[19] C. Alcaraz b. [26] G. Monfils 7-5 6-1
Un diciottenne, Carlos Alcaraz, opposto a un trentacinquenne, Gael Monfils. Il match di quarto turno del Masters 1000 di Indian Wells 2022 tra lo spagnolo (n. 19 ATP) e il francese (n. 28) si presentava come una sfida tra due generazioni, tennistiche e non, messe a confronto. Ad avere la meglio è alla fine la freschezza, unita ad un’incredibile dose di talento, di Alcaraz che conferma ancora una volta la sua inarrestabile ascesa (anche in termini di ranking) battendo un Monfils, va detto, apparso troppo spesso sorridente e poco concentrato.
PRIMO SET – Partenza a razzo per i due giocatori, che fin dai primi scambi iniziano a martellare soprattutto con il dritto. Come prevedibile, la partita si gioca prevalentemente da fondo campo e la bellezza di alcuni colpi vale eccome il prezzo del biglietto speso dai fortunati spettatori del Campo 2. I protagonisti dell’incontro scherzano, ridono (Monfils come da copione più dell’avversario), offrono spettacolo ma è Alcaraz che appare più pericoloso in risposta, procurandosi due palle break. La terza è quella giusta e nell’undicesimo gioco, dopo uno scambio nuovamente ad alta intensità, il diciottenne spagnolo sfodera una palla corta nascosta fino all’ultimo, che neanche un gran recuperatore come Monfils può raggiungere. Al momento di servire per il set, Alcaraz rimonta da 0-15 e si aggiudica il primo set con un turno in battuta pressoché perfetto.
SECONDO SET – Il francese sembra rientrare in campo destabilizzato dal break subìto nell’ultimo turno di servizio e cede nuovamente la battuta anche in apertura di secondo set. Lo spagnolo n. 19 del mondo, dal canto suo, mantiene la concentrazione e punisce un Monfils troppo spensierato e sorridente ottenendo un nuovo break. In meno di 15 minuti Alcaraz è avanti 4-0. La potenza disarmante e il talento del teenager iberico vengono fuori prepotentemente nel secondo set e investono come un ciclone il n. 28 ATP. Un terzo e decisivo break decretano la parola fine su una partita resa più semplice del previsto da un giocatore semplicemente inarrestabile come Alcaraz.
Ai quarti di finale, il classe 2003 di Murcia se la vedrà con il vincente della sfida tra Cameron Norrie e Jenson Brooksby.
[7] A. Rublev b. [11] H. Hurkacz 7-6(5) 6-4
È Andrey Rublev l’ultimo giocatore della parte bassa di tabellone ad accedere ai quarti di finale del BNP Paribas Open 2022. Il tennista russo batte in due set e un’ora e 39 minuti di gioco Hubert Hurkacz, al termine di un match combattuto ma risolto senza troppi rischi da Rublev. Il n. 7 del mondo ha messo in mostra le sue armi migliori: maggior concentrazione nei momenti chiave, difesa d’acciaio e profondità dei colpi hanno sorpreso il polacco, apparso comunque troppo falloso soprattutto nelle fasi calde dell’incontro.
PRIMO SET – Un break e un contro-break spezzano l’atmosfera di apparente equilibrio a metà frazione. Rublev si porta in vantaggio nel quinto game, ma cede immediatamente la battuta ad Hurkacz che riporta subito in parità il set. È però il russo ad avere i rimpianti maggiori in questa fase, sfruttando solo una delle sette palle break avute. Nell’undicesimo gioco, in particolare, il n. 7 della classifica ottiene tre opportunità per andare a servire per il set ma il polacco le annulla tutte affidandosi al servizio e costringendo Rublev all’errore. Ma il ventiquattrenne di Mosca dimostra ancora una volta (qualora ce ne fosse bisogno) che per scoraggiarlo serve ben altro. Nonostante la rimonta subìta nel tie-break dal 3-0 al 3-4, Rublev rientra in partita grazie alla consueta profondità dei suoi colpi e si procura il set point sul 6-5. Il dritto in corridoio di Hurkacz ripaga il russo della maggior costanza di rendimento e lo porta a conquistare la prima frazione. L’errore di un altalenante Hubi è infatti il ventesimo unforced del set – contro i 7 dell’avversario – dato che vanifica i 21 vincenti trovati (nove in più di Rublev).
SECONDO SET – Pochi scambi ed efficienza del servizio da parte di entrambi i giocatori caratterizzano quasi tutta la seconda frazione, durata nel complesso la metà della prima. Il russo viaggia con il 94% di punti vinti con la prima battuta, Hurkacz gli tiene testa con l’86%. Ma è nei momenti decisivi che i campioni palesano il perché di questo riconoscimento. E Rublev lo dimostra eccome, sfoggiando un game perfetto in risposta nel decimo gioco. Il moscovita rimanda dall’altra parte della rete le battute di Hurkacz con colpi fulminei e profondi, sorprendendo il n. 11 del ranking, che finisce per perdere il servizio a zero e vede scivolare via l’incontro quasi senza accorgersene. Rublev, che porta sul 2-2 il conto dei testa a testa tra i due, conferma la vittoria di un mese fa nella semifinale di Dubai. Il russo accede così ai quarti di finale dove affronterà Grigor Dimitrov con cui è in parità nei quattro precedenti, l’ultimo vinto proprio da lui nel 2019 a Pechino.