Garbine Muguruza esce alla distanza e fa suo il Chicago Fall Tennis Classic, un WTA 500, battendo Ons Jabeur per 3-6 6-3 6-0 in 97 minuti. La partenza lenta sembra una condizione necessaria per la vittoria nella loro rivalità: nei loro tre incroci (lo score è ora 2-1 Muguruza, mentre quest’anno le due sono sull’1-1 in virtù della vittoria di Jabeur a Wimbledon), ha sempre vinto la giocatrice che ha perso il primo set.
IL MATCH
L’inizio della finale è stato tutto di Jabeur, che ha usato tutta la sua varietà per gettare sabbia fra gli ingranaggi di un’avversaria molto più a suo agio su pattern di gioco lineari. La tunisina ha trovato l’allungo decisivo nel quarto gioco, salendo a tripla palla break con un potente dritto in cross che le ha aperto il campo per chiudere di rovescio, trovando il 3-1 e servizio su un rovescio lungo della nativa di Caracas; Muguruza non è mai riuscita a trovare la quadra in risposta, arrivando ai vantaggi solo nel primo gioco e conquistando solo quattro punti su ventuno giocati sulla prima della rivale.
Il canovaccio sembrava destinato a continuare nel secondo set, in cui Jabeur si è portato avanti 1-0 e servizio e poi 3-2 e servizio, nel secondo caso salendo a doppia palla break con un eccezionale dritto in corsa vincente dopo una difesa in allungo spalle alla rete. In quel momento, però, la luce si è completamente spenta per la tunisina, che con due brutti errori di dritto ha concesso due palle del contro-break prima di mettere largo un rovescio lungolinea per il 3-3 – gli errori per lei sono stati 12 nel secondo set, a dispetto dei soli 6 dell’avversaria.
A Muguruza è bastato un attimo per trovare fiducia e far valere la sua maggior potenza, inanellando un parziale di 15-3 che l’ha mandata a servire sul 5-3 40-0. A quel punto il braccio di Garbine ha tremato un pochino: dopo aver incassato una risposta vincente di rovescio in diagonale, l’iberica ha sbagliato un dritto ed è scesa a rete in ritardo, trovandosi nella terra di nessuno per la parità, e ha finito per concedere una palla break con un doppio fallo lungo di metri dopo aver sbagliato completamente il lancio di palla. Riuscita ad annullarla con un potente dritto in diagonale che ha costretto la rivale alla stecca, ha sprecato un altro set point con un doppio fallo, e sembrava destinata a cedere quando ha concesso una seconda palla break.
A posteriori, la partita si è però decisa in suo favore su quel singolo punto, nel quale ha scelto con successo di giocare una seconda profondissima e coraggiosa, sorprendendo Jabeur e traghettando in porto il parziale con un vincente di rovescio ed una prima centrale. Quasi a comando per la fine del set è arrivato un breve scroscio di pioggia (circa dieci minuti), e una volta ripreso il gioco Jabeur è ulteriormente e stavolta completamente uscita dal match, sommersa da fondo campo e obbligata a cercare improvvide palle corte, ammassando errori mentre Muguruza scappava facendo suoi gli ultimi dieci game dell’incontro. I numeri sono impietosi: la tds N.2 ha vinto il terzo set per 27-10, e fra secondo e terzo ha conquistato tutti e 14 i punti giocati sulla seconda della tunisina, che ha sostanzialmente lasciato andare gli ultimi punti.
“Questa finale è stata una battaglia, soprattutto nei primi due set”, ha detto la vincitrice. “Ci eravamo affrontate di recente, a Wimbledon, e anche allora era stato un match molto duro; inoltre sapevo che lei è una delle migliori della stagione. Ero preparata, e sono scesa in campo con l’atteggiamento giusto. Nel primo set lei ha giocato in modo fantastico, mentre io non ero al livello a cui sarei dovuta essere per poter competere con un’avversaria tanto forte. Pian piano ho trovato del margine per strapparle la battuta nel secondo set e portare la partita al terzo; questo mi ha detto la fiducia extra di cui avevo bisogno, nonché l’energia di cui avevo bisogno per andare a prendermi il trofeo”.
I NUMERI
Per Muguruza si tratta del nono titolo in carriera (su 16 finali, entrambi numeri abbastanza bassi per una tennista di questo talento ma notoriamente non troppo continua), il secondo del 2021 su quattro finali (ha vinto il 1000 di Dubai dopo essere uscita sconfitta a Melbourne 1 e Doha). Inoltre, l’iberica si porta al sesto posto sia nel ranking (+3 rispetto alla scorsa settimana) che nella Race, dov’è a soli sei punti dal quinto di Maria Sakkari, mettendo una seria ipoteca su un posto alle Finals di Guadalajara. Jabeur ha invece perso la terza finale su quattro giocate in carriera, la seconda su tre del 2021 (la vittoria a Birmingham ha inframmezzato le sconfitte a Charleston e nella Windy City); in classifica sale al best ranking di N.14, mentre nella Race è nona a 86 punti da Naomi Osaka.
Qui il tabellone di Chicago e degli altri tornei della scorsa settimana