Due vittorie su due per i colori italiani nella seconda giornata del BNP Paribas Open di Indian Wells. In un match che con le sue 3 ore e 51 minuti di durata è entrato nella Top-10 dei più lunghi incontri di sempre nel circuito WTA, Martina Trevisan è riuscita a superare il primo turno sconfiggendo la ceca Marie Bouzkova per 6-4, 6-7(8), 6-4. Un match davvero pieno di alti e bassi che ha visto la giocatrice toscana vincere un bel primo set in rimonta, ma poi non riuscire a chiudere un match che sembrava ormai vinto quando si è trovata sul 4-2 40-15 nella seconda partita.
“Nel primo set non ho iniziato nel migliore dei modi, però sono rimasta serena, in questo periodo sto giocando bene, per cui dovevo solo entrare in partita e non avere troppa fretta – ci ha raccontato Trevisan dopo la partita – Dopo aver vinto il primo set, lei è andata in bagno e ci è stata parecchio: il mio coach ha cronometrato la pausa ed è durata 12 minuti, e questa cosa non mi ha aiutato, ma sono comunque rimasta lì. Sul 4-2 40-15 credo di aver avuto troppa fretta, avrei dovuto far giocare lei perché stava giocando piuttosto male, e invece ho avuto fretta io. A quel punto forse lei ha cominciato a crederci di più, avendo anche visto che io mi ero irritata, ed è riuscita a rientrare in partita”.
Martina ha avuto due match point nel tie-break del secondo set, nel quale era riuscita a rimontare molto bene da 3-6 annullando tre set point consecutivi. “Da quel momento è stata una lotta, punti lunghissimi, le palle erano sempre più grandi e si faceva fatica a fare i punti. Lei, anche se forse non è al meglio della condizione fisica, è una giocatrice che corre molto, quindi farle il punto si fa fatica”.
In un testa a testa estenuante nel terzo set era diventato sempre più evidente che a livello fisico era la giocatrice italiana ad avere più benzina nel serbatoio, tanto che sul 4-4 Bouzkova ha prima servito una seconda da sotto e poi è franata a terra scoppiando in lacrime rincorrendo una risposta. Questo episodio ha provocato una interruzione della partita, “perché bisognava attendere l’intervento del fisioterapista che doveva accertare se fossero crampi oppure un infortunio di diversa natura”, ha spiegato Trevisan, riferendo le parole che le erano state dette dal giudice di sedia e dal supervisor. Infatti i crampi (che poi sono stati accertati dai sanitari) non danno diritto a un medical time-out, ma solamente a un trattamento durante il cambio di campo. Da quel momento però Bouzkova non aveva più energie da spendere e il match si è concluso da lì a poco.
Al secondo turno l’avversaria di Trevisan sarà Anett Kontaveit, n. 20 del ranking WTA e testa di serie n. 18, contro la quale Martina ha perso l’unico scontro diretto a Gstaad, che però è datato 2017. “Sarà decisamente un’altra partita – ha detto Trevisan – siamo di anni diversi e ora siamo due giocatrici molto diverse da allora”.
Vittoria anche per Salvatore Caruso, anche lui proveniente dalle qualificazioni, che ha avuto la meglio in due set sul diciottenne statunitense Zachary Svajda, wild card dell’organizzazione con il suo n. 434 ATP, ma che allo scorso US Open ha giocato due ottime partite con Cecchinato e Sinner. Il match non ha mai avuto storia, Caruso è sempre stato in vantaggio non dando mai nessuna possibilità a Svajda di poter fare partita pari. “Era tanto che non giocavo una partita così bella – ha detto un Salvatore Caruso molto soddisfatto dopo l’affermazione – chiaramente l’avversario non rispecchia la sua classifica perché abbiamo visto a New York come è stato capace di giocare un grandissimo tennis, e mi aspettavo una partita durissima. In ogni modo mi sono sempre trovato bene qui, mi sto trovando bene anche quest’anno e spero di continuare così”.
Davvero un bel risultato per Caruso dopo una stagione avara di soddisfazione nonostante il bell’inizio in Australia con il terzo turno nello Slam e quella partita persa di un soffio con Fabio Fognini. “Io dico sempre che dopo la pioggia viene il sole. Ho sempre continuato a lavorare, anche se ci sono stati momenti sfortunati con qualche acciacco, ma io sono sempre qua a dimostrare quello che valgo”. È talmente contento della vittoria, Caruso, che non sa nemmeno contro chi deve giocare il secondo turno: “Karatsev” gli diciamo. “Ci penserò da domani”, risponde lui, come Rossella O’Hara in “Via col vento”. Domani sarà un altro giorno anche per Caruso.
Il tabellone maschili e femminili di Indian Wells con i risultati aggiornati