[2] A. Rublev b. [WC] L. Pouille 6-3 1-6 6-2
Francia-Russia 1-1. No, non è un incontro di Coppa Davis, ma l’esito dei primi due quarti di finale dell’Open 13 Provence, ATP 250 in corso sul cemento indoor di Marsiglia. Entrambi reduci da due maratone, conclusesi soltanto al tiebreak del terzo set, Rublev e Pouille si spartiscono equamente i primi due parziali, in un match caratterizzato più dagli errori che dai vincenti. Tra secondo e terzo set, il francese vince otto game su nove, salendo a condurre 2-0 e assaporando il gusto della vittoria.
La striscia decisiva, però, è quella messa a segno dal numero russo, che vince gli ultimi sei giochi centrando la sua seconda semifinale in stagione dopo quella persa a Rotterdam contro Auger-Alliassime.
LA PARTITA – I primi tre game del match scorrono via molto rapidi, tutti tenuti a 15 dai giocatori al servizio. Sotto 1-2, Pouille si fa rimontare da 30-0 ed è costretto a salvare la prima palla break dell’incontro, a fronte di alcuni errori gratuiti e di una percentuale di prime molto bassa. Il game si trascina ai vantaggi e Rublev ha una seconda opportunità di break che, però, vanifica affossando uno smash in rete e permettendo al numero 154 ATP di portarsi sul 2-2. Anche nei game successivi il canovaccio rimane pressoché identico, con Pouille che fatica notevolmente mentre Rublev prosegue spedito per la sua strada, non concedendo mai più di un punto a gioco in risposta. L’ex semifinalista dell’Australian Open accusa qualche problema alla schiena e non riesce ad evitare un break che era nell’aria. Il numero sette del mondo lo realizza nell’ottavo gioco, portandosi a servire per il set e chiudendo facilmente 6-3, vincendo 12 degli ultimi 15 punti. Emblematiche le statistiche al servizio di Rublev nel primo set, che perde solamente un punto su 12 quando mette la prima in campo, concedendo a Pouille quattro soli punti in risposta su cinque game di servizio.
Il due volte finalista di questo torneo comincia a crescere nei suoi game di servizio, spuntandola ai vantaggi nel primo gioco del secondo set e passando a condurre per la prima volta nell’incontro. Sotto 0-1, Rublev si addormenta, commette tre brutti errori e regala una chance a Pouille, che subito mette a segno un game perfetto (quattro ace su altrettanti punti) per portarsi rapidamente sul 3-0. Il semifinalista di Rotterdam stacca definitivamente la spina, inanellando una preoccupante striscia di errori non forzati che portano il francese a servire per il set sul 5-1. Rublev riesce a portarsi sul 15-40 ma, ancora una volta, non chiude un dritto a campo spalancato, permettendo così a Pouille di chiudere 6-1 al secondo set point. Il secondo parziale è anche il primo in carriera che il francese riesce a strappare al russo, il quale ha moltissimo da recriminare anche alla luce di una percentuale molto bassa di prime messe in campo dal suo avversario (50%), che però alza decisamente il rendimento (13/15).
Anche in avvio di terzo set Rublev continua a sbagliare persino le scelte più banali, andando subito sotto 0-2 e perdendo l’ottavo game degli ultimi nove giocati. Con le spalle al muro, però, il moscovita riesce a scrollarsi di dosso un po’ di pressione, operando il contro-break e salvandosi ai vantaggi nel quinto game, portandosi avanti 3-2. Da questo momento, i due giocatori tornano ad interpretare i ruoli che avevano nel primo set: il numero sette del mondo torna a concedere meno, mentre il fuoco di Pouille si affievolisce punto dopo punto. Dallo 0-2 infatti – senza fare niente di eccezionale e con una prima di servizio a corrente alternata – Rublev mette a segno cinque game consecutivi, che lo portano a condurre 5-2 e, poco dopo, ad archiviare la pratica 6-3 1-6 6-2 al secondo match point a disposizione.
[9] B. Bonzi b. [4] A. Karatsev 6-1 6-3
Non sarà Aslan Karatsev ad attendere il ventiquattrenne di Mosca in semifinale, perché l’altro russo ancora in gara (assieme al qualificato Safiullin) perde malamente da un altro francese, Benjamin Bonzi, che gli concede soltanto quattro game. Nel primo set il numero 69 del mondo è impeccabile al servizio, come dimostrano i 5 ace e il 100% di punti vinti con la prima (11/11) che gli permettono di chiudere agilmente 6-1. In quattro game di battuta, inoltre, il francese concede a Karatsev soltanto due punti, per giunta entrambi nel primo gioco dell’incontro. Anche nel secondo parziale lo spartito non cambia molto, con Bonzi che opera il break nel quarto game e, fino al 4-3, continua a concedere le briciole al servizio. Nell’ottavo gioco Karatsev ha un moto d’orgoglio e riesce a procurarsi le sue prime palle break dell’incontro: sono due, ma il russo non le concretizza, perdendo ancora una volta la battuta nel game successivo ed finisce per perdere 6-1 6-3. La sconfitta di Karatsev interessa in modo particolare anche il tennis italiano e, in particolare, Lorenzo Sonego. Se Carlos Alcaraz non dovesse vincere il torneo di Rio de Janeiro, infatti, da lunedì prossimo il torinese entrerebbe per la prima volta in carriera tra i primi 20.
Tornando a Marsiglia, quella tra Bonzi e Rublev non sarà la loro prima sfida durante questa settimana, dato che si sono già affrontati ai quarti di finale del torneo di doppio. In quell’occasione, a vincere sono stati Rublev e Molchanov, che hanno sconfitto Bonzi e Olivetti 6-4 5-7 10-8.
Risultati quarti di finale:
[9] B. Bonzi b. [4] A. Karatsev 6-1 6-3
[2] A. Rublev b. [WC] L. Pouille 6-3 1-6 6-2
[1] S. Tsitsipas vs [Q] R. Safiullin
[3] F. Auger-Aliassime vs [5] I. Ivashka
Giovanni Pelazzo