Il primo a entrare per le interviste è stato Zverev: parlando del servizio cosa deve fare uno per batterti servendo così? E in generale per il futuro?
“Non lo so, io ho servito bene, ma lui ha avuto delle chance, ma sono contento di come ho giocato. L’anno è stato molto interessante fino ad ora e ci sono ancora Bercy e le ATP Finals da giocare; oggi era difficile giocare, sul 4-4 Frances aveva giocato alcuni grandi punti e lo stadio era tutto per lui; è uno showman e lo capisco, ma era un gioco molto importante e ho cercato di concentrarmi e di non mostrare emozioni. Stasera prendo il volo per Parigi e l’anno prossimo spero proprio di tornare a Vienna. Con il mio team è un anno che siamo assieme e questi sono i risultati che vengono dal lavoro quotidiano“.
Infine questo è il parere del tedesco su Tiafoe:
“Conosco molto bene Frances, da quando ha messo insieme il nuovo tema sta lavorando molto bene, lo vedo giocare bene stabilmente nelle ultime settimane. Ha sicuramente il talento e il fisico per stare in top 10 ma deve continuare a giocare così ogni settimana“.
Dopo Sasha è arrivato così il turno di Tiafoe che si è presentato comunque sorridente davanti alle telecamere per l’intervista zoom con un bicchiere di champagne in mano
Credi di stare attraversando un buon momento ultimamente? Hai fatto quarto turno agli Us Open, terzo turno a Indian Wells e adesso questo.
“Si ho fatto bene ultimamente, ma è da Wimbledon che sta andando bene dove ho battuto Tsitsipas, ho fatto bene anche Canada ancora prima, quindi è un periodo positivo nel complesso.“
Pensi di poter arrivare a top ten come diceva prima Sasha?
“Credo di aver bisogno di mantenere questo livello di gioco, è un percorso fatto di lavoro giorno per giorno per mantenere quel livello. So di essere capace di picchi di rendimento e di poter battere top players come ho fatto ultimamente, anche se è molto difficile, questi ragazzi sono molto forti.“
Il tennis americano è da anni alla ricerca di una nuova superstar: senti la pressione?
“Credo che a questo punto della carriera la pressione non sia più sulle mie spalle, magari quando avevo 21 anni era maggiore. Inoltre al di là della nazionalità in questi anni abbiamo avuto quattro dei migliori giocatori al mondo nella stessa era e alcuni adesso sono a casa, per cui spero che adesso ci sia spazio anche per me.“
Quanto è importante il rapporto con il pubblico?
“Per me è molto importante; la gente paga per venire a vederci e in cambio gli dobbiamo dare uno show. Per me non è fondamentale essere solo un buon giocatore, di buoni giocatori ce ne sono tanti. Per me è importante anche il rapporto con il pubblico e come la gente mi giudica come persona.“
Zverev stava servendo benissimo, come hai cercato di far fronte? Hai anche cercato di stuzzicarlo stando fermo in risposta o mettendoti in posizioni improbabili, lasciando il campo aperto? Era una tattica studiata?
“No faccio quello che mi viene sul momento e seguo l’istinto. Penso a cercare modi per vincere le partite e basta. Con Sasha poi ci conosciamo da tanto tempo prima della cerimonia di premiazione abbiamo scherzato.“