[2] D. Medvedev b. [Q] H. Gaston 7-6(7) 6-4
Il primo incontro della sessione serale dei quarti del Rolex Paris Masters a Bercy è finito secondo pronostico: in due set per il N.2 del mondo Daniil Medvedev nei confronti del qualificato padrone di casa Hugo Gaston. Non lasciatevi ingannare però, non è stato il match che vi aspettavate…
Il piccolo talento francese ha fatto letteralmente impazzire il campione di Flushing Meadows in un primo set rocambolesco dove Gaston ha variato in maniera quasi ossessiva le traiettorie e i tagli costringendo il russo a giocare un tennis fuori dalle sue corde.
Dopo che l’equilibrio aveva regnato sovrano fino al 4 pari, Medvedev commette qualche errore di troppo nel nono gioco regalando il break al suo avversario che sullo slancio si porta 40-0 sul 5-4 con 3 set point consecutivi. Qui si irrigidisce tradito dal colpo che è proprio il suo marchio di fabbrica: la smorzata. Un paio di scelte assurde con questo colpo offrono l’opportunità a Medvedev di recuperare lo svantaggio. Si arriva al tie-break e dopo uno scambio di mini-break in apertura regna l’equilibrio con Gaston che annulla a sua volta due set point prima di cedere 9 punti a 7 con Medvedev che tira un sospiro di sollievo. Alla fine del primo set gli errori gratuiti di Daniil sono addirittura 20 equamente divisi tra dritto e rovescio. Nel secondo saranno meno della metà (9).
Gaston subisce infatti il contraccolpo di non aver chiuso un set così importante e in meno di venti minuti si ritrova sotto 4-0 con il suo avversario che improvvisamente sembra aver trovato la chiave per disinnescare il tennis atipico del suo avversario. Ma Gaston è letteramente estasiato di fronte all’incredibile sostegno della Accor Arena e non si dà per vinto: tiene il servizio a fatica nel quinto gioco e poi con un grande sforzo recupera uno dei due break di ritardo risalendo poi fino al 3-4.
A questo punto sembra di essere coinvolti in una finale della “vecchia” Coppa Davis: Gaston chiama il pubblico che risponde presente in maniera sempre più fragorosa.
Per sua sfortuna, Medvedev deve essersi abituato a giocare con tutto il pubblico contro dopo la finale di New York: il russo serve anche nella bolgia parigina e senza scomporsi neanche per un attimo tiene i due servizi che gli valgono la semifinale…
Il pubblico pagante non ha avuto il risultato sperato ma di certo ha avuto uno spettacolo anche oltre alle attese…
[4] Z. Zverev b. [6] C. Ruud 7-5 6-4
Una tempesta di 22 diritti vincenti (contro solamente 12 errori gratuiti) ha consegnato ad Alexander Zverev la sua seconda semifinale nel Rolex Paris Masters di Parigi Bercy contro un Casper Ruud sicuramente volenteroso e mai arrendevole, ma che quando gli scambi uscivano dagli schemi dipendenti dal servizio veniva sopraffatto dalla maggiore spinta da fondocampo da ambo i lati e dalla maggiore varietà di soluzioni del n. 4 del ranking ATP.
Sin dall’inizio si è visto subito che ci sarebbero state poche sorprese per quel che riguardava il tipo di partita che si sarebbe vista: grandi legnate da fondocampo con i servizi a dettar legge almeno all’inizio del match. Si è dovuto infatti aspettare fino al nono game per vedere una palla break, propiziata da un errore su una delle svariate smorzate, ma cancellata da Ruud con un bel servizio. Era il norvegese che prendeva più spesso la via della rete per concretizzare la grande pressione esercitata dal suo diritto.
Zverev però aumentava i giri del motore e due game più tardi approfittava di due errori sulla volèe di Ruud e concretizzava alla terza palla break con un diritto inside-in che lo mandava a servire per il set sul 6-5. Il diritto-laser con il quale il tedesco ha tagliato il campo conquistando il 30-0 nel game seguente è stato il punto esclamativo del primo set, chiuso poi con un servizio vincente dopo 51 minuti di gioco.
Un leggero calo al servizio di Ruud all’inizio del secondo parziale è stato sufficiente per dare a Zverev il margine per prendere il comando delle operazioni, forte della sua maggiore capacità di uscire vincitore dagli scambi lunghi. Un errore madornale su uno smash sopra la rete ha inguaiato il norvegese sullo 0-30 nel terzo game, con il break in favore di Zverev che arrivava poco dopo grazie a un preciso passante di diritto.
Zverev ha difeso il break di vantaggio risalendo dallo 0-40 nel game successivo, imitato prontamente da Ruud qualche game più tardi quando, sul 2-4, lo scandinavo ha cancellato ben cinque palle del doppio break. Erano quelli gli ultimi scossoni del match, che dopo un’ora e 34 minuti si completava con un altro servizio vincente di Zverev che sabato contro Medvedev giocherà la sua seconda semifinale nel Rolex Paris Masters di Parigi Bercy, e la dodicesima in totale nei tornei Masters 1000.
Si tratta della cinquantacinquesima vittoria di questa stagione per Alexander Zverev contro solamente 13 sconfitte, e in semifinale incontrerà il n. 2 del seeding Daniil Medvedev contro il quale ha giocato in nove precedenti occasioni, uscendone vincitore cinque volte. L’ultima vittoria di Zverev risale alle Nitto ATP Finals del 2019, mentre Medvedev ha vinto gli altri due scontri diretti sul cemento indoor alla fine dello scorso anno, quando davanti a spalti vuoti vinse sia la finale del Rolex Paris Masters sia l’incontro del girone delle Nitto ATP Finals alla O2 Arena di Londra.