[27] V. Azarenka b. [24] J. Ostapenko 3-6 6-3 7-5
Grandi emozioni, se non proprio grande spettacolo, nella prima semifinale femminile del BNP Paribas Open di Indian Wells che ha visto di fronte Victoria Azarenka e Jelena Ostapenko. Due ore e 20 minuti che per buona parte sono stati caratterizzati da una giocatrice (Ostapenko) che sparava a tutto braccio senza troppo discernimento tattico e un’altra (Azarenka) che invece cercava di resistere al bombardamente cercando di far perdere il ritmo dei colpi all’avversaria.
Per i primi 40 minuti di gioco non c’è stata molta partita: Ostapenko sembrava aver trovato il tennis dei giorni migliori e i vincenti piovevano da tutte le parti. “Ero la migliore giocatrice in campo oggi – ha detto Ostapenko dopo il match – i miei colpi erano troppo veloci per lei. Giocavo solo contro me stessa”. Poi, come spesso accade, come troppo spesso accade, l’incantesimo si è spezzato e i colpi della lettone hanno iniziato a finire fuori dalle righe. Dal 6-3 2-0 Azarenka è riuscita a rientrare in partita ribaltando il risultato nel secondo set e trascinando la partita al terzo.
Lì la giocatrice bielorussa ha forse commesso l’errore di non aver insistito abbastanza sul diritto di Ostapenko, che era molto in difficoltà, permettendo alla sua avversaria di ritrovare il suo gioco quanto bastava per tornare in parità sul 3-3 e giocare il match fino alla fine.
Sul 5-5 per Azarenka è stato sufficiente aspettare gli errori di Ostapenko, che puntualmente sono arrivati: quattro gratuiti consecutivi completamente senza senso dal 30-0 hanno concesso il break ad Azarenka, che ha chiuso il match al servizio non senza aver annullato tre palle del sei pari, una delle quali con uno splendido schema di palla corta seguita a rete con volée vincente. “Mi ero promessa di fare una sola palla corta, e l’ho fatta su quel punto” ha scherzato Azarenka con chi le ha chiesto di come avesse pensato a una soluzione simile.
“Credo che la cosa più importante di oggi, ciò di cui sono più orgogliosa, è stato il mio spirito combattivo. Ci sono alcune cose che avrei potuto fare meglio, ma lei nel primo set ha giocato davvero bene, per cui ho cercato di trovare occasioni per rientrare nel match, combattendo su ogni palla,” ha dichiarato Azarenka alla fine.
[21] P. Badosa b. [12] O. Jabeur 6-3 6-3
L’avversaria di Vika in finale sarà Paula Badosa, alla sua prima apparizione nella finale di Indian Wells (Azarenka ne ha già disputate due, nel 2012 e nel 2016, vincendo il titolo in entrambe le occasioni) e alla sua prima esperienza nel match decisivo di un WTA 1000. In semifinale ha battuti in un match a senso unico la tunisina Ons Jabeur che con la vittoria nei quarti di finale aveva celebrato l’ingresso nella Top 10 WTA, traguardo storico per un’atleta proveniente dal mondo arabo.
Evidentemente le emozioni di questa settimana hanno giocato un brutto scherzo a Jabeur, che ha disputato un incontro estremamente sconclusionato, senza alcun filo tattico e pieno zeppo di errori gratuiti. Solo sul 6-3, 5-2 per l’avversaria Jabeur è riuscita ad annullare tre match point facendo infiammare per un attimo il pubblico sulle tribune che era rimasto a sostenere le protagoniste fino alla fine. Ci sono voluti altri tre match point nel game successivo perché Badosa potesse sdraiarsi a terra, mani sul viso, per festeggiare incredula questo grande risultato.