[7] M. Berrettini b. [19] P. Carreno Busta 7-5 7-6(4) 6-4
“The Hammer” colpisce ancora. Berrettini seppellisce di ace Carreno e si qualifica per la prima volta ai quarti di finale degli Australian Open, diventando il quarto italiano della storia a raggiungere questo traguardo dopo de Stefani, Pietrangeli e Caratti. Sarò la quinta apparizione per il romano in un quarto di finale slam, diventando il quarantottesimo uomo nell’era Open a raggiungere questo risultato. Un successo che vuol ripaga l’italiano dell’amaro in bocca derivante dal forfait nell’ottavo contro Tsitsipas, non giocato l’anno precedente per l’infortunio agli addominali.
Vittoria netta, 7-5 7-6 (4) 6-4, corredata da una prestazione sontuosa al servizio. Ventotto (28) ace, 77% di prime in campo e 87% di punti con la prima sono i numeri che parlano della supremazia dell’italiano, che ha concesso una sola palla break in tutto l’incontro allo spagnolo. Tra Berrettini e la semifinale degli Australian Open ora ci sarà il francese Gael Monfils (precedenti 2-0 in favore di Matteo), uscito vincitore dalla sfida col serbo Kecmanovic.
PRIMO SET – Partenza sprint per Carreno con due turni di servizio tenuti a zero, otto prime in campo e la continua ricerca del rovescio di Matteo quando si entra nello scambio . D’altro canto, Matteo si affida alla combinazione servizio – dritto per respingere l’arrembante inizio di un solido Carreno. Il primo punto di Matteo sul servizio dello spagnolo, tuttavia, è un bellissimo rovescio in allungo che atterra nei pressi della riga laterale.
Lo schema dello spagnolo rimane chiaro mandare fuori giri Matteo sul rovescio, soprattutto nei momenti di difficoltà. Sotto 0-30 nel settimo game, lo spagnolo riesce a rimettere su il game spostando gli scambi sulla diagonale di rovescio ottenendo come risultato tre gratuiti di Matteo. Il match continua all’insegna dell’equilibrio, con Carreno poco spettacolare, ma solido al servizio e Berrettini che, servendo la prima ad una media di quasi 200 km/h, lascian pochi spiragli allo spagnolo.
Un rovescio fuori giri e due nastri avversi allo spagnolo regalano le prime palle break del match a favore di Berrettini. Carreno cerca il rovescio di Matteo per uscire dalla situazione, ma alla fine è un errore di dritto dallo spagnolo a regalare il break all’italiano. Lo spagnolo è duro da abbattere, non si fa intimorire dalla potenza del servizio e un evitabile errore di Berrettini offre una palla break allo spagnolo. Quale migliore occasione, se non un momento di difficoltà, per ricordare a tutti il motivo per cui è soprannominato “The Hammer”. Due ace e una combinazione servizio- dritto mettono sottochiave il primo parziale per Berrettini dopo 42 minuti.
SECONDO SET- È un Carreno ancora stordito quello che rientra in campo. Il primo punto del match è un vincente di rovescio di Matteo, seguito da un passante delizioso di dritto sulla discesa a rete dello spagnolo. Lo spagnolo si trova subito a dover fronteggiare tre palle break. Nelle prime due è bravo lo spagnolo a comandare lo scambio; grida vendetta, invece, l’errore di rovescio di Matteo sulla terza occasione. Con coraggio lo spagnolo emerge dalla situazione di difficoltà portando a casa il game.
Qualche errore in più anche di dritto da parte di Matteo che, nel quinto game, fallisce l’opportunità di portarsi a palla break affondando a rete quello che sembrava essere un facile vincente di dritto. Berrettini, tuttavia, rimane ingiocabile sul servizio con due soli punti concessi allo spagnolo nei primi quattro turni di servizio. Emblematico, in tal senso, il sesto game durato poco più di un minuto.
La costante pressione di Matteo porta Carreno a commettere qualche errore in più e offrire un’altra palla break all’italiano, nel corso del nono game. Anche in questo caso lo spagnolo tira fuori il meglio di sé nel momento di difficoltà comandando lo scambio fino a far cedere l’italiano dalla parte del suo colpo migliore.
L’equilibrio porta i due contendenti dritti verso il tie-break. Matteo inizia mettendo a segno gli ace numero 19 e 20 dell’incontro. Il primo a sbagliare, concedendo il mini break, è Carreno con un dritto che finisce ampiamente lungo. Matteo si issa facilmente sul 6-3, spreca il primo set point a rete ma chiude con una solida prima che Carreno non riesce a mandare dall’altra parte della rete.
TERZO SET – L’inizio del terzo set segue lo stesso copione. Berrettini non lascia nessuno spiraglio sul suo servizio allo spagnolo mentre per Carreno diventa più faticoso chiudere col passare dei game, rischiando i colpi alla ricerca del vincente. Quarto game vinto dopo quattro parità, sesto game con l’ennesima palla break annullata da Carreno con un ottimo servizio. Consistente e preciso il romano, con la prima che una volta su due va alla ricerca della T, in particolare da sinistra al fine di sollecitare il dritto dello spagnolo, il colpo più debole dello spagnolo.
La luce di Carreno si spegne nel momento decisivo. Chiamato a servire per rimanere nel match, lo spagnolo si porta facilmente avanti 40-0 prima di commettere quattro gratuiti consecutivi che valgono il primo match point per l’italiano. La batteria di Carreno è esaurita e il suo dritto affondato a rete chiude la contesa dopo due ore e ventidue minuti di gioco.