da registrare nell’evento ATP. Tranne Federer, Nadal e Thiem (campione nel 2019), che hanno dichiarato già conclusa la loro stagione, nell’entry list figurano tutti i top player, compreso il numero 1 Novak Djokovic. Il serbo tornerà in campo proprio in occasione del torneo californiano: avrà bisogno di ricaricare le batterie dopo lo US Open, un torneo che l’ha provato emotivamente come pochi altri nella sua carriera. Il numero 2 del seeding dovrebbe essere il giocatore che l’ha battuto nell’ultimo atto a New York: Daniil Medvedev. Dietro loro due, ancora Tsitsipas e Zverev. Il greco deve dare una svolta alla sua seconda metà di stagione. Dopo la sconfitta in finale al Roland Garros sembra aver perso quello smalto che nei primi mesi del 2021 l’aveva portato a brillare nella prima parte di stagione.
Sul fronte italiani, giocheranno in sette nel tabellone principale di Indian Wells. Matteo Berrettini guida il gruppo, con l’obiettivo di ipotecare il posto alle ATP Finals di Torino. Dietro di lui Jannik Sinner, che è ancora in gioco per conquistare la qualificazione al Master, ma più indietro nella classifica ‘Race’ rispetto a Matteo. Ha bisogno di un buon risultato in California per perfezionare la sua candidatura. Seguono a ruota Sonego, Fognini, Musetti, Mager e Cecchinato, che entrerà nel main draw senza passare dalle ‘quali’ grazie ai numerosi forfait. Ai tre sopra citati, si aggiungono quelli di Goffin (tornerà nel 2022) e Bublik.
Per quanto riguarda il torneo WTA 1000, l’entry list aggiornata vede ai nastri di partenza, salvo defezioni dell’ultima ora, quasi tutte le migliori giocatrici del mondo eccezion fatta per Serena Williams, che non ha ancora recuperato dall’infortunio che l’ha costretta a saltare lo US Open. Per il resto al momento ci sono tutte le giocatrici che erano tra le prime venti del mondo al momento del cut-off, da Ash Barty a Naomi Osaka passando per Simona Halep. Presente anche Cori Gauff. L’unica italiana che verrà sorteggiata nel tabellone principale senza passare dalle qualificazioni è Camila Giorgi, campionessa del penultimo WTA 1000 giocato nel Tour, a Montreal.
Gran parte dell’attenzione sarà catalizzata ovviamente dalle due finaliste dello US Open, la campionessa Emma Raducanu e la finalista Leylah Fernandez. Quest’ultima, salita al numero 28 WTA dopo la campagna newyorchese, al momento del cut-off era la numero 73 del mondo, un ranking che le ha permesso di rimanere dentro al tabellone principale per tre posizioni. Raducanu, ora al numero 23 grazie all’incredibile titolo Slam conquistato, era invece ampiamente fuori dal tabellone. Tuttavia le wild card devono ancora essere annunciate: difficile pensare che non ne venga concessa una alla nuova reginetta del tennis. Intanto, per ora Emma si è iscritta alle qualificazioni.
Articolo a cura di Antonio Ortu e Gianluca Sartori