Si è concluso con una sconfitta l’esordio in singolare di Stefanos Tsitsipas nel 2022, sconfitto da Diego Schwartzman dopo due ore e tre quarti di un match godibile. L’attesa non era tanto per il risultato in sé, quanto per come avrebbe risposto il gomito operato alla fine di novembre. L’articolazione non è ancora in condizioni perfette tanto che Stefanos, nella prima giornata di ATP Cup, ha preferito non scendere in campo in singolare.
“È stato positivo vedermi giocare a questo livello” dice Stefanos dopo l’incontro. “Non me lo aspettavo, è andata meglio di quanto mi aspettassi. Sono stato capace di colpire palle che due settimane fa avevo paura di colpire, quindi procedo nella direzione giusta”. Certo, durante la conferenza stampa ammette di “sentire un po’ di dolore, ma è normale. Ho tirato più servizi che in qualsiasi giorno dell’ultimo mese. Ne avrò tirati 180 oggi [115, ndr], mentre in allenamento cercavo di arrivare a 50 o 60. Un po’ di stanchezza alla fine, ma ho cercato di sopportare il dolore e concludere il match in qualche modo”. Il servizio, tuttavia, è stato il colpo che più è stato limitato, con le percentuali sia di prime in campo sia di realizzazione precitate nel corso della sfida con Dieguito. Tsitsipas conferma, ma “non mi piacciono le scuse, anche se non ero al 100% per battere come volevo mentre l’incontro si allungava e ora vorrei non aver voluto male e servito meglio perché mi avrebbe aiutato parecchio”.
Non poteva mancare la richiesta di un commento alle recenti esternazioni di Sascha Zverev, che ora considera sé stesso, Djokovic e Medvedev come i nuovi Big 3, con la rumorosa esclusione del greco che, però, evita la polemica: “Abbiamo un anno lungo davanti a noi. Giochiamo tutti il nostro miglior tennis e vediamo chi avrà dato di più a fine stagione”.
Essendo appena rientrato dopo la chirurgia, Tsitsipas non ha ancora le idee chiare su cosa aspettarsi del prossimo Slam. “Mi piacerebbe tanto giocare, ma non so come mi sentirò domani. Era una delle mie più gradi preoccupazioni per il match di oggi, che è stato il problema dopo il doppio: il giorno dopo non riuscivo a servire per il dolore. Spero quindi di poter andare in campo domani e allenare la battuta senza dolore. L’obiettivo è recuperare il gomito al 100%”.
Sempre in ottica Australian Open, il numero 4 del mondo pensa che, nonostante il calo della resa al servizio contro Schwartzman, “con le giuste precauzioni e seguendo le indicazioni dei medici, mi vedo al 100% a Melbourne. All’inizio il dottore non era sicuro che fosse una buona idea giocare l’Australian Open, ma il recupero è stato molto migliore di quanto si aspettasse paragonato ad altri tennisti che aveva trattato in passato. È venuto a Dubai ed è rimasto sorpreso nel vedermi colpire quasi al 100%. Credo che sia una questioni di geni. DNA, non so”.
Con queste dichiarazioni che passano dal generare grande preoccupazione al trasmettere moderato ottimismo a un paio settimane dall’inizio del primo Slam della stagione, Tsitsipas finisce con il mostrarsi fiducioso riguardo alla propria presenza: “Abbiamo ancora due settimane di tempo: credo che sia abbastanza per poter recuperare, anche se non ne ho la certezza, è la prima volta che ho un’esperienza del genere”.