Dal nostro inviato a Indian Wells
È arrivata da lucky loser, e in un torneo di grande importanza come il BNP Paribas Open di Indian Wells, la prima vittoria in carriera di Jasmine Paolini contro una Top 20. Al secondo turno del torneo californiano la n. 2 italiana ha avuto la meglio della belga Elise Mertens, testa di serie n. 14 e n. 18 della classifica WTA con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-4 in 2 ore e 49 minuti.
Un match giocato splendidamente da Paolini, che anche dopo aver perso il primo set nel quale era riuscita per lunghi tratti a giocare alla pari con la più quotata avversaria (“Renzo [Furlan, il suo coach n.d.r.] dopo la partita mi ha detto che quel set che ho perso 6-3 avrei dovuto vincerlo, con tutte le chance che ho avuto”), è riuscita a non perdersi d’animo e a continuare a menare le danze con il suo miglioratissimo diritto riuscendo a tenere il ritmo della sua avversaria. “Nel primo set ci sono stati tanti regali da una parte e dall’altra – ci ha detto Jasmine alla fine del match – poi sul 3-3 lei si è messa a giocare meglio, io ho fatto qualche errore di troppo e non ho sfruttato le occasioni. Da lì ho iniziato a sbagliare di meno, e la partita è girata”.
Scappata avanti 3-1 nel secondo set, Paolini ha subito un ace sulla palla del 4-1 pesante (se si può usare questo termine in una partita in cui ci sono stati ben 16 break) vedendosi poi riprendere da Mertens sul 3-3. Certamente è stata aiutata dai 13 doppi falli della belga, alcuni dei quali anche in momenti molto delicati, come sulla palla break fronteggiata sul 3-3 nel set decisivo, ma è stata anche bravissima a recuperare due game molto importanti sul finale, risalendo da 0-40 sul 4-3 e da 15-40 sul 5-4.
“Sono molto contenta di come ho giocato. Credo di aver battuto anche un’altra Top 20, penso Kasatkina qualche anno fa a Praga, in ogni modo sono felice di aver vinto questa partita contro di lei perché ci avevo sempre perso. Ora che sto ottenendo risultati anche sul cemento mi sento molto meglio, perché questa era una cosa che soffrivo parecchio mentalmente, mentre ora riesco a divertirmi anche sul veloce”.
Al terzo turno l’avversaria sarà Jessica Pegula (n. 24 WTA) e Sloane Stephens (n. 73 WTA). “Non la conosco troppo bene – ha detto Jasmine – mi ci sono allenata un paio di volte, e ci ho anche giocato una volta a Houston qualche anno fa. Ma in partita le cose cambiano sempre, per cui cercherò di fare del mio meglio”.
Brutta sconfitta invece per Lorenzo Musetti, che dopo lo scivolone al primo turno di Sofia infila un’altra sconfitta all’esordio di un torneo, anche se questa volta contro un avversario di caratura certamente superiore. Contro Albert Ramos-Vinolas (n. 48 ATP) si può certamente perdere, ma quello che lascia perplessi è il modo. Un primo set scappato via per 6-1, due turni di battuta infiniti all’inizio del secondo (18 punti e 16 punti), e una volta subito il break anche nel secondo parziale, il punteggio che è fuggito via sul 5-1 davvero troppo facilmente. Musetti e il suo team erano arrivati a Indian Wells con largo anticipo e hanno passato tutta la settimana qui in California allenandosi al Tennis Garden, ma purtroppo l’avventura nel torneo è durata molto poco.
È evidente che lo splendido giocatore che abbiamo ammirato la scorsa primavera sia sul cemento sia sulla terra non può essersi dissolto nel nulla, e ci sono certamente tante scusanti per la tumultuosa estate appena trascorsa (l’esame di maturità che ha cancellato la stagione sull’erba, la partecipazione olimpica che ha scombussolato l’estate, l’incidente di Toronto e le disavventure sentimentali raccontate di recente dallo stesso Lorenzo), ma ora come non mai è importante continuare a lavorare con serenità senza farsi demoralizzare dalle battute d’arresto.
Niente da fare anche per Roberto Marcora, già bravo a essersi qualificato per il tabellone principale: sconfitta piuttosto netta per lui contro lo spagnolo Pedro Martinez (n. 59 ATP) che ha ottenuto l’unico break del primo set in apertura ed ha poi mantenuto il vantaggio fino alla fine del parziale, per poi dilagare nel secondo set, vinto 6-0. Peccato per le due palle del 5-5 avute da Marcora nel decimo game, sulla prima delle quali c’era spazio per mettere un passante di diritto: “Quelle palle sono il motivo per cui io sono 200 del mondo e lui 60 – ci ha detto Marcora dopo la partita – chi gioca a questo livello mette dentro tante palle rischiando poco, io invece faccio il contrario. In ogni modo sono contento di aver vinto due partite in questo torneo, cosa che mi era accaduta una sola volta in questa stagione, e spero che quando mi sarà passata l’arrabbiatura potrò guardare con un po’ di lucidità agli aspetti positivi di questa trasferta e di portarli con me nei tornei Challenger del resto della stagione”.
Sul finire della giornata è arrivato il secondo successo per i colori azzurri per mano di Gianluca Mager che ha vinto in rimonta una partita tutt’altro che facile contro l’ungherese Marton Fucsovics (n. 42 ATP). Una partita iniziata malissimo, con un primo parziale perso in un lampo in meno di mezz’ora cedendo per ben tre volte il servizio. . “All’inizio non ci ho capito davvero nulla – ha detto Mager dopo la vittoria – c’era un po’ di vento, che mi ha messo un po’ in difficoltà dal momento che vengo da tornei indoor. Poi però mi sono detto di provare a palleggiare, ad allungare gli scambi, e sono riuscito a girare la partita”.
Nel secondo set il ligure si è staccato subito sul 4-0, chiudendo alla fine 6-3, ma nel terzo set è stato molto bravo a mantenere il vantaggio annullando tre palle break nel game d’apertura, costringendo Fucsovics sempre a inseguire, e andando poi subito rapidamente 4-1.
Al prossimo turno per Mager c’è la rivincita contro Gael Monfils, che la settimana scorsa a Sofia lo ha sconfitto 6-2, 6-2. “Il mio obiettivo principale è divertirmi – ha detto Gianluca – poi tutto quello che viene è guadagnato”.
Nel torneo di doppio non c’è stato l’atteso esordio della coppia composta dai primi due giocatori d’Italia. Matteo Berrettini si è precauzionalmente ritirato dal doppio, pare per un problema al collo, probabilmente per concentrare le energie sul singolare. Sinner è quindi rimasto senza compagno e non potrà partecipare al torneo di doppio, ragion per cui è stato visto effettuare molteplici sessioni di allenamento sui campi laterali di Indian Wells per mantenere il “chilometraggio” solito.
Il tabellone maschili e femminili di Indian Wells con i risultati aggiornati