[3] F. Auger-Aliassime b. (WC) J. W. Tsonga 7-6 6-2
Ritorno in campo e altra vittoria per Felix Auger-Aliassime, a quattro giorni di distanza dal primo trionfo della carriera a Rotterdam dopo otto finali perse. L’incontro di secondo turno all’Open 13 Provence – che era l’esordio nel torneo per il ragazzo canadese beneficiato di un bye al primo turno – l’ha messo di fronte a un vecchio leone ferito di nome Jo-Wilfred Tsonga, uno che da queste parti ha sollevato la coppa non meno di tre volte (l’ultima nel 2017, finale contro Lucas Pouille). Il veterano da Le Mans, precipitato ai margini della top 250 ATP in fondo a trenta mesi passati più in clinica che in campo, in Provenza è un idolo, ed è sceso in campo deciso a evitare il ruolo di vittima designata di fronte al pubblico adorante: per settantacinque minuti buoni è riuscito nel suo proposito.
Certo, il ragazzo nato a Montreal è più giovane, pimpante, in fiducia totale dopo le scorribande olandesi, ma il gene della lotta non è migrato dalla testa di un tizio stanziale in top ten per qualche annetto, all’epoca in cui quelli buoni erano ancora in discreta forma. E allora Tsonga, in visibile difficoltà sui ritmi alti e prestissimo sotto di un break, ha allontanato i cattivi pensieri buttando il cuore oltre l’ostacolo, che chissà poi cosa voglia veramente dire. Ha sbuffato e corso e salvato due palle per il cinque a uno che avrebbe sepolto il primo set, poi ha strappato inopinatamente il servizio al giovane rivale e si è arrampicato fino a un impronosticabile tie break, purtroppo per lui andatosene piuttosto nettamente nelle mani di Felix.
Nel secondo, esaurita la spinta, fisica ma anche emotiva, non c’è stata più partita: due break (primo e quinto gioco), il 100% di conversione con la prima palla in campo e ventisette punti sui quaranta giocati nella frazione hanno spalancato ad Auger-Aliassime le porte dei quarti di finale, dove se la vedrà per un posto in semi con Ilya Ivashka.
GLI ALTRI MATCH – Quarti di finale anche per Roman Safiullin e per il sempre più solido Benjamin Bonzi. Il russo ha avuto ragione di Tomas Machac al termine di una maratona da quasi tre ore conclusasi al tie break del terzo; il giocatore di Nimes ha vinto facilmente il derby con Pierre-Hugues Herbert e venerdì domani giocherà contro Aslan Karatsev il primo quarto di finale della carriera in un torneo del Tour maggiore. Bonzi, che domenica scorsa ha festeggiato a Cherbourg il settimo successo Challenger negli ultimi tredici mesi, è parso in fiducia esondante, anche davanti ai microfoni: “Ho vinto e non ho nemmeno giocato una partita eccezionale, sono giornate come questa che ti fanno percepire di essere arrivato a un buon livello. Karatsev? Sarà dura, dovrò impedirgli di picchiare da posizioni comode“. Come cambia una carriera con un po’ di argenteria in bacheca. In serata, avanti anche Stefanos Tsitsipas, che ha superato il francese Hugo Gaston in due set (6-3 7-6). Tredici aces per il greco numero quattro del mondo, che ha chiuso il match in un’ora e 31 minuti. Nell’ultimo match, torna a battere un colpo Lucas Pouille, che supera in tre set il moldavo Radu Albot e si qualifica ai quarti di finale dove affronterà Andrey Rublev.
I risultati di giovedì 17 febbraio all’ATP 250 di Marsiglia
[3] F. Auger-Aliassime b. (WC) J. W. Tsonga 7-6 6-2
[9] B. Bonzi b. P.H. Herbert 6-4 6-3
(Q) R. Safiullin b. (Q) T. Machac 6-7 6-4 7-6
[1] S. Tsitsipas c. H. Gaston 6-3 7-6
(WC) L. Pouille c. L. Albot 6-3 3-6 7-6