A tre anni di distanza dal risultato più importante della sua carriera, la semifinale all’Australian Open 2019, Lucas Pouille dovrebbe tornare a giocare sui campi di Melbourne nel 2022 grazie a una wild card. Secondo quanto è trapelato negli ultimi giorni da RMC Sport, il suo nome per l’invito che annualmente Tennis Australia riserva alla federazione francese (in cambio dello stesso favore al Roland Garros) è stato preferito a quello di Jo Wilfried Tsonga, che nel 2008 fece meglio di Pouille, raggiungendo la finale (curiosamente entrambi sono stati sconfitti da Djokovic). Al momento la scelta di Pouille sembra quella più probabile: intanto lui stesso ha spiegato in un’intervista al sito Tennis Actu di essere in un buon momento di forma. “Ottenere o meno la wild card per l’Australian Open non è l’obiettivo principale – ha affermato -. Si tratta piuttosto di essere pronto e al meglio per tornare dove voglio essere. Questo passa attraverso settimane di lavoro e grande costanza, come abbiamo fatto”.
In questi giorni Lucas era impegnato nel campionato a squadre francese, dove il suo Loon Plage ha perso la finale contro lo Stade Toulouisain. La competizione ha dato comunque a Pouille buone sensazioni, che faranno ben sperare per il futuro: “Spero di essere felice e soprattutto senza infortuni. Finora sono in buona salute e sto facendo di tutto per rimanere così. Se sono in buona salute e riesco a mantenere l’impulso che sto mostrando in campo, allora sono sicuro che accadranno alcune grandi cose”.
Gli infortuni sono stati il grande problema della carriera di Lucas – attualmente numero 155 del ranking ATP – e anche nel 2021 alcuni problemi hanno fermato la sua risalita. Ne ha parlato nel suo bilancio della stagione appena conclusa: “Da Monte-Carlo in poi è stato tutto molto complicato, in quel torneo al terzo turno mi sono procurato uno strappo gli addominali. Sapevo che non sarei arrivato pronto al Roland Garros e mi ha fatto male. Poi ho perso molte volte ai primi turni. Non ho sempre giocato brutte partite, ma ogni volta sono stato sconfitto. Da tre mesi però mi sento molto bene e ho giocato delle belle partite come a Bercy contro Musetti. Questo è incoraggiante per continuare a lavorare”.