TENNIS – Comincia bene la US Open Series per Seppi, che batte 6-3 6-3 l’esordiente canadese Schnur, qualificato. Anche Fognini batte Youzhny in due set, Federer lascia due giochi a Polansky
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Intervista ad Andreas Seppi nel post gara
Anche oggi il programma ha avuto difficoltà per via della pioggia, cominciando con circa tre ore di ritardo, ma ora splende il sole e il resto della giornata dovrebbe essere regolare.
A. Seppi b. B. Schnur(Q) 6-3 6-3
Seppi, nel suo esordio sul cemento per il 2014, trova un esordiente assoluto nel circuito ATP, il canadese Brayden Schnur, 19enne n. 612 del mondo, passato attraverso le qualificazioni. Essendo il tennista di casa (è originario di Pickering, poco lontano da Toronto), il pubblico del Grandstand è tutto per lui, e lo incita dal primo all’ultimo punto. Fin dal primo gioco fa capire di che pasta è fatto, e tra ace e servizi vincenti (e un doppio fallo) porta a casa il primo gioco avendo giocato solo uno scambio!
Seppi comunque non si scompone, fa valere l’esperienza e fino al 3-3 il match è sui binari dell’equilibrio. Il giovane canadese sembra veramente una furia, ottimo servizio e buoni fondamentali, e cerca anche abbastanza spesso la via delle rete. A volte però eccede nell’entusiasmo e commette errori grossolani; grazie a un doppio fallo con la seconda lunga di un metro Andreas riesce a conquistare il break che lo porta 4-3, e poi amministra il vantaggio in sicurezza, convertendo il primo set point sul servizio dell’avversario.
Si distrae un po’ all’inizio del secondo set, cedendo il primo gioco della seconda frazione, e si ritrova sotto 1-3, ma poi aprofitta dell’inesperienza dell’avversario e infila cinque giochi consecutivi per il doppio 6-3 finale.
(16) F. Fognini b. M. Youzhny 6-4 6-3
Buonissima partita oggi per il nostro n.1, che non si è fatto prendere dai nervi, anzi è stato calmo e concentrato per (quasi) tutto il match. Dopo lo slittamento per la pioggia, è sceso in campo verso le 5.15, quando il sole finalmente scaldava. Il tifo era ripartito più o meno alla pari, con fan rumorosi da una parte e dell’altra, e il pubblico presente è stato premiato con ottime giocate, anche se il tiebreak del terzo set tra Karlovic e Tomic nel campo sottostante ha distratto non pochi spettatori.
Inizialmente la partita segue la regola dei servizi, quando sul 4-3 Youzhny Fabio deve difendere il suo servizio con le unghie e con i denti, e alterna giocate splendide con errori e doppi falli, si arrabbia con l’arbitro per un richiamo (“Non rompere le palle!” arriverà a dire, in italiano), e quando gli viene chiamato un fallo di piede lancia un’occhiata che fulmina il giudice di linea. Poi però dimentica subito il fatto, e grazie a un paio di servizi vincenti riesce a raggiungere il 4-4. Come spesso accade, poi, break mancato break subìto, ed è il russo a cedere il servizio nel gioco successivo. Il tennista ligure non si fa pregare e tiene il servizio con autorità per il 6-4 finale.
Ottiene anche subito il break in apertura di secondo set, portandosi sul 2-0, ma Youzhny non ci sta e recupera fino al 2-2. Fognini però ormai si sente sicuro di sè, e dal 3-2 opera la volata finale con quattro giochi consecutivi, che gli consentono di andare a incontrare il sudafricano Anderson nel secondo turno. Insomma, ottimo esordio sul cemento americano per lui, ma ora non sarà facile disinnescare il bombardiere biondo.
(2) R. Federer b. P. Polansky 6-2 6-0
Federer viene accolto nel centrale, al suo esordio alla Rogers Cup 2014, da un boato incredibile, nonostante affronti il beniamino di casa. Entrambi ricevono un tifo caldissimo, e sembra che il pubblico non sappia bene per chi tifare.
Non molto da dire sulla partita, sulle prime la wild card canadese tiene il ritmo, e dopo i primi quattro giochi è ancora in parità. Poi però parte il monologo di Roger, che mostra tutti i colpi del suo repertorio e annichilisce le speranze locali, mostrando uno stato di forma subito molto buono dopo la lunga pausa estiva.
Dopo la partita, la cerimonia per l’introduzione di Edberg nella Hall of Fame locale. Lo svedese, visibilmente commosso dal calore dei fan, ricorda con affetto e orgoglio i suoi anni da giocatore, ed è molto contento di tornare qui una ventina d’anni dopo, visto che il tennis ha sempre un ruolo molto importante per lui.
Wawrinka ha salvato un matchpoint con un aces nel decimo game del terzo set contro il francese Benoit Paire. Alla fine lo svizzero, che era in vantaggio di un break nel parziale decisivo prima di annullare il matchpoint, si è imposto facilmente nel tiebreak decisivo.
Altri risultati:
(3) S. Wawrinka b. B. Paire (Q) 4-6 6-3 7-6(2)
(11) E. Gulbis b. J Sousa 6-3 6-4
(12) R. Gasquet b. V. Pospisil 7-5 7-5
(17) T. Robredo b. P. Kohlschreiber 6-3 7-6(3)
N. Kyrgios (WC) b. S. Giraldo 7-6(3) 7-5
J. Sock (WC) b. J. Melzer 6-1 6-3
Y. Lu b. M. Granollers 7-6(6) 7-5
M. Jaziri(LL) b. G. Garcia-Lopez 6-4 7-6(6)
G. Monfils b. R. Stepanek 6-3 7-5
I. Karlovic b. B. Tomic (Q) 3-6 7-6(5) 7-6(6)
G. Simon b. D. Thiem 3-6 6-4 6-0
D. Young (SE) b. F. Dancevic (WC) 5-7 6-0 6-3