[2] C. Ruud b. [9] L. Sonego 6-1 6-4
Si conclude nei quarti di finale il cammino di Lorenzo Sonego al San Diego Open, battuto nel primo match della sessione serale dalla testa di serie n. 2 Casper Ruud, alla sua 45a vittoria in questa stagione che lo vede in corsa per le Nitto ATP Finals di Torino.
Una prestazione davvero clinica da parte del 22enne norvegese, che ha giocato un match davvero di elevatissimo livello, sbagliando molto poco da fondo campo, rispondendo mossa su mossa ai colpi di Sonego, che è stato punito duramente sulla seconda di servizio (solo il 35% di conversione per lui) da un avversario che ha variato parecchio la posizione di risposta non concedendo al tennista piemontese punti di riferimento.
Il primo parziale è scappato via molto velocemente a Sonego, che ha subito due break su due palle break concesse, vedendo il su suo avversario allontanarsi rapidamente dopo poco più di un quarto d’ora di gioco.
“All’inizio il match è stato piuttosto equilibrato, poi lui è salito davvero tanto e io ho fatto qualche errore – ci ha detto Sonego dopo la partita – Nel secondo set invece sono riuscito a giocarlo più alla pari, peccato per l’inizio perché se fossi riuscito a giocare meglio all’inizio le cose magari potevano andare diversamente. Oggi non sono stato continuo come negli altri giorni al servizio, per cui sarà necessario lavorare sulla continuità alla battuta”.
Sonego ha subito il break al terzo game sia nel primo, sia nel secondo set, per cui è sempre stato all’inseguimento di Ruud che nel match è stato incredibilmente continuo e ha dato pochissimo spazio al torinese. L’unico momento nel quale la partita avrebbe potuto riaprirsi è stato sul 4-3 nel secondo set, quando Sonego ha avuto due palle per il controbreak e per impattare sul 4-4, ma lì è stato Ruud a mettere a segno due colpi vincenti che hanno cancellato le ultime chance di Lorenzo.
Nonostante la sconfitta, questo quarto di finale molto probabilmente regalerà a Sonego il suo best ranking in carriera a ridosso del ventesimo posto. “Sarebbe un traguardo importante arrivare nei 20, anche se a questo punto, a livello di tornei, essere 20 o 25 non cambia poi molto. L’importante è continuare a migliorare sempre: ci sono tante aree del mio gioco dove credo ci sia margine, e questo è certamente positivo, dato che sono arrivato a questo ranking essendo comunque lontano dal mio meglio”.