RUSSIA – FRANCIA 2-1
R. Safiullin b. A. Rinderknech 2-6 7-5 6-3
U. Humbert b. D. Medvedev 6-7(5) 7-5 7-6(2)
D. Medvedev/R. Safiullin b. F. Martin/E. Roger-Vasselin 6-4 6-4
Nel raggruppamento dell’Italia alla ATP Cup la Russia supera la Francia anche se non è iniziata nel migliore dei modi la stagione in singolare del numero 2 del mondo Daniil Medvedev. Il russo infatti è rimasto in campo quasi tre ore contro il 23enne Ugo Humbert e alla fine si è dovuto arrendere al tie-break decisivo del terzo set. Il francese, che aveva già battuto il russo nel loro unico precedente sulla terra di Amburgo nel 2020, oggi si è esibito in una prestazione superlativa in quella che è la vittoria più importante della sua carriera in termini di ranking, mostrando un gioco aggressivo e ad alto rischio che ha dato i suoi frutti. L’unico momento di debolezza c’è stato nel tie-break del primo set quando, sopra 4-1, si è fatto rimontare dal Medvedev e poi ha chiuso il set con un doppio fallo. Chissà quanti avrebbero gettato la spugna ma non lui: nel secondo e nel terzo set infatti Ugo ha addirittura rimontato un break di svantaggio portandosi a casa la vittoria 7-2 nel tie-break al secondo match point. “È stata una partita molto dura. Sono molto felice”, ha detto poi Humbert. “Ho avuto alcune opportunità nel primo set e ho solo cercato di rimanere rilassato e concentrato su quello che dovevo fare. È stata una grande partita”.
La vittoria di Humbert sul n. 2 del mondo però non basterà a fargli conquistare le copertine dei giornali perché l’eroe di giornata oggi è Roman Safiullin, n. 167 del mondo e secondo singolarista della nazionale russa. I ritiri dei vari Rublev e Karatsev infatti hanno mandato alla ribalta il 24enne nativo di Podol’sk e lui ha risposto nel migliore dei modi: con la vittoria in singolare in apertura di giornata su Rinderknech (26 anni, n. 58) e con quella in doppio, in coppia al fianco dell’amico Medvedev. Contro Rinderknech, Safiullin ha lasciato andare l’acceleratore nei momenti di pressione salvando 15 delle 19 palle break che ha affrontato nelle due ore e 26 minuti di match di singolare. “È fantastico vincere la prima partita, e ottenere il punto per la squadra. Il secondo set è stato davvero tirato e ho cercato di rimandare il maggior numero di palle come potevo e gli ho messo pressione – ha commentato Roman -. “Prima della partita Daniil mi ha detto di scendere in campo e giocare senza pressioni, solo per dare il mio meglio e lottare per ogni punto“. E il punteggio finale (2-6 7-5 6-3 in suo favore) gli ha dato conferma di esser riuscito perfettamente nell’intento. L’incontro decisivo della sfida dunque è stato il doppio. La Francia, nonostante disponga di grandissimi specialisti come Herbert (assente perché non vaccinato), si è trovata costretta a schierare Fabrice Martin, vecchio volpone di questa specialità ma non all’altezza per questo evento, e il quasi ritirato Edouard Roger-Vasselin, che infatti sono stati spazzati via con un 6-4 6-4 in appena 76 minuti da Medvedev e Safiullin.
STATI UNITI – CANADA 3-0
J. Isner b. B. Schnur 6-1 6-3
T. Fritz b. F. Auger-aliassime 6-7(6) 6-4 6-4
T. Fritz/J. Isner b. F. Auger-aliassime/D. Shapovalov 6-4 6-4
Il derby nord-americano è andato alla nazione statunitense nonostante i pronostici fossero leggermente in favore dei canadesi. Quest’ultimi sono stati spazzati via con un perentorio 3-0 e il primo tassello per la vittoria ce l’ha messo John Isner che a 36 anni certo non ha intenzione di farsi da parte. Questo match contro il 26enne Brayden Schnur numero 238 del mondo è proprio quel genere di partita che John deve vincere senza patemi e tant’è stato: 66 minuti in campo, una sola palla break concessa (e salvata), e 10 ace messi a segno. Proprio prima dell’inizio del match c’era stata la sostituzione per la nazione canadese che ha visto rimanere in panchina Denis Shapovalov per affaticamento; ricordiamo che il n. 14 del mondo appena una settimana fa era risultato positivo al COVID.
La parte difficile comunque è spettata a Taylor Fritz che ha battuto con grande caparbietà il n. 11 del mondo Felix Auger-Aliassime. Non solo va sottolineata la prova di gran tennis dell’americano, ma anche la sua gran tenuta mentale. Fritz infatti aveva scialacquato un vantaggio di 6-2 nel tie-break del primo set, e dopo i quattro set point svaniti aveva perso il set 8-6.
“Avrei sicuramente meritato di vincere il [primo] set. Praticamente ho fatto di tutto per non vincerlo” ha detto Fritz. “Sapevo che era ovviamente molto importante per la squadra e anche molto importante per me e mi sentivo come se avessi giocato abbastanza bene nel primo set, ma percepivo che avrei potuto fare ancora meglio. Quindi mi sono concentrato solo su quello e mi sono detto di fare la stessa cosa che avevo fatto puntando a vincere i successivi due set”. Aliassime gli ha dato una bella mano con i suoi continui errori da fondo che hanno permesso al numero 23 del mondo di dominare con il lato del dritto. “Tutto si sta aggiustando e sento che il mio livello è migliorato molto di recente – ha detto Fritz parlando del suo gioco -. Sono emozionato per l’avvio della nuova stagione”.