TENNIS ATP WASHINGTON – Un Raonic semplicemente perfetto domina il connazionale Pospisil nel primo set e vince con autorità il secondo alla prima palla break, coincisa col primo match-point. Una prova che ha confermato tutti i progressi mostrati dall’allievo di Piatti e Ljubicic
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Milos Raonic b. Vasek Pospisil 6-1 6-4 in 1 ora e 7 minuti
Milos Raonic porta a casa il primo successo ATP del suo 2014 (il sesto in carriera) giocando ad altissimi livelli contro un Vasek Pospisil impotente nel primo set e competitivo nel secondo, ma senza mai dare l’impressione di poter sovvertire le sorti di un match apparso segnato sin dalle prime battute. Del resto, quando il numero 7 del mondo gioca alla perfezione e il suo avversario non riesce a trovare contromisure efficaci l’esito a senso unico è del tutto naturale. Pospisil in realtà ha ben poco di cui rimproverarsi contro un avversario impeccabile sia nei propri punti di forza (servizio in primis) sia nel resto, come risposta, rovescio e gioco di rete. Il canadese meno noto nulla ha potuto nel primo set, mentre nel secondo ha offerto una prova migliore, crescendo molto al servizio, ma alla prima occasione il giocatore con più classe dei due è stato spietato, approfittando di due errori evitabili di Vasek e chiudendo in grande stile con un gran passante di rovescio, in quello che è probabilmente stato anche il colpo vincente più spettacolare del match.
Il primo derby canadese della storia in una finale ATP, che peraltro fa il paio quest’anno con la finale tutta svizzera di Montecarlo (quando Wawrinka superò Federer in tre set), nel complesso non ha offerto molto spettacolo né molte emozioni, non tanto per il livello tecnico offerto (del tutto accettabile), quanto per le caratteristiche dei due giocatori e per la superiorità di Raonic. Questi due fattori hanno comportato punti molto rapidi, risolti nei primi tre-quattro scambi, se non già tra servizio e risposta. Il primo parziale ha visto un monologo di Milos Raonic, che ha servito 5 ace, il 72% di prime in campo il 92% dei punti portati a casa sempre con la prima di servizio. In totale ha perso solo 4 punti alla battuta, mentre Pospisil è apparso in netta difficoltà anche sul piano fisico, poco reattivo in uscita dal servizio, capace di raccogliere la miseria di un punto su 10 con la seconda di servizio e di perdere 3 turni di battuta su 4. Il parziale si chiude rapidamente 6-1, con la testa di serie n.13 in affanno dopo aver giocato ieri sia il terzo set contro Giraldo sia tre lottatissimi set nella semifinale contro Gasquet. Nel secondo set il punteggio è stato molto più equilibrato con Pospisil decisamente in crescita e convinto anche sul piano agonistico, riluttante all’idea di cedere senza un accenno di reazione. Il giovane canadese di origini boeme ha così tenuto bene i propri turni di battuta, attendendo invano un calo di Raonic, che dal canto suo continuava a servire bordate (si conteranno alla fine 9 ace e il 93% dei punti vinti con la prima di servizio) e a prendere la rete per chiudere il punto, prima di approfittare come detto di due incertezze dell’avversario nel decimo e conclusivo game.
Raonic ha impressionato per la continuità del livello di gioco, specie alla risposta: molti punti li ha ottenuti piazzandosi a rispondere coi piedi sulla riga in modo da togliere così il tempo a Pospisil. Anche quando il numero 36 del mondo batteva bene, spesso Raonic riusciva a restituire una palla rapida e insidiosa che Vasek spesso faticava a controllare, apparendo lento in uscita dal servizio quando in realtà era il suo avversario a fare tutto benissimo.
Il campione canadese di origini montenegrine si porta a casa così 316000 $ e 500 punti in classifica, che gli consentono di sopravanzare David Ferrer al numero 6 del ranking.