COPPA DAVIS, Finale
RUSSIA-CROAZIA 1-0
A. Rublev b. B. Gojo 6-4 7-6(5)
Come da previsioni la finale 2021 della Coppa Davis inizia con la sfida tra Andrey Rublev e Borna Gojo, i due numeri 2 di Russia e Croazia.
Martic non rinuncia a quello che potremmo definire l’MVP di queste Finals. Un solo precedente tra i due, quello delle Finals 2019 con la vittoria con un doppio 6-3 di Rublev. C’è curiosità nel vedere come Gojo, dopo aver fatto fuori il nr. 61 Atp Popyrin, il numero 27 Sonego e il numero 33 Lajovic, si comporterà con il numero 5 del mondo. L’asticella si alza e non poco.
Il primo gioco con Gojo al servizio è già una battaglia. Scambi infiniti da fondo campo, con il tennista croato che risponde con veemenza alle bordate del suo avversario. Rublev risale dal 40-15 e si procura una palla break ma poi sbaglia un comodo rovescio e Gojo con due servizi vincenti porta a casa la battuta. Rublev non batte ciglio, tiene la battuta a zero e si procura una nuova palla break nel terzo gioco. Ancora bravo il tennista croato che piazza due ace intervallati da un servizio vincente e va sul 2-1. Seguono tre giochi consecutivi tenuti a zero da chi serve, sul 3-3 però Rublev mette la freccia. Il russo riesce a rispondere meglio, tiene gli scambi lunghi, cambia anche un po’ il ritmo degli scambi e mette in difficoltà Gojo che commette tre gratuiti e concede il break. Il numero 2 del mondo procede spedito sul proprio servizio, cede il primo punto alla risposta commettendo un doppio fallo nell’ottavo gioco e il secondo sul 5-4 40-0 complice una risposta incredibile di Gojo che pizzica la linea del corridoio. Ma è troppo poco, il secondo set point è quello buono, Rublev piazza il secondo ace del set e chiude in 35 minuti 6-4. Gojo fa quel che può ma al momento il suo avversario non gli sta concedendo alcuna possibilità di entrare in partita.
Rublev prova a dare la mazzata definitiva alla partita all’inizio del secondo set ma Gojo grazie ad uno splendido servizio si salva alla grande. Il russo ha due palle break nel gioco d’apertura, ma il suo avversario gliele annulla e tiene la battuta grazie anche a 4 ace. E poi ne ha 3 consecutive sullo 0-40 nel terzo gioco, ma Gojo si riporta in parità e poi mette altri due ace per il 2-1. Rublev concede sempre pochissimo al servizio, ma il numero 2 croato nemmeno scherza e soffre solo nel nono game quando si trova 15-30 prima di recuperare nuovamente e issarsi sul 5-4. Rublev serve per rimanere nel set e tiene la battuta a 15 (solo 4 punti concessi alla risposta sin qui nel secondo parziale). Rublev serve per rimanere nel set e tiene la battuta a 15 (solo 4 punti concessi alla risposta sin qui nel secondo parziale). Gojo va ancora una volta sotto 15-30 nell’undicesimo gioco ma Rublev stecca due diritti e facilita il compito del tennista croato che non molla e si garantisce il tie break. Il russo non concede tanto per cambiare nulla e tie break sia.
Il croato lo inizia nella maniera peggiore, doppio fallo, probabile figlio della tensione che sale sempre di più. Gran voleé di Rublev in allungo, 2-0. Ma Gojo non ci sta, si difende alla grande con il diritto e costringe il suo avversario all’errore, 2-1. Il croato serve benissimo ma lascia una risposta di Rublev nettamente dentro, errore sanguinoso, 3-1 Russia. Gratuito di rovescio di Rublev, Gojo resta attaccato al match, 3-2 Rublev. Stavolta il gratuito di rovescio lo commette il croato, 4-2 Rublev e si cambia campo. I due tennisti stanno profondendo il massimo sforzo, fisico e psicologico. La tensione attanaglia anche il tennista russo che commette ancora un gratuito e Gojo recupera un altro minibreak, 4-3 Croazia, che diventa 4-4 con un servizio vincente, primo aggancio nel tie break per il nr. 279 del mondo. Il quale non si ferma e con un ace sigla il 5-4, davvero bravo Gojo. Rublev si salva alla grandissima da un attacco di Gojo con un diritto lungolinea vincente, 5-5. Arriva il primo match point Russia dopo l’ennesimo diritto vincente di Rublev, 6-5. Gojo sbaglia un rovescio incrociato e dopo 1 ora e 33 minuti. 1-0 Russia ma tanti applausi a Borna Gojo, davvero encomiabile