L’avevamo lasciata godersi le sue tre settimane di meritato riposo (almeno dal tennis giocato) con due notizie, una sorprendente, l’altra scontata. Mollato l’allenatore che l’aveva accompagnata sulla strada del trionfo newyorchese e ottenuta la wild card dagli organizzatori di Indian Wells, Emma Raducanu si è presentata sul campo di allenamento nel deserto californiano sotto gli occhi attenti di Jeremy Bates. Secondo quanto riporta The Guardian, l’ex numero 1 britannico e finalista in doppio all’Australian Open 1988 ha confermato che seguirà anche Emma nel WTA 1000 in partenza questa settimana. Anche?
Sì, perché Bates, capo del tennis femminile della LTA, si trovava già a Indian Wells al seguito della sua pupilla Katie Boulter, impegnata nelle qualificazioni. Purtroppo per lei, la n. 155 WTA di Leicester non avrà bisogno di troppe attenzioni, essendo stata sconfitta all’esordio dalla sedicenne Reese Brantmeier, wild card statunitense e prossima avversaria di Martina Trevisan. In definitiva, questa collaborazione tra Emma e Jeremy si annuncia anche più provvisoria di quella con Richardson.
“Jeremy lavora nella sezione del tennis femminile alla LTA [la federazione britannica n.d.r.], quindi mentre si trova qui mi dà una mano – ha dichiarato Emma Raducanu durante la conferenza stampa pre-torneo a Indian Wells – Per il futuro valuterò con calma la scelta del mio coach, non prenderò nessuna decisione affrettata, voglio essere sicura di fare la scelta giusta.“
Per quanto riguarda il finale di stagione, l’agenda di Raducanu appare fittissima di appuntamenti. Dopo Indian Wells, dove è atteso il suo terzo turno contro Simona Halep, giocherà il WTA 500 di Mosca, poi si dirigerà in Transilvania per il “250” di Cluj-Napoca e, infine, dovrebbe partecipare all’Upper Austria Ladies di Linz. Condizionale d’obbligo per l’ultimo torneo perché, al momento 15a della Race, potrebbe rinunciarvi nel caso riuscisse a qualificarsi per le WTA Finals di Guadalajara.