Abbiamo sofferto per Matteo Berrettini e per Fabio Fognini (battuti da Fritz e Tsitsipas), abbiamo goduto dello spettacolo agonistico di un match, magari non eccelso dal punto di vista tecnico, ma che ha messo a confronto due diverse generazioni di tennis, due diversi modi di intendere la vita e questo sport, un tedesco di origine russa e un suddito di sua Maestà darsi battaglia nel deserto californiano: Murray-Zverev è stato un incontro interessante (vi spieghiamo perché) Ma non soltanto di questi match ha vissuto la giornata al maschile del tabellone di Indian Wells.
Si interrompe ai sedicesimi la serie positiva dello spagnolo Ramos-Vinolas che dopo aver battuto Musetti e Auger-Aliassime, si è arreso al redivivo Basilashvili, bravo a resistere allo spagnolo che ha avuto nel suo turno di servizio, nel secondo set, la possibilità di chiudere il match, senza fortuna. Da quel momento il georgiano è salito in cattedra vincendo prima il tie-break nel secondo set e poi la partita. Agli ottavi incontrerà Khachanov che ha vinto abbastanza agevolmente (forse anche troppo) su Carreno Busta. 6-0, 6-4 il risultato a favore del russo che sbilancia così a suo favore il testa a testa tra i due che prima del match era sul 3 pari.
Negli altri due incontri della notte italiana, la sera americana, vittorie per Monfils e De Minaur che hanno avuto la meglio rispettivamente su Anderson (7-5, 6-2) e Garin (6-4, 6-2). Il giovane australiano troverà agli ottavi Tsitsipas, mentre Monfils incrocerà i colpi con il campione olimpico Zverev.