Si è conclusa nel modo più inatteso la prima (e unica, in realtà) semifinale giocata sui campi del WTA 500 di Dubai. Si sfidavano Simona Halep e Jelena Ostapenko, un match che nel 2017 è stata una finale Slam. Proprio in quell’occasione la giocatrice lettone vinse il Roland Garros, suo unico trionfo Slam (un anno dopo a Parigi trionfò Simona). Ostapenko ha rimontato oggi una partita che Halep sembrava controllare senza troppi problemi per un set e mezzo. 2-6 7-6(0) 6-0 il punteggio del match in un’ora e 40 minuti di partita. La vittoria è meritatissima per la giocatrice di Riga, che nonostante lo svantaggio rimediato a inizio match ha sempre voluto comandare il gioco, accettando un alto numero di non forzati (a fine secondo set sfiorava i 40). Per lei è la terza vittoria consecutiva rimontando un set di svantaggio, e la quarta consecutiva contro una campionessa Slam.
Halep è riuscita ad arginare il gioco di Ostapenko per tre quarti d’ora. Ha trovato l’allungo decisivo dal 2-2 al 6-2 per mettere il sigillo sul primo parziale, un risultato che sembrava aver scoraggiato pesantemente Jelena. C’è stata un’occasione di fuga per la giocatrice lettone a inizio secondo set, quando si è portata in vantaggio 3-0, riuscendo finalmente a incidere con continuità. Poco dopo ha però concesso il contro-break, nel quinto gioco. Per quasi due set interi Halep ha servito molto bene (5 aces e pochissimi punti persi con la prima in campo, colpo che le ha permesso di non far mettere i piedi in campo a Ostapenko e comandare il palleggio). Qualcosa si è rotto mentre la rumena serviva per raggiungere il tie-break, sul 5-6: due doppi falli sul pari hanno dato alla lettone due palle set. Due non forzati le hanno negato il 7-5. Poco male però. Ostapenko ha iniziato il tie-break alla grande, piazzando degli autentici fendenti sia col dritto che col rovescio. Nessuna reazione da parte di Halep, che ha chiuso con 0 punti il tie-break.
La vittoria così netta del gioco decisivo ha dato enorme fiducia a Jelena, che veniva già da due vittorie conquistate in rimonta (Kvitova e Swiatek). Il suo terzo set è stato memorabile, da incorniciare. Halep – nonostante abbia dato prova della sua grandi doti difensive anche in questo match – ha potuto solo guardare la palla che fischiava sia sulla sua destra che sulla sua sinistra, a più riprese. L’aggressività estrema in risposta ha fruttato a Ostapenko ben tre break, per chiudere poi 6-0. Clamorosa la differenza nei colpi vincenti tra le due: 36-8 per Jelena. Il suo percorso sinora a Dubai ha dell’incredibile: ha battuto 4 campionesse Slam in 4 match giocati sulla strada per la finale (Kenin, Swiatek, Kvitova e Halep). Ostapenko giocherà la sua undicesima finale nel Tour WTA, la prima a Dubai.
La sua avversaria nell’ultimo atto, in programma sabato, sarà la russa Veronika Kudermetova, anche lei capace di eliminare nomi importanti nella settimana passata negli Emirati (ha fatto fuori Azarenka e Muguruza). La russa però non ha dovuto nemmeno scendere in campo nel giorno delle semifinali, perché la sua avversaria, Marketa Vondrousova, si è ritirata per via di un infortunio all’adduttore destro. Queste le parole della qualificata n. 38 al riguardo: “L’infortunio è iniziato qualche giorno fa e ho giocato così tanti match qui che hanno aggravato la situazione. Mi dispiace moltissimo lasciare il torneo in questo modo ma sono orgogliosa di come ho giocato. Ora viaggerò verso Doha e vedrò come mi sentirò”. Per Kudermentova invece sarà la quarta finale della carriera (la seconda in questo 2022) contro una tennista che non ha mai affrontato prima.
Risultati semifinali:
J. Ostapenko b. S. Halep 2-6 7-6(0) 6-0
V. Kudermentova b. [Q] M. Vondrousova rit.