[2] A. Kontaveit b. [1] M. Sakkari 5-7 7-6(4) 7-5
Anett Kontaveit vince una finale durissima contro Maria Sakkari e diventa la campionessa del St. Petersburg Ladies Trophy 2022. L’incontro, che vedeva contrapposte le prime due teste di serie del torneo, è stato a dir poco altalenante, anche se costellato di scambi avvincenti, e si è risolto dopo ben tre ore di gioco durante le quali le due tenniste si sono rincorse e sorpassate numerose volte. L’estone è stata bravissima a crederci fino alla fine, nonostante non siano mancati momenti nei quali sarebbe stato legittimo perdere le speranze. Ad esempio dopo l’incredibile crollo nel primo set, quando avanti 5-2 ha vinto appena quattro dei successivi ventiquattro punti e si è poi trovata sotto di un break nel secondo set, oppure nel terzo set quando è finita sotto 5-2 in evidente crisi fisica. Al di là dei meriti di Anett però, ci troviamo ancora una volta a parlare delle gravi difficoltà psicologiche di Sakkari che aveva la partita in pugno, sia nel secondo che nel terzo set e invece ha finito per rovinarsi con le proprie mani.
Con il successo odierno, Kontaveit allunga a venti la striscia di partite consecutive vinte indoor e mette nel mirino le 22 vittorie maturate da Justine Henin tra Stoccarda 2007 e Stoccarda 2010. L’estone aveva perso sei delle prime sette finali disputate in carriera (cui va aggiunta anche quella non disputata al Grampians Trophy 2021), ma ha decisamente invertito il trend dalla scorsa estate, vincendo cinque delle ultime sei (unica sconfitta alle WTA Finals contro Garbine Muguruza). Questo sesto titolo le vale anche un nuovo best ranking: da lunedì sarà infatti numero sei del mondo, scavalcando proprio le già citate Sakkari e Muguruza.
IL MATCH – Kontaveit inizia in maniera un po’ balbettante, soprattutto dal lato del rovescio, e salva una palla break già sull’1-1, mentre sul 2-2 si fa trascinare ai vantaggi proprio da tre errori dal lato sinistro. L’estone, che non aveva ottenuto neanche un punto nei primi due turni di servizio dell’avversaria, ne vince tre di fila e si procura due chance consecutive di break. Sakkari le salva entrambe, ma Kontaveit chiude uno scambio combattutissimo con un gran passante di rovescio e incassa poi l’errore della greca con il dritto. Sul 5-3 15-15, Sakkari vince un gran punto a rete e Kontaveit completa la frittata con due erroracci. Anett sembra accusare il colpo e torna a sbagliare tantissimo, mentre Sakkari intelligentemente mantiene un buon palleggio profondo senza strafare. L’estone si rovina con le proprie mani e regala un secondo break consecutivo all’avversaria, che si presenta a servire per il set sul 6-5. La greca difende agevolmente il turno di battuta e completa la clamorosa rimonta.
In avvio di secondo set continuano i guai per Kontaveit che finisce subito sotto di un break. Anett fronteggia addirittura tre palle del doppio break, ma riesce a trovare il proprio miglior tennis nei momenti di maggior pressione e si salva, interrompendo la striscia di sette giochi consecutivi vinti dall’avversaria. Sakkari regala qualcosina e un po’ a sorpresa offre due palle break consecutive. La greca si salva molto bene, ma Kontaveit si prende una terza chance: il suo dritto attera largo di pochi millimetri e alla fine Sakkari riesce a salire 3-1. L’estone sembra aver ripreso un po’ di fiducia nei propri colpi e riesce finalmente a vincere un turno di battuta in modo tranquillo. Sakkari invece è più nervosa e sbaglia sempre di più, concedendo altre due palle break consecutive a Kontaveit, che trasforma la seconda e acciuffa l’avversaria sul 3-3. Impressionante il calo di rendimento al servizio di Sakkari in questo parziale: in tutto il primo set aveva perso solo sette punti e vinto l’80% di punti con la prima, nei primi tre turni di servizio del secondo tredici punti persi e 50% di realizzazione con la prima.
Sakkari resiste però abbastanza bene al contraccolpo psicologico e si mantiene in scia. Sul 5-5 la greca mette a segno un gran dritto vincente e si prende di forza due palle break che, se convertite, la manderebbero a servire per il match. Kontaveit gioca in gran spinta e la costringe a sbagliare, salendo 6-5. Maria si porta rapidamente sul 30-0, ma poi si fa prendere dalla fretta e perde tre punti di fila. Sul set point, la greca gioca con grande pazienza e istiga all’errore Kontaveit con uno slice intelligente, guadagnandosi poi il tiebreak. Kontaveit è la prima a tentare la fuga, ma Sakkari recupera grazie a una grande difesa e le due cambiano campo sul 3-3. Da questo punto in poi però Kontaveit vince quattro dei successivi cinque punti e rimanda la contesa al terzo set dopo due ore di gioco.
Maria continua a essere in difficoltà e ha bisogno di ben quattordici punti per difendere il primo turno di battuta, pur senza offrire palle break. Inaspettatamente Kontaveit le dà una mano regalandole un break, figlio forse di un improvviso calo fisico dopo la lotta serrata dei primi due set. Le gambe non girano più benissimo e allora l’estone prova ad aumentare la spinta alla ricerca di punti più rapidi. Sul 3-1, Sakkari è ancora piuttosto frettolosa e si ritrova sotto 15-40, ma Kontaveit non ne approfitta. Un lob stupendo in recupero su una volée timida di Sakkari regala un’altra occasione a Anett che però viene sorpresa dal dritto lungolinea della greca e poi non trova più il campo nei due punti successivi.
Sul 5-2 Sakkari lascia scivolare via un po’ troppo velocemente il turno di risposta, graziando l’avversaria su tre seconde decisamente attaccabili, e paga la sua leggerezza nel game successivo. Al momento di servire per chiudere, Maria mostra ancora una volta qualche crepa nella tenuta mentale e permette a Kontaveit di rientrare in partita. L’estone chiude gli occhi e spinge a tutta, mentre la greca si irrigidisce sempre di più. Sul 5-5, Sakkari regala tanto con il rovescio e poi tenta una smorzata un po’ telefonata sulla quale Kontaveit si avventa senza pietà. Il successivo turno di servizio è l’ultimo atto di questa finale dai mille volti e l’estone può finalmente festeggiare il sesto titolo della sua carriera.