M. Keys b. [4] B. Krejcikova 6-3 6-2
Il primo quarto di finale dell’Australian Open 2022 è stata una non-partita, alla fine portata a casa da Madison Keys causa contumacia dell’avversaria, quella Barbora Krejcikova che pure i pronostici davano sensibilmente favorita. Un’ora e ventisette di tennis demineralizzato in un match colmo di errori, anche se va detto che, per come si è messa, la giocatrice da Rock Island per lunghi tratti non è stata nemmeno costretta a mettere sul piatto una concentrazione feroce, considerata l’impalpabilità della rivale. Keys, alla decima vittoria consecutiva di una striscia aperta nella vittoriosa campagna di Adelaide, tornerà a giocare la semifinale dell’Open d’ Australia dopo l’exploit del 2017, quando, nemmeno ventenne, fu sconfitta solo da Serena Williams nel penultimo atto del torneo.
Volendo, era anche iniziata in lotta, purtroppo è durata poco. Quattro dei primi sei giochi chiusi ai vantaggi, compreso il quinto-fiume da diciotto punti in cui Madison è stata costretta a salvare quattro palle break dopo le due cancellate nel terzo soprattutto grazie al provvido ausilio del servizio kick, luccicante quest’oggi. La ceca, a sua volta obbligata a salvare per due volte la battuta nel suo primo turno al servizio, è capitolata, si può dire definitivamente, al termine del sesto game, quando con un erroraccio di dritto ha favorito il break di Keys che di fatto ha chiuso la contesa. Ferma sulle gambe, svuotata di energie e incline al gratuito non oltre il terzo colpo dello scambio, la campionessa dell’ultimo Roland Garros ha subito oltremodo la fornace di Melbourne.
Già in disarmo sul finire del primo set, la povera Barbora ha richiesto l’intervento del medico vittima di un brusco calo di pressione, ma l’intervento del professionista non ha migliorato la disperata situazione. Finita in un amen sotto un pesante 0-3 all’inizio della seconda partita, la quarta testa di serie ha offerto un ultimo sussulto recuperando fino al 2-3, complici le gentili concessioni di una Keys impegnatasi alquanto per restituire uno dei due break di vantaggio. All’ex ragazzona prodigio è tuttavia stato sufficiente recuperare un minimo di concentrazione per firmare gli ultimi tre giochi e condurre in porto un incontro che, di fatto, non c’è stato.
Madison Keys, ricordiamolo, aveva imboccato il torneo di Adelaide da numero 87 del mondo: con la vittoria odierna tornerà tra le prime trenta dopo cinque mesi, una classifica certamente più adeguata al tennis che le abbiamo visto offrire nelle ultime due settimane. Giovedì, nella quinta semifinale Major della sua carriera, contenderà alla vincitrice dell’incrocio tra Ash Barty e Jessica Pegula un posto in quella che sarebbe la sua seconda finale, a quattro anni e mezzo di distanza da quella di New York in cui finì tramortita dalla tensione e da una Sloan Stephens mai più vista. Diciamo che chi un paio di settimane fa se lo sarebbe aspettato sarebbe stato preso per pazzo, o per parente stretto.