Con un post su Twitter ha comunicato il suo addio al tennis professionistico Sergiy Stakhovsky. Il giocatore nativo di Kiev gravita attorno alla 200esima posizione del ranking ATP e ha faticato tanto a trovare continuità nelle ultime due stagioni. I migliori risultati tra 2020 e 2021 sono state due semifinali ai tornei Challenger di Pau e Porto nel corso della scorsa stagione. Stakhovskiy aveva iniziato il 2022 giocando le qualificazioni all’Australian Open, dove ha perso al primo turno contro lo statunitense J.J. Wolf 6-3 6-4. Probabilmente la decisione di appendere la racchetta al chiodo era stata già presa, ma il giocatore ucraino ha voluto comunque provare a qualificarsi per l’Open d’Australia prima di dare l’annuncio del forfait.
“Grazie tennis. È stata una raffica di emozioni. Vorrei ringraziare i due brand che mi hanno supportato in tutti questi anni, Lotto e Head Tennis”. Queste le poche parole con cui ha voluto salutare. Stakhovsky ha pubblicato anche qualche foto che lo ritrae nei momenti più belli della sua avventura nel circuito maschile, iniziata a livello professionistico quasi 20 anni fa, nel lontano 2003. L’ucraino ha messo in bacheca 4 titoli in singolare, conquistati in altrettante finali disputate. Il primo a Zagabria nel 2008: batté il numero 1 del torneo Ivan Ljubicic. Poi conquistò un secondo titolo sul cemento di San Pietroburgo nel 2009, al termine di una finale tiratissima contro Zeballos. Infine i suoi ultimi due trofei risalgono alla stagione 2010, anno in cui conquistò anche il best ranking al numero 31. Vinse a ‘s-Hertogenbosch e New Heaven.
Stakhovsky ha dimostrato negli anni di essere anche un ottimo giocatore di volo, adatto all’erba. La sua vittoria nel secondo turno di Wimbledon 2013 contro Roger Federer ne è la massima prova. Si tratta di una partita che resterà per sempre impressa nella memoria degli appassionati, anche perché quel giorno Stakhovsky (allora numero 116 del mondo) fermò una striscia di 36 quarti di finale consecutivi negli Slam da parte di Federer. Vinse 6-7 7-6 7-5 7-6 spingendosi continuamente a rete, anche dietro il servizio, esaltando il Campo Centrale che di solito non si permette di fare il tifo contro Re Roger. Purtroppo Sergiy non ha mai migliorato il terzo turno (che raggiunse quell’anno) come migliore risultato nella sua carriera Slam. E pur non essendo tutto, quella vittoria su Federer lo terrà a lungo nella memoria degli appassionati sportivi.