Come a Wimbledon c’è stato fino a quest’anno il “Manic Monday”, ovvero il giorno in cui si giocano tutti gli ottavi di finale maschili e femminili, anche a Indian Wells c’è un giorno simile, anche se lo sfasamento dei due tabelloni fa sì che il “manic day” femminile cada il martedì della seconda settimana e quello maschile cada il mercoledì.
Con il tabellone femminile allineato al quarto turno, martedì si sono così giocate otto partite che hanno definito le quarto-finaliste di questo BNP Paribas Open. Il match più entusiasmante della giornata, che ha allietato il pubblico dello Stadium 1 per oltre due ore e mezzo nella giornata di gran lunga più fresca del torneo nella quale il termometro è salito di poco sopra i 20 gradi, è stato quello tra la statunitense Shelby Rogers e la fresca finalista dello US Open Leylah Fernandez. Dopo che a Flushing Meadows aveva rimediato quattro ceffoni dall’altra teenager terribile del circuito femminile, Emma Raducanu, Rogers ha tenuto alta la bandiera della “vecchia” generazione superando al tie-break del terzo set la giovane canadese in un match pieno di capovolgimenti di fronte e di scambi mozzafiato. Dopo i primi due set a senso unico dominati dalle rispettive vincitrici, il terzo set è arrivato alle fasi decisive in una situazione di grande equilibrio. Fernandez ha avuto quattro chance di andare a servire per il set, una sul 4-4 e ben tre sul 5-5, mentre Shelby è addirittura arrivata a match-point prima che il match approdasse al tie-break decisivo.
È stata l’americana ad avvantaggiarsi per prima (3-1), ma al ritorno di Fernandez (4-4) ha risposto conquistando gli ultimi tre punti per festeggiare il suo primo quarto di finale al BNP Paribas Open. “È stato molto importante per me annullare quelle palle break verso la fine del terzo set, perché sapevo che sarebbe stato molto complicato ottenere il controbreak – ha detto Rogers dopo la partita – mi sono concentrata particolarmente in quei punti, prima dei quali mi sono detta che giocando bene per quei 30 secondi sarei riuscita a rendermi la vita molto più facile”.
Nei quarti di finale Rogers affronterà Jelena Ostapenko, che durante questo torneo sta ritrovando il gioco dei giorni migliori e che negli ottavi ha sconfitto la testa di serie n. 2 Iga Swiatek. “Penso di aver giocato molto bene oggi – ha commentato la lettone – ho tenuto in mano il pallino del gioco e non le ho dato occasione di giocare il suo tennis. Era il piano di gioco che mi ero proposta di utilizzare e ci sono riuscita molto bene”.
In apertura di giornata sullo Stadium 1 la stessa Jessica Pegula che aveva sconfitto in due set la nostra Jasmine Paolini, aveva rifilato una sonorissima batosta alla testa di serie n. 4 Elina Svitolina, spedita a fare le valigie con soli due game al suo attivo dopo solamente 68 minuti di gioco.
Il derby bielorusso tra Victoria Azarenka e Aliaksandra Sasnovic è andato a favore della più esperta Azarenka, che torna nei quarti di finale di questo torneo per la prima volta dal 2016, quando si portò a casa il trofeo sconfiggendo Serena Williams in finale.
Sconfitta anche la testa di serie n. 3 Krejcikova, visibilmente affaticata dopo aver chiuso molto tardi il suo match del giorno seguente contro Anisimova, e limitata da un infortunio alla mano sinistra che l’ha costretta a chiedere un medical time-out nel corso del secondo set.
Niente da fare per Ajla Tomljanovic contro Angelique Kerber: davvero troppo solida la tedesca negli scambi da fondo per l’australiana che potrà così fare compagnia al suo fidanzato Berrettini, anche lui eliminato qualche ora prima da Taylor Fritz.
Nell’ultima partita della serata convincente vittoria di Ons Jabeur che ha disposto in due rapidi set della qualificata Kalinskaya, registrando la vittoria numero 47 della stagione (contro solamente 17 sconfitte) confermandosi la giocatrice con il maggior numero di match vinti nel circuito WTA.