[6] M. Sakkari b. [5] P. Badosa 6-2 4-6 6-1
Dopo la vittoria di Iga Swiatek su Simona Halep, la seconda finalista del BNP Paribas Open è Maria Sakkari, che in tre set lottati estromette dal torneo la campionessa in carica Paula Badosa, infliggendole la prima sconfitta della carriera in questo torneo (la spagnola, infatti, aveva vinto i primi dieci match disputati qui: solo Martina Navratilova c’era riuscita prima di lei). Per la greca, invece, è una delle vittorie più importanti della carriera, dato che a livello di WTA1000 non aveva mai vinto una semifinale – 0/4 il bilancio prima di oggi – e, con questa vittoria, ottiene il primo successo su una top10 in stagione. Al termine di questo comunque già ottimo torneo, Sakkari è già certa di centrare il best ranking di numero tre al mondo, ma può permettersi anche di dare uno sguardo un po’ più in là. Chi tra lei e Swiatek solleverà il trofeo, infatti, da lunedì occuperà la seconda posizione del ranking alle spalle di Ashleigh Barty. Passando al racconto del match, non è stato un incontro particolarmente ricco di vincenti, ma è stato comunque ricco di intensità. A vincere è stata la giocatrice che, banalmente, ci ha creduto di più, oltre ad essere colei che meglio è riuscita ad affrontare ed arginare i momenti di blackout.
LA PARTITA – L’avvio di match è piuttosto incerto e caratterizzato da alcuni errori gratuiti di troppo, tra cui un doppio fallo a testa. Ne consegue l’immediato scambio di break ad inizio partita, con Sakkari che riesce poi a tenere il suo turno di servizio e a portarsi sul 2-1. Dopo 12 minuti Badosa riesce ad ottenere i primi due punti in battuta della sua partita, che arrivano però grazie ad altrettanti gratuiti di dritto della greca. Nonostante ciò, la spagnola commette altri due doppi falli e dà la sensazione di non essere ancora entrata totalmente in partita, perdendo nuovamente il servizio. Nonostante alcune difficoltà, Badosa riesce a costruirsi due palle break consecutive nel quinto game, ben annullate da Sakkari. La testa di serie numero sei è un muro in difesa e induce ripetutamente all’errore la sua avversaria, passando a condurre 4-1 alla prima chance utile. In risposta la greca continua ad avere diverse opportunità, arrivando sullo 0-30 e poi ai vantaggi, non riuscendo però ad arrivare a costruirsi la palla per il doppio break. Con grande fatica Badosa tiene il primo gioco al servizio della sua partita, ma quando si entra nello scambio è quasi sempre Sakkari a comandare. Senza problemi la greca sale 5-2 e, poco dopo, chiude 6-2 al terzo set point, sfruttando un rendimento in battuta piuttosto deficitario da parte della sua rivale. A testimoniarlo sono anche i numeri, con quattro doppi falli, 50% di punti vinti con la prima di servizio e appena 25% con la seconda per Badosa. Impietoso anche il confronto dei vincenti, 11-2 per la testa di serie numero sei, che strappa il primo set del torneo alla spagnola.
Anche il secondo parziale non sembra iniziare al meglio per Badosa, ma nel secondo game Sakkari commette addirittura quattro errori di dritto e, un po’ a sorpresa, in quello successivo cede il servizio, accusando un calo improvviso con questo fondamentale. L’iberica vince otto punti di fila, va a servire in vantaggio 2-1 e si lascia andare in un ruggito liberatorio che, però, inaugurerà una serie di tre break consecutivi. Sakkari, infatti, recupera lo svantaggio grazie all’ennesimo doppio fallo di Badosa, ma sul 2-2 0-30 sbaglia una clamorosa volée a campo aperto, affidandosi poi a una palla corta che, sul 15-40, non arriva nemmeno a rete. Questa volta la testa di serie numero cinque riesce a confermare il break, ritrovando quel servizio che tante gioie le aveva regalato contro Kudermetova e salendo 4-2 nonostante i soli tre vincenti realizzati da inizio partita. Il game crocevia del secondo set è l’ottavo, dove Sakkari arriva alla possibilità per il secondo contro-break ma – finalmente – riemerge il servizio di Badosa, che con due ottime prime si porta avanti 5-3. Con un grande carattere più che con un tennis scintillante, la ventiquattrenne nata a New York chiude 6-4 la seconda frazione. Anche Sakkari, com’era successo alla spagnola in precedenza, è costretta a cedere il primo set del suo torneo, strappatole da una Badosa il cui rendimento al servizio si è nettamente alzato, come testimoniano il 72% di prime in campo e il 71% di punti vinti con questo fondamentale.
Il terzo set si preannuncia una battaglia e lo si capisce già da come, vinto il primo gioco a quindici, Sakkari si lascia andare ad un grido di battaglia dai decibel piuttosto elevati. Nel game successivo la testa di serie numero cinque commette due brutti errori in uscita dal servizio e, nonostante il dritto della greca continui a concedere qualcosa, Badosa perde il subito la battuta, ricucendo però subito lo strappo con un meraviglioso passante di dritto. Come nel secondo set, ma a parti invertite, arrivano tre break consecutivi, tuttavia questa volta è Sakkari ad ottenerne due e a confermarne uno (con qualche patema) per salire 4-1. Il quinto gioco è quello che segna definitivamente la parola fine su questa seconda semifinale: Badosa si porta avanti 40-0 e non sfrutta nemmeno una quarta opportunità per il 2-4 mentre, alla prima occasione, la greca ottiene il doppio break. Con un settimo game dominato, come pochi se n’erano visti a dire il vero, Sakkari chiude 6-2 4-6 6-1, abbandonandosi alle lacrime e raggiungendo Iga Swiatek nella finale più importante della sua carriera.
LE PAROLE A CALDO – Non può che essere soddisfatta la testa di serie numero sei: “Ho lavorato una vita intera per essere qui e disputare questo genere di tornei. Non ho ancora vinto e sono solo in finale, ma questo significa già tutto per me.
Un pensiero va anche a Paula Badosa, nei confronti della quale c’è grande affetto e reciproca stima: “Lei è una giocatrice molto diversa dalle altre, con un tennis molto pesante. Io, però, ho creduto in me stessa in ogni momento e ora non ho parole per descrivere questo risultato. Significa molto per me, per il mio team e anche per la mia nazione, sono veramente felice per questa vittoria”
Infine, un piccolo sguardo sul suo prossimo match contro Swiatek, contro cui l’ateniese ha vinto tre dei quattro precedenti, perdendo però l’ultimo quest’anno a Doha (6-4 6-3 in favore della campionessa del Roland Garros 2020). “Iga è una ragazza meravigliosa e una giocatrice pazzesca, ha vinto uno slam a 19 anni. La rispetto tantissimo: sarà una grande battaglia, un match durissimo per entrambe perché tutte e due vogliamo tanto vincere questo torneo”.