Rafael Nadal continua la sua corsa a Indian Wells: la vittoria contro Dan Evans in due set gli consente di mantenere immacolata la sua marcia nel 2022 e di avanzare agli ottavi del Masters 1000 californiano, dove incontrerà Reilly Opelka. Ma un campione vero non si accontenta e pensa sempre a dove poter migliorare: così la pensa Rafa, che nella conferenza stampa post gara è apparso ancora non pienamente soddisfatto del suo livello attuale. “Questa è stata una vittoria importante contro un avversario difficile: Evans sa variare molto bene il ritmo del punto, giocando in modo aggressivo. Ho fatto dei passi in avanti col servizio e col diritto, rispetto al primo match (quello vinto in rimonta dopo essere stato sull’orlo del ko contro Korda, ndr). Riuscivo in un certo senso a muovere meglio la palla. Ma devo crescere ulteriormente, se non voglio tornare a casa”. Il maiorchino, nel momento in cui ha risposto ai media, non sapeva ancora di dover affrontare Opelka. “Ma chiunque sia il mio prossimo avversario, sarò costretto a fare ancora meglio. Non è detto che non ci riesca, ho due giorni di tempo per allenarmi e quest’anno mi è già riuscito di crescere a torneo in corso”.
FORFAIT A MIAMI – Nadal ha poi motivato così il suo forfait per il Masters 1000 di Miami: “Ho quasi 36 anni, ho giocato molto più di quel che pensavo in questo avvio di stagione e non posso più permettermi transizioni rapide tra una superficie e l’altra. Non sarebbe positivo per le mie ginocchia e per il mio piede. Dopo Indian Wells voglio avere almeno tre settimane per preparare la terra battuta”. A Rafael è stato poi chiesto un parere su quanto avvenuto a Osaka, che a Indian Wells è stata eliminata contro Kudermetova al termine di una gara che l’ha vista patire più del dovuto il comportamento non proprio oxfordiano di una parte del pubblico. Nadal ha fatto capire a chiare lettere il suo pensiero: “Mi dispiace per Naomi, spero si riprenda mentalmente, so che ha già avuto problemi da questo punto di vista in passato, per questo le auguro il meglio e le sono vicino – ha detto lo spagnolo -. In generale, però, dobbiamo essere preparati al fatto che la vita e il mondo non sono perfetti. Siamo tennisti molto ben pagati, facciamo una bella vita. Ma ci sono anche degli aspetti negativi. Così come ci piace quando il pubblico ci sostiene, dobbiamo accettare quando non lo fa ed essere pronti a resistere”.